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Pagina 1 - Introduzione Il test del PT-AE1000 arriva con grave ritardo rispetto al primo report pubblicato lo scorso Ottobre 2006 in occasione della presentazione europea a Wiesbaden. Da allora, le comunicazioni tra AV Magazine e Panasonic Italia si sono praticamente interrotte, senza peraltro che siamo mai riusciti a capirne i motivi. Lo scorso Marzo, grazie all'impegno del distributore italiano Eurosell, il PT-AE1000 è stato ospitato all'interno dello shoot-out che abbiamo organizzato in occasione del Top Audio & Video di Roma. Purtroppo, l'esemplare arrivato all'ultimo momento aveva problemi sia all'obiettivo che alla lampada. Da allora abbiamo atteso - inutilmente - che Panasonic Italia sostituisse il prodotto difettoso in modo da effettuare un test approfondito senza alcuna penalità. Nonostante l'impegno di Eurosell e a distanza di ben quattro mesi dalla richiesta fatta a Panasonic Italia, abbiamo deciso di pubblicare il test sulla macchina presentata al Top Audio & Video poiché, al di là dei due difetti riscontrati nell'esemplare in oggetto, l'interesse sul proiettore è ancora molto alto e il nostro test ha confermato molte delle ottime premesse che avevamo sottolineato nella preview dello scorso Ottobre. Conclusa questa doverosa premessa, bisogna dire che la multinazionale giapponese Matsushita, con il marchio Panasonic è stata una delle prime a credere nelle potenzialità di sviluppo della tecnologia LCD per il settore home theater e dimostrò di avere ragione già nel 2001 con il primo esponente della famiglia di videoproiettori serie PT-AE: con l'avvento delle matrici 3LCD messe a punto da Seiko-Epson, la tecnologia a cristalli liquidi ha cominciato a tagliarsi una fetta di mercato anche per applicazioni Home Theater. Fino a quel giorno i videoproiettori LCD erano considerati ottimi per prestazioni business che richiedevano grande luminosità, ma assolutamente inadatti alle esigenze degli appassionati di cinema in casa. Sin dal 2001, Panasonic ha impegnato ingenti risorse nella messa a punto di videoproiettori LCD che potessero soddisfare al meglio le esigenze degli appassionati di Home Theater, introducendo negli anni tecnologie atte a sfruttare al meglio alcune peculiarità degli LCD e contemporaneamente smussandone alcuni lati negativi. Negli ultimi anni abbiamo quindi assistito all'introduzione dell'Iris dinamico per migliorare il rapporto di contrasto inter-frame, della tecnologia Smooth Screen per ridurre l'effetto zanzariera (o screen door) tipica dei pannelli LCD. Con quest'ultimo modello arriva l'elaborazione Cinema Reality per migliorare la fluidità dei film a scansione interlacciata acquisiti a 50 o 60Hz. Il tutto è stato naturalmente ulteriormente affinato e può ora contare sui nuovi pannelli LCD con risoluzione 1920x1080 punti, il tutto condito da un'incredibile versatilità di utilizzo. Pagina 2 - Scheda tecnica e caratteristiche
Il PT-AE1000 è costruito attorno al nuovo engine 3LCD con matrici da 0,74"; dello stesso tipo utilizzate su gli altri videoproiettori con tecnologia 3LCD prodotti da Epson e da Mitsubishi. La luminosità di 1.100 lumen nelle reali condizioni di utilizzo si riduce nettamente ma è comunque adeguata per riempire schermi di notevole dimensione. Tra le caratteristiche più interessanti, oltre allo zoom 2X colpisce il rapporto di tiro che in posizione "wide" è molto contenuto: bastano 2,7 metri per avere uno schermo da 2 metri di base. La versatilità è eccellente. Il PT-AE1000 accetta praticamente ogni tipo di segnale, sia attraverso la connessione HDMI e anche attraverso quella component che arrivano fino a risoluzione 1080p con frame rate 24p, 50p e 60p. La mancanza di un trigger a 12 volt viene parzialmente perdonata dalla presenza di un'interfaccia RS232 con cui è possibile comandare parecchie funzioni, descritte con dovizia di particolari nell'ottimo manuale d'uso. Scheda Tecnica
