le riviste prezzolate secondo Fabrizio Calabrese
Qualche settimana fa mi è capitata una cosa molto divertente e che in pochi giorni si è trasformata in una appassionante sfida nella ricerca della verità. Un nostro lettore mi ha segnalato un messaggio di un amministratore di un forum "audiofilo" che ha scritto la frase seguente:
"... nessuna rivista prova prodotti di aziende che non siano inserzioniste..."
È inutile che cerchiate con Google quella frase: l'amministratore ha secretato tutta la dii scussione.
In ogni modo, la frase viene usata ad uso e consumo dell'amministratore per "dimostrare" che TUTTE le riviste trufferebbero i lettori perché sarebbero condizionate dagli inserzionisti.
La frase è evidentemente falsa poiché sono tanti gli esempi che smentiscono la sua premessa, non solo su AV Magazine ma anche su altre testate autorevoli e prettamente HiFi, come AudioREVIEW solo per citarne una.
Decido di intervenire duramente perché può anche passare il fatto che sia un "troll" a scrivere queste boiate ma un amministratore non può. E allora apro una discussione sul forum amministrato da questo splendido amministratore, annunciando la mia volontà via email e anticipando buona parte del contenuto che avrei pubblicato.
In poche parole, nella discussione chiamo in causa direttamente l'admin, mi presento per quello che sono (con nome e cognome), cito la frase incriminata e pubblico alcuni esempi molto precisi e verificabili di test su prodotti effettuati su AV Magazine (dall'inizio della fondazione) e anche su AudioREVIEW (rivista leader del settore HiFi e con cui ho collaborato fino alla fine del 2004) che disintegrano completamente l'assunto dell'amministratore.
Mi sarei aspettato qualcosa del tipo "ma io non volevo dire proprio "tutte" le riviste..." o qualcosa del genere. Il suo attegiamento invece è stato spiazzante: ha iniziato ad aprire nuovi argomenti per tentare di distogliere l'attenzione del suo pubblico sulla sua premessa farlocca, distrutta dal mio intervento con fatti precisi e circostanziati. Inoltre, con l'aiuto di altri iscritti al suo forum (e almeno - secondo me - anche con un paio di suoi alias) ha condito il tutto con il dileggio verso la mia persona.
Ci sono abituato e ho mantenuto la posizione, rispondendo a tutti i suoi nuovi argomenti e ricordandogli - senza sosta - che aspettavo ancora una risposta alla veridicità o meno della sua premessa da falsificatore. Probabilmente la mia intransigenza ha fatto saltare i nervi all'admin che è arrivato ad auto-denunciarsi pubblicamente sul suo stesso forum: ha dichiarato che, in passato, lui stesso aveva truffato i lettori di una rivista: aveva acquistando dei publi-redazionali non segnalati che riguardavano suoi prodotti. Inoltre, quando fu collaboratore di quella rivista, trattò direttamente gli articoli da pubblicare con gli inserzionisti.
Lui è il vero truffatore!!!
E sostiene che, siccome lui ha truffato in passato, allora tutte le riviste (TUTTE) sono uguali, tutti i redattori sono prezzolati e truffatori. Lo stesso genio sostiene anche che non esistono prove negative, ovvero articoli dove vengono segnalati e argomentati difetti dei prodotti recensiti. Anche qui non mi limito a dissentire ma pubblico riferimenti precisi, con recensioni critiche in cui vengono analizzati - con misure - e segnalati i lati negativi dei prodotti. Non solo su AV Magazine ma anche sulla solita AudioREVIEW.
Le mie risposte veloci, precise e ben argomentate hanno ben presto avuto effetti deleteri. L'admin prima mi ha sospeso perché ero - a suo dire - "troppo veloce" nel ripondere: ha detto che non gli davo tempo, quindi mi ha sospeso per un po' di ore in modo che potesse scrivere un po' di sciocchezze... Alla fine, vistosi in palese difficoltà, ha provato ad alzare i toni fino aidiffamazione, scrivendo che le riviste che rappresentano l'EISA hanno effettuato una truffa, che le prove di questa truffa sono i racconti di un Direttore di una rivista concorrente e aggiunge che avrebbe denunciato il tutto alla Guardia di Finanza.
Ho risposto anche in questo caso, senza dimenticare che le sue "segnalazioni" che mi apprestavo a sconfessare non c'entravano sulla con il motivo del mio intervento, ovvero che aveva scritto cose false, non vere e verificabili, a proposito di test, riviste e inserzionisti.
Dicevo che ho risposto anche in questo caso su EISA perché fino al 2004 collaboravo con AudioREVIEW e Digital Video e ho rappresentato io stesso per qualche anno la rivista Digital Video all'interno dell'EISA. In altre parole, conosco molto bene come funziona EISA e ho potuto rispondere con precisione alle sue insinuazioni, rilanciando nuovamente tutte le mie domande in sospeso.
Non l'avessi mai fatto: mi ha bannato una seconda volta, nascondendo anche tutte le discussioni e i messaggi che avevamo scritto, ma non prima che io ne avessi fatto una copia. In seguito, l'admin ha aperto altre discussioni in cui continua a chiamarmi in causa (a me che non posso più rispondere: mi ha bannato!) e a dichiarare che ha eliminato i vari messaggi perché io avrei inserito "pesantissime offese che, se pubblicate, avrebbero meritato una querela..." Peccato che le stesse presunte "offese" che avrei pubblicato e che ho sottoscritto con nome e cognome sono state online per parecchi giorni... Eppure la querela non arriva...
Ho mandato un diffida all'admin, intimandolo a ripubblicare il tutto e/o a riattivare il mio account: avrei provveduto io stesso a ripubblicare il tutto. Non è stato neanche capace di rispondere direttamente alla mia diffida inviata con posta certificata. Ha risposto attraverso il suo forum, sperando di poter continuare a nascondersi. Riproverò con una raccomandata...
Perché ne parlo qui sul forum di AV Magazine? Semplice: me lo ha chiesto lo stesso amministratore che non nominerò perché ci manca pure di dare un po' di visibilità. Ha detto anche che, se non ne avessi parlato sul forum di AV Magazine, sarebbe un chiaro segnale del mio imbarazzo... Sic!
Nel frattempo, ho fatto qualche ricerca sull'amministratore, che sul suo forum si "vende" molto bene, senza contraddittorio, come il massimo esperto di elettroacustica a livello interplanetario e come unico degli onesti ma che fino a ieri (lo dichiara lui stesso) ha truffato lettori con la vendita di articoli e acquisto di publiredazionali non dichiarati...
Durante questi giorni ho ricevuto molti contributi da persone che lo conoscono molto meglio di me: è incredibile quanto siano preziosi i forum di discussione e i messaggi che vi si pubblicano, anche in quei forum che non sono - per il momento - più online... Il quadro che ne esce è di un vero cialtrone seriale, nel vero senso della parola: sciatto e anche un po' imbroglione.
Chissà se avrà voglia di venire qui a propinare qualche altra cialtronata.
Io lo aspetto, a braccia aperte.
Emidio Frattaroli
www.avmagazine.it