non saprei con le SF ma con le quad non sono affatto sprecati
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A dire il vero io (nonchè Arnaud, Derfel48 ed Enzo66) l'abbiamo già provato. Leggi il post n. 43 di questa pagina:
http://www.avmagazine.it/forum/92-pr...-ascolto/page3
Con le Wilson, rispetto ai pre e finale Mc C220+2xMc601 non è che si sentisse chissà quale differenza. Il polacco picchia davvero duro. Obiettivamente ha stupito tutti. Nb: sono giudizi univoci di tutti i partecipanti, tra i quali ne figurano due che ne capiscono davvero di hi-fi e cioè Enzo66 e Derfel48. Entrambe le amplificazioni sapevano di classe AB. I Mc mi hanno lasciato un po' perplesso per il fatto che quando lo Struss era al limite, le lancette dei 601 fossero quasi a fondo scala. Il 590 si differenziava da Mc e Struss per il tipo di suono (più caldo e raffinato) e per il fatto che alzando davvero tanto (peraltro in un ambiente gigantesco) iniziasse a zoppicare un po' con un inasprimento della gamma media. Per ovviare a ciò, in presenza di ambienti davvero grandi (80/100mq) e con volumi d'ascolto molto alti, sarebbe necessario rivolgersi ai pre e finale Luxman C800F+M800A che in luogo dei 30w/ch del 590 ne contano 60 (e che in una prova già linkata qualche pagina fa hanno dimostrato di far cantare come usignoli le mastodontiche Wilson Maxx2).
Sarebbe interessante provare quello Struss150 a domicilio con le 802, anche se io ovviamente non lo acquisterò mai dato che ormai mi sono appassionato al suono classe A, che secondo me con B&W è l'ideale.
Come locale grande,ti riferisci alla sala di Francesco?
Sì.
Guarda le ultime due foto postate in questa pagina:
http://www.avmagazine.it/forum/92-pr...-ascolto/page3
Da una parte (dove c'è il bancone con la cassa) all'altra del negozio saranno una ventina di metri. Le paretine divisorie sono molto basse e pertanto acusticamente è come se non ci fossero. Comunque è sufficiente dire che a casa mia nei miei 30/35mq il volume dell'ampli a ore 11 è insostenibile, mentre lì è semplicemente molto alto.
Conosco il locale di Francesco, é vero che la pareti sono basse,ma non credo che il problema dipenda da quello. Il fatto che alle spalle dell'ascoltatore ci siano le vetrine,anche se parzialmente occupate da elettroniche,credo siano un po' deleterie,poi anche lateralmente é tutto aperto e, penso,credo,che anche questo non aiuti molto.. Sonicamente parlando,secondo me l'ambiente di Francesco non é l'ottimale.
Io parlavo appunto della aperture laterali, che sono di una decina di metri a destra e una decina a sinistra. Per non parlare, come dici tu, delle vetrine poste alle spalle del punto d'ascolto. Purtroppo bisogna accontentarsi. Pensa che questo negozio è l'unico (hi-fisticamente parlando) degno di nota dell'intera provincia. Poi bisogna emigrare per esempio a Torino. Ma anche lì le sale trattate a dovere mi sa che scarseggiano. Gli ultimi due negozi in cui sono stato sono 'Dptrade' e 'Immagine e Suono'. Il primo ha più salette, però mi pare che nessuna di queste sia trattata (http://www.dptrade.it/pagina.php?id=...&key=show_room). Da Immagine e suono ce ne sono due, di cui una ospita due configurazioni, quasi piazzate a caso, mentre la seconda è enorme (circa 60/70mq) e conta la sola presenza di alcune tende di velluto. Nella homepage del sito c'è la foto che inquadra il solo fronte dell'impianto: http://www.immagineesuono.it. Alle spalle del punto d'ascolto la sala si allarga ed è lunga 10/12mt. Ricordo anche di Stereoplace: mi pare abbiano tre sale e forse solo una di queste è acusticamente accettabile. Hanno il sito in costruzione e pertanto non posso linkare nulla. Forse in questo periodo Antonio Leone sta realizzando un paio di nuove sale, però non so fino a che punto le tratterà. Ora che ci penso, dai vari rivenditori presso cui sono stato, sale trattate tipo queste http://acusticaapplicata.com/news/it...o.php?lang=ita
non ne ho mai viste. Forse sono io ad essermi perso proprio i rivenditori che ne sono dotati.
Forse da una parte è meglio: se chi prima di acquistare ascoltasse in negozio determinati prodotti con l'ambiente trattato, magari una volta giunto a casa potrebbe rimanere deluso. E dopo la prova che ho effettuato un po' di giorni fa ho toccato con mano l'importanza dell'ambiente (vedasi l'esperimento di cui al post n. 161 di questa pagina: http://www.avmagazine.it/forum/38-au...pproved/page11)
E lo so,quando venivo a Mondovì tra un'appuntamento e l'altro cercavo sempre di riuscire a passare da Francesco,nel cuneese non avete molta scelta..
Comunque,la penso come te,forse é meglio ascoltare in ambiente non molto trattato,almeno si hanno meno sorprese quando si arriva a casa propria con il prodotto. In fondo, ben poche persone hanno/possono permettersi una sala completamente trattata e dedicata agli ascolti.
Eccomi qui a resocontare la prova di sabato scorso (con un po' di ritardo causa influenza…).