Pagina 3 - Esterno e connessioni
Sulla scia del modello PT-AE900 con risoluzione 720p, il gruppo giapponese annunciò a fine 2006 l'arrivo del PT-AE1000, il primo proiettore 3LCD dotato delle matrici TFT Seiko-Epson da 0,74" con risoluzione Full HD. Il nuovo modello è stato totalmente rinnovato e ad una prima occhiata salta subito all'occhio l'ingombro aumentato dello châssis, nonché il peso raddoppiato rispetto al Panny 900, studiato per migliorare la dissipazione della lampada e conseguentemente abbassare la rumorosità di esercizio. Ora l'obiettivo è stato posto esattamente al centro del frontale (prima era decentrato sulla destra), mentre il joystick che consentiva lo shift verticale e orizzontale della lente è stato sostituito da due comodi pomelli circolari (uno per lo shift verticale, l'altro per quello orizzontale) posti a filo del cabinet nella parte superiore del proiettore. Agli estremi del frontale trovano ora posto le feritoie per l'espulsione del calore, mentre sul lato destro (guardandolo da davanti) è alloggiata tutta la pulsantiera per i controlli manuali, nascosta dietro ad uno sportello. Spostandoci sul retro troviamo 2 ingressi HDMI (in versione 1.1) in grado di accettare segnali fino a 1080p (50, 60, 24p), un D-Sub 15 pin e un component (entrambi in grado di accettare segnali fino a 1080p). Per quanto riguarda poi i segnali standard definition troviamo un S-video, un videocomposito e un'inconsueta ma sempre comoda presa SCART RGB. Completa, infine, la dotazione una porta seriale per poter eventualmente controllare il proiettore in remoto. Sul fondo dello châssis abbiamo invece il coperchio che consente di accedere alla lampada, oltre agli attacchi per l'eventuale staffa dell'installazione a soffitto. I due piedini frontali sono indipendenti e regolabili in altezza. Pagina 4 - Obiettivo: versatilità fuori dal comune
Il PT-AE1000 già dalle caratteristiche estetico-funzionali si rivela come un vero mostro di versatilità. Ciò che lo rende un apparecchio unico è sicuramente l'obiettivo. Quest'ultimo è di nuova concezione e lo sviluppo è stato effettuato all'interno della stessa Panasonic: ora risulta più compatto rispetto a quanto installato nel Panny 900. Inoltre, è ora dotato di un fattore di zoom 2x che consente di creare un'immagine da 100 pollici a partire da soli 3m di distanza. Per quanto riguarda lo zoom e la messa a fuoco, l'obiettivo è motorizzato e gli step di regolazione consentono una facile messa a punto. Venendo allo shift ottico, i due controlli sul lato superiore del proiettore permettono di muovere il gruppo ottico sia in orizzontale che in verticale con un'escursione (specie quella verticale) dell'80% in orizzontale e del 200% in verticale, senza distorsioni che richiedano l'intervento del keystone. Come vedrete dalle misure, tanta versatilità ha un costo, soprattutto per quanto riguarda l'efficienza luminosa: la lampada UHM da 165W è in grado di generare 1100 lumen, probabilmente solo in condizioni estreme e con zoom in posizione wide. Con lo zoom in posizione tele la luminosità scende drasticamente anche se l'uniformità d'illuminazione aumenta in maniera sensibile. Se e quando avremo la possibilità di testare un prodotto perfettamente a punto, verificheremo anche questi aspetti, assolutamente non secondari. Pagina 5 - Menu: strumenti preliminari Alla prima accensione veniamo subito colpiti dalla risoluzione del proiettore con un dettaglio molto interessante, apprezzabile sin dalle schermate del menu di configurazione. L'interfaccia grafica riprende quella già conosciuta del PT-AE900 e conferma ancora una volta la facilità di navigazione e una completezza che non teme confronti con modelli di ben altra fascia di prezzo. L'OSD riproduce sempre sul lato sinistro la grafica del telecomando e indica le varie opzioni disponibili al momento. Quest'ultimo, opportunamente retroilluminato e programmabile, è intuitivo e la ricezione ad infrarossi