Nuovi miniLED XXL, dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare un Home Theatre?
Mi è venuta l'idea di questo thread dopo aver letto questo articolo di Emidio sui nuovi schermi XXL di ultima generazione...
A me piacerebbe concentrare la discussione sulla fruibilità, sulla evidente semplicità di utilizzo di un maxi TV rispetto ad un VPR.
Un paio di punti del servizio di Emidio mi hanno fatto riflettere, e vi chiedo cosa ne pensate a riguardo.
Si tratta della questione ambiente trattato/non trattato, luminosità residua, nits minimi (valore nel nero) e nits massimi.
Con i VPR, dato che si proietta su bianco o al massimo su telo grigio, vi è la ovvia necessità di creare il nero dall'assenza di luce.
Ovvero, il VPR per assurdo può anche emettere zero nits sui neri, ma se l'ambiente è anche solo minimamente illuminato, direttamente ma anche indirettamente, noi continueremo a percepire il colore originale del telo.
L'unico modo per avere un nero assoluto sarebbe trovare una totale assenza di luce, che ci potrebbe essere nel caso di un'immagine completamente nera (ammesso per assurdo che il VPR fosse in grado di gestirla) ma sicuramente non nel caso di immagini con zone scure e molto luminose, per il problema di luce spuria riflessa.
Con la videoproiezione, se si creano nits, prima o poi ce li ritroviamo tra i piedi, quindi anche avere troppa luminosità max ci incasina il valore del nero...Un paradosso, insomma.
Motivo per il quale ovviamente si trattano gli ambienti di videoproiezione.
Con una TV, la faccenda è simile solo per alcuni aspetti.
Nei TV abbiamo uno schermo grigio scuro (nel caso dei vecchi CRT o plasma) o addirittura nero pece per LCD o OLED, grazie a schermi antiriflesso molto evoluti ed efficienti.
Come con i VPR il nero non viene emesso dal pannello, ma è sempre l'assenza di colore e luminosità a restituire un'immagine nera. La differenza fondamentale però la ritroviamo nella luminosità ambientale.
Mentre in videoproiezione occorre mitigare al massimo la base bianca del telo per scurirla il più possibile, con un TV si parte già dal nero, spesso nerissimo.
Quindi in ambiente mediamente illuminato i nostri occhi percepiscono quel nero del pannello, e non la sua emissione (tranne che su alcuni LCD di prima generazione, con effetto bluastro)
Contrariamente ad un ambiente di videoproiezione, tendendo al buio però il valore minimo di emissione del pannello verrà svelato, peggiorando l'effetto finale, con minor contrasto ed effetto velato.
Quindi, se in videoproiezione ho la necessità del buio quanto più assoluto per massimizzare il contrasto percepito, sulla visione con TV, LCD o plasma, il buio assoluto farà emergere il vero livello del nero, ossia quello di nits minimi del pannello.
Se il TV è un OLED la cosa cambia, in quanto abbiamo pixel in grado di spegnersi completamente.
Quindi mi direte voi, basta prendere un OLED e guardarlo al buio e abbiamo risolto, giusto?
Per quanto mi riguarda ultimamente sto riscontrando molte difficoltà a guardare un film al buio completo, quindi ho qualche perplessità.
Se l'argomento vi piace ci sarebbe da ragionare come il nostro sistema visivo affronti i passaggi da luce a buio, quindi tutta la parte della visione HDR troppo spinta e forse, alcune volte controproducente, ma per ora mi fermo qua.
Cosa ne pensate?:)