Questi sono i partecipanti: Struss150, Luxman L590AX, Sonus Faber Olympica II e III:
http://imagizer.imageshack.us/v2/800...0/689/gljq.jpg
Alla prova hanno partecipato Enzo e Carlo (quest'ultimo è il potenziale acquirente delle Olympica, attualmente in possesso delle Liuto). Purtroppo non abbiamo avuto moltissimo tempo a disposizione e pertanto non abbiamo approfondito più di tanto l'ascolto. Inoltre essendo sabato c'era un po' di fastidioso viavai di clienti, con conseguente distrazione del titolare che solitamente si occupa in esclusiva delle varie 'manovre' tipo stacca/attacca, cambi cd, ecc. Comunque meglio di niente.
Dapprima è stato collegato lo Struss150 alle Olymplica III. Come nella precedente prova delle Wilson Sasha e Sophia3, questo integrato ha dimostrato di essere un bel peperino: grande spinta e suono abbastanza morbido.
Vengo subito al sodo: quei diffusori hanno mostrato una gamma media e medio-alta godibile ed equilibrata, giustamente dettagliata e nello stesso tempo tendente un po’ al morbido. La morbidezza della gamma medio-alta risultava più sensibile sul modello più piccolo (provato solo con il Luxman 590), forse sia perché l’ascolto era leggermente fuori asse (sono più basse ed avevamo i tweeters più bassi delle orecchie) sia per le minori riflessioni sulla vetrina dietro al punto d’ascolto dovute al posizionamento leggermente diverso. La gamma bassa con il modello più grande pareva poco articolata e con un po’ di code, con una risonanza (a dire di Enzo) nell’intorno dei 50 Hz, probabilmente dovuta alla geometria del locale e, forse, ad un accordo reflex pompato in fase di progetto al fine di permettere una discesa apparentemente profonda per woofers così piccoli. La sensazione di basso poco articolato è sparita quando sono state collegate le Olympica II che, grazie ad un basso più discreto ed articolato, sono parse più equilibrate su tutta la gamma anche se, forse, un pizzico troppo morbide e godibili al di sopra dei (sempre a dire di Enzo) 3000 Hz.
Sostituendo lo Struss con il 590 l’impostazione delle Olympica III è rimasta la medesima. Con lo Struss era possibile tenere il volume altissimo, mentre col Luxman si godeva di una maggiore naturalezza del suono.
Difficile ipotizzare se le sensazioni che abbiamo avuto con il basso delle Olympica III fossero dovute ad una voluta impostazione progettuale o a risonanze dell’ambiente d’ascolto. Se non ricordo male anche con la prova delle Wilson l'impressione era stata la medesima.
Le Olympica II sono certamente superiori alle Liuto, però non so fino a che punto possa essere giustificata tutta quella differenza di prezzo: le Liuto di listino costavano poco più di 3.500€, mentre le Olympica II costano 7.500€ (per non parlare delle III che costano 10.200€).
Riesci ad immaginare un confronto tra le olimpica e le 802? Ovviamente pilotate dal Luxman -- ovvero hai notato tutti i pregi che hai sin d'ora rilevato del Luxman -- questi pregi e virtù li hai percepiti anche con le olimpica??
JAkob
Grazie per le info.
Se hai sentito un medio basso un po' troppo in avanti , significa che ricalca il family sound delle precedenti Cremona M e che ha dato problemi di inserimento in ambiente...
Purtroppo non conoscendo affatto le Olympica non sono in grado di risponderti. Le B&W le conosco abbastanza bene: le ho viste 'crescere' nel mio soggiorno, sia come modelli (ho iniziato con la serie 600 una decina d'anni fa e sono arrivato alla serie 800 passando per le Cm), sia come abbinamenti e pertanto attualmente penso di conoscerne bene o male il potenziale. Le Olympica non mi sento di giudicarle sulla base di un solo ascolto, peraltro mezzo fugace, effettuato in un ambiente a me non molto familiare e probabilmente ostile.
Comunque se proprio devo, secondo la mia esperienza (poca), secondo la mia competenza tecnica (scarsa) e secondo i miei gusti (ovviamente personali), la Olympica III nemmeno la paragonerei a una 802diamond. Paradossalmente mi è piaciuta maggiormente la II, sicuramente più equilibrata, però anche in questo caso non paragonabile alla 802 ma ad una già ottima Liuto.
Sia con B&W che con Sonus Faber il 590 si distingue senza mezzi termini per la naturalezza del suono.
Come gia' suggerito ad altri , chi e' in possesso del Luxman e ama il sound delle Sonus Faber ma vuole qualcosa di molto
piu' prestazionale e raffinato : Spendor SP100R2
http://i57.tinypic.com/acpwjr.jpg
Non fosse stato per l'improponibile inserimento in ambiente (waf) non le avrei di certo scartate all'atto della scelta dei diffusori definitivi. Ne parlano tutti alla grande.
Comunque so di una persona che le ha sostituite con le Sonus Faber Stradivari (http://www.sonusfaber.com/it/prodotti/stradivari-homage) o Elipsa (http://www.sonusfaber.com/it/prodotti/elipsa), ora non ricordo esattamente quale delle due.
E' la prima volta che vedo l'abbinata Luxman/Spendor. Non sarà mica un fotomontaggio?
Massimo aveva le Sp100,diverse dalle R2.. Le ho sentite diverse volte e,se non fossero grandi ( con due pupette piccole,40 Kg su stand,diventano pericolosi) e pesanti,stazionerebbero nel mio salotto già da un pezzo..