dei comandi è sempre immediata e dotata di un ampio range di funzionamento. L'ergonomia invece non è proprio il massimo, soprattutto a causa della disposizione del tasto che permette di cambiare i codici per il comando di altri prodotti, pericolosamente vicino a quelli più utilizzati. Il menu per l'impostazione delle immagini è suddiviso in due parti: la pagina principale consente di intervenire sui parametri principali quali contrasto, luminosità, temperatura colore, sharpness, apertura e chiusura automatica del diaframma e di attivare l'analisi del segnale video (Waveform Monitor). Quest'ultima è una novità assoluta e una volta attivata permette di analizzare e mostrare le forme d'onda della singole componenti RGB e della luminanza a valle dei circuiti video con una verifica strumentale delle modifiche apportate alle immagini che possono tornare estremamente utili durante la fase di taratura. Nella pagina principale troviamo anche i preset di taratura dell'immagine selezionabili tra Normale, Dinamico, Cinema1 (che viene indicato come ideale per la visione dei film e messo a punto con la supervisione del colorist David Bernstein, autore della fotografia di "Moulin Rouge"), Cinema2 (modalità che enfatizza la profondità e la ricchezza dei colori e ritenuta ideale per i film classici), Cinema3 (con temperatura colore settata a 6500K e ottimizzata per la riproduzione dei filmati in standard HDTV ITU-R BT. 709) e, infine, Cinema3 (con temperatura colore a 6300K e ottimizzata per le specifiche dello standard DCDM). Pagina 6 - Menu avanzato e calibrazione Gli strumenti più interessanti, indispensabili per una corretta taratura, sono raggiungibili sotto la voce "Menu Avanzato": si va dall'impostazione del gamma sulle alte, medie e basse luci per intervenire puntualmente sulla linearità della scala dei grigi, all'intervento sulla temperatura colore con modifiche apportabili separatamente alle tre componenti cromatiche RGB sia alle alte (luminosità) che alle basse luci (contrasto). Sempre in questo "Menu Avanzato" è poi possibile entrare in "Gestione Colore" per andare a modificare selettivamente i colori visualizzati nelle immagini e attivare i circuiti di riduzione del rumore, del rumore Mpeg e il Cinema Reality (attivabile durante la visione dei filmati SD a scansione interlacciata). Il menu "posizione" permette di accedere alle regolazioni verticale e orizzontale del quadro, del clock e della fase dei segnali PC e component, di modificare il rapporto di aspetto, di attivare l'overscan, di regolare il keystone nel caso di installazioni estreme e di attivare il WSS (Wide Screen Signaling) per commutare automaticamente il rapporto d'aspetto dei segnali analogici. La voce "controllo lente" consente di regolare zoom e messa a fuoco direttamente da telecomando grazie all'obiettivo motorizzato, mentre sotto "opzioni" segnaliamo in particolare "Livello Segnale HDMI" che consente di visualizzare correttamente i segnali HDMI con dinamica completa (0/255). Una volta effettuata la taratura è possibile salvare le impostazioni in uno dei 5 banchi di memoria disponibili (nel menu "Immagine"), ma il richiamo delle impostazioni è indipendente dalla selezione "Livello Segnale HDMI" (quindi fate attenzione). Come da tradizione per i proiettori Panasonic è, infine, disponibile un'ulteriore menu nascosto (accessibile selezionando "Opzioni", poi posizionandosi su "Guida Ingresso" e tenendo premuto per qualche istante il tasto "Enter" del telecomando) che consente in particolare di intervenire sul flicker di ogni singola matrice sia per l'installazione a soffitto che su ripiano, nonché di attivare l'autodiagnosi per verificare che tutti i componenti interni (in particolare le 5 ventole) siano perfettamente funzionanti. Ricordiamo che questo menu di esercizio nascosto, in quanto tale, deve essere attivato solo da persone esperte e perfettamente consapevoli delle modifiche apportate. Pagina 7 - Misure: luminosità, nero e contrasto La luminosità del proiettore è stata ottenuta in modalità Cinema 1 e solo con la lampada in posizione ECO, in seguito ad un difetto dell'esemplare in prova che abbiamo già evidenziato in apertura. La luminosità con l'obiettivo in posizione wide è comunque più che sufficiente a riempire schermi fino ad oltre 2 metri di base. Con la lampada in posizione "NORM" è lecito attendersi un aumento di almeno il 20%. Il notevole divario di luminosità tra le due impostazioni dello zoom viene registrato anche con la misura del livello del nero, molto contenuto anche se solo con il diaframma automatico attivato. Si tratta di valori in linea anche con alcuni proiettori DLP benché la luminosità del PT-AE1000 in prova sia leggermente inferiore. La conseguenza dell'ottimo livello del nero è un rapporto di contrasto elevatissimo, ma sempre riferito alla misura full on - full off, quindi su due fotogrammi successivi (il primo bianco e il secondo nero). Dal prossimo Settembre, su AV Magazine arriverà anche la misura del rapporto di contrasto intra-frame, dopo una lunga verifica e sperimentazione in dark-room e in soggiorno normalmente arredato. Pagina 8 - Misure: linearità, colori e bilanciamento La linearità della scala dei grigi, acquisita sempre con le impostazioni predefinite "Cinema 1" è molto vicina al riferimento che riportiamo nel grafico animato qui in alto. Un leggero spostamento, con gamma che tende ad abbassarsi, diventa più evidente alle basse luci, con segnale in ingresso inferiore al 30%. Gli strumenti a disposizione nel menu avanzato permettono di controllare molto bene la situazione. Il gamut è molto ampio e le coordinate dei colori primari (rosso, verde e blu) sono esterne al triangolo HDTV e con fase praticamente perfetta. Anche il ciano è piuttosto preciso mentre il magenta e il giallo tendono ad assumere una tonalità leggermente più calda, estremamente piacevole. Il punto del bianco al 100% è praticamente perfetto. Le componenti RGB lungo i vari gradini della scala dei grigi ci presentano una situazione quasi esemplare dal 40% al 100% di intensità del segnale in ingresso. Sulle basse luci invece c'è un crescente eccesso di rosso che può essere corretto con un po' di lavoro con il menu avanzato, con l'attenzione di calibrare anche la diversa pendenza delle deviazioni di blu e verde, sempre alle basse luci. L'ultimo grafico traduce le deviazioni riportate nel grafico precedente, relative al bilanciamento del bianco lungo tutta la scala dei grigi, nello scostamento delle coordinate cromatiche del bianco rispetto al riferimento D65 nello spazio colore CIE1931, lo stesso utilizzato anche per il triangolo di gamut. In questo caso viene confermata una crescente deviazione dal riferimento dal 30% al 10% di intensità del segnale in ingresso. Pagina 9 - La prova d'uso Per la prova su strada abbiamo utilizzato le sorgenti PlayStation 3 collegata in HDMI, l'HD DVD Toshiba HD-XE1 collegato in component e il decoder digitale terrestre Humax DTT-4000 collegato alla presa SCART. Appena collegata e selezionata la modalità d'immagine Cinema1, le immagini riprodotte dalla PS3 appaiono piuttosto calde e morbide e benché sia impossibile non notare la straordinaria risoluzione Full HD, le immagini risultano comunque meno incisive rispetto al Mitsubishi HC5000 con pari tecnologia che abbiamo avuto in prova qualche mese fa e questa caratteristica è molto probabilmente da imputare all'utilizzo della tecnologia "Smooth Screen" che consente di eliminare il fastidioso effetto zanzariera tipico delle matrici LCD. L'effetto è comunque riposante e particolarmente apprezzabile durante la completa visione di un film. Durante questo primo contatto notiamo con molto piacere i significativi passi avanti nella gestione dell'Iris dinamico, estremamente rapido, con interventi assolutamente trasparenti all'occhio e che aumenta la fruizione alle basse luci riproducendo molti