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Come valutare i dati misurati sugli altoparlanti, come tradurli in pressione emessa? Come valutare un buon cabinet e quanto deve durare la vibrazione? Nessuno ve ne ha mai parlato perché quelli che scrivono tanta teoria spesso mancano di un elemento basilare: l’esperienza acquisita sul campo...
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complimenti per l'articolo! è bello leggere che la fisica si applica anche al mondo dell'audio...a leggere alcuni brani sembra che invece obbedisca a leggi differenti!
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Ammetto di non aver seguito l'articolo parola per parola, ammesso di riuscirci (e ne dubito) mi mancano troppe nozioni per dare un peso effettivo agli aspetti più strettamente tecnici.
Credo di aver capito che il metodo di misurazione proposto si prefigga lo scopo di arrivare ad una precisione comparabile con quella ottenibile in un laboratorio dotato di laser micrometrico (di cui solo ora apprendo l'esistenza nei laboratori di elettroacustica ad una frazione del costo. E' così?
Credo anche di aver capito che che la misura consenta, se il sensore è applicato al cabinet, di misurarne le vibrazioni, e quindi di inferirne in qualche modo il contributo di questo alla sonorità della cassa. E' abbastanza chiaro anche il discorso sullo smorzamento anche se il risultato non dovrebbe essere troppo diverso da quello misurabile con un microfono e comunque (sbaglio?) dovrebbe dipendere anche dal damping e quindi dall' amplificatore usato (???).
(@runner: comunque sì, l'acustica è uno dei capitoli del gran libro della fisica)