più dettagli rispetto al passato. In questa situazione di "default" (con la lampada in modalità economica e il "Livello Segnale HDMI" in posizione normale) risulta anche sorprendente il buon livello del nero, soprattutto con segnali in HD, mentre con sorgenti PAL le porzioni più scure delle immagini tendono ad affogare e ad essere meno intelligibili. A questo punto decidiamo di passare alla fase di taratura in HDMI e optiamo subito per la modalità "Estesa" dell'HDMI e il preset d'immagini Cinema1. Il primo aspetto che salta agli occhi è l'immediato spostamento della curva del gamma verso l'alto e un conseguente aumento della ricchezza di informazioni che richiede però a questo punto un certosino lavoro di taratura. Utilizzando i nostri pattern di test e il colorimetro abbiamo raggiunto un buon compromesso per la nostra stanza di visione. Oltre alle modifiche delle componenti per recuperare un equilibrio del bianco e informazioni sulle basse luci, otteniamo un livello del nero un po' più alto, ma un comportamento generale più equilibrato che si traduce in maggiore nitidezza e ricchezza delle sfumature. Con il PT-AE1000, Panasonic ha anche introdotto un nuovo circuito di elaborazione delle immagini incaricato di tutte le delicate fasi di deinterlacing e upscaling dei segnali video con un controllo del gamma ora a 14bit che previene qualsiasi manifestazione di solarizzazioni, fenomeno peraltro già piuttosto contenuto nella tecnologia LCD. In ogni modo, è indubbiamente con materiale Full HD a 24p che questo proiettore esprime tutto il potenziale. I colori sono sempre molto saturi ma non invadenti ed è apprezzabile la ricchezza delle sfumature, uniti ad una ottima fluidità. Purtroppo il nostro esemplare presenta degli evidenti difetti di messa a fuoco sulla porzione sinistra delle immagini, mentre non abbiamo problemi da segnalare sul fronte vertical banding. Passando alla visione di materiale in standard definition, notiamo con piacere i miglioramenti apportati dal nuovo circuito di elaborazione delle immagini soprattutto in termini di rumorosità di fondo (problema che affliggeva il PT-AE900) e artefatti di upscaling. Rimangono ancora perfettibili sia la fase di deinterlaccio che quella di pull-down, con scalettature e fastidiose micro-scattosità. Durante la visione delle trasmissioni digitale terrestre (su SCART), l'abilitazione del circuito di riduzione del rumore Mpeg riduce molto gli artefatti di compressione (notoriamente trionfanti nelle nostre emittenti televisive) con una decisa riduzione della definizione. Pagina 10 - Conclusioni Con il PT-AE1000, Panasonic è riuscita ancora una volta a dimostrare i notevoli passi da gigante fatti dalla tecnologia LCD. L'utilizzo delle nuove matrici Full HD garantisce ottime prestazioni con le nuove sorgenti HD Blu-ray e HD DVD e l'implementazione dell'Iris dinamico evoluto assicura un rapporto di contrasto decisamente più adatto alle visioni cinematografiche, nonostante un livello del nero ancora un po' troppo elevato in alcune condizioni. Gli aspetti che più sorprendono del proiettore sono la naturalezza e profondità dei colori, uniti ad una versatilità da primato, sia per l'installazione che per le fasi di configurazione. Chi cerca invece il massimo dettaglio potrebbe rimanere "deluso" dal compromesso dovuto all'utilizzo della tecnologia "Smooth Screen" che elimina quasi completamente la percezione della matrice ma finisce per ridurre quella leggera aggressività che invece può essere apprezzata nei diretti concorrenti. L'ultima buona notizia arriva dal prezzo di vendita che ci è stato comunicato da Eurosell, fissato a 3.490 Euro, IVA inclusa: un motivo in più per far tornare la giusta attenzione verso un prodotto che negli ultimi mesi aveva lasciato spazio ai vari Epson EMP-TW1000 e Mitsubishi HC-5000 a causa di un prezzo di listino non proprio contenuto e pari a 4.600 Euro.
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