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Pagina 1 - Introduzione
Lo scorso giovedì 27 marzo sono stato a Milano, alla presentazione della nuova serie di TV LCD Sharp denominati "Quattron Pro" e caratterizzati da una inedita quantità e utilizzo dei sub-pixel e che, stando a quanto dichiarato dal produttore, rappresentano il punto di congiunzione tra i display full HD e quelli a risoluzione nativa Ultra HD 4K. Annunciati per la prima volta lo scorso gennaio al CES (ve ne ho parlato in questo articolo) e con prezzi annunciati un paio di settimane fa (ne ha parlato Nicola in questo articolo), i nuovi TV LCD Quattron Pro di Sharp si posizionano a metà strada tra la risoluzione dei display full HD e quella dei display a piena risoluzione Ultra HD 4K, con 3840x2160 pixel. La nuova linea di TV LCD Qattron Pro si compone di soli tre modelli, con diagonali rispettivamente di 60", 70" e 80" e con prezzi di listino al pubblico molto interessanti: 2.400 Euro per il 60", 4.000 Euro per il 70" e 8.000 Euro per il più grande da 80". Inoltre, si tratta di prodotti con certificazione THX, tecnologia di riproduzione 3D stereoscopica con occhiali attivi, connessioni digitali (sembra solo con HDMI 1.4) e analogiche (component e "VGA"), rete LAN e WiFi, compatibilità Miracast, accesso al portale Aquos Net+ con applicazioni e contenuti. Pagina 2 - La tecnologia Quattron Pro
Il segreto della tecnologia Quattron Pro è contenuto nella organizzazione dei sub-pixel dei nuovi TV che è a dir poco geniale e nell'utilizzo di questi, anche in senso orizzontale, cosa che è ancora più interessante. Normalmente ogni singolo pixel di un display è suddiviso in tre sub-pixel, relativi alle tre componenti cromatiche fondamentali: rossa verde e blu. Basta miscelare solo queste tre componenti fondamentali per ottenere i vari colori e le sfumature delle immagini in riproduzione. Sharp, qualche anno fa, ha introdotto la tecnologia "Quattron", aggiungendo un sub-pixel di colore giallo ai tre che si utilizzano normalmente e lo ha fatto per aumentare l'efficienza luminosa nella riproduzione di colori più profondi. La tecnologia definita "Multi-Primary", che è alla base di quella "Quattron", è stata mostrata per la prima volta con dei prototipi funzionanti da Genoa Color Technologies, un'azienda israeliana, più di dieci anni fa. Per i più curiosi consiglio la lettura di questo articolo tecnico, pubblicato nel 2006. Per i più pigri, posso solo promettere che parlerò in maniera più approfondita dei vantaggi della tecnologia "Multi-Primary" quando avrò la possibilità di avere in laboratorio un TV LCD Sharp Quattron. La novità del Quattron Pro è che ogni singolo pixel full HD è suddiviso in ben 8 sub-pixel, disposti in due gruppi di quattro su due linee e pilotabili individualmente. In altre parole, il TV ha una risoluzione nativa di 1920x2160 pixel, il doppio esatto di un full HD e la metà di un TV a risoluzione Ultra HD 4K. L'altra novità è il modo di utilizzare i sub-pixel in senso orizzontale. Normalmente, i tre sub-pixel che formano il singolo pixel vengono pilotati insieme, per modulare il singolo pixel che devono riprodurre. Con il nuovo Quattron Pro, i singoli sub-pixel del giallo possono essere modulati anche singolarmente, per avere un ulteriore vantaggio di risoluzione anche in senso verticale. Pagina 3 - Prima verifica con immagini test
Vista la ghiotta occasione, non ho perso tempo e ho costruito al voto una immagine test a risoluzione nativa Ultra HD 4K (3840x2160) per verificarne la riproduzione con il nuovo Quattron Pro LC-60UQ10E che era a disposizione. L'immagine test è quella più a sinistra (si tratta di un particolare), mentre a destra c'è la foto del particolare riprodotto dal Quattron Pro. A parte qualche arteffatto di anti-aliasing, da verificare con le impostazioni del menu avanzato, c'è da dire che il nuovo Quattron Pro sembra garantire proprio tutto quello che ha promesso. Non c'è solo il raddoppio della risoluzione verticale, ma anche una leggera percezione dell'aumento di quella orizzontale, grazie all'utilizzo intelligente dei singoli sub-pixel. Quando avrò un TV in laboratorio, con la tranquillità necessaria, cercherò di capire se la riproduzione è migliorabile, eliminando l'anti-aliasing per tirar fuori ancora più informazioni.
Con alcune immagini test non c'è lo stesso vantaggio. Ad esempio, con pattern di singoli pixel disposti in diagonale (come da segnale test che è nel disco AVSHD), il risultato è una zona di grigio compatto. Anche qui sarebbero da verificare le varie impostazioni del DSP video che si occupa dell'utilizzo intelligente dei sub-pixel e un confronto con i tecnici giapponesi... Spero che, grazie a Sharp, venga messo in grado di approfondire l'interessante argomento nel più breve tempo possibile. Pagina 4 - Le prime misure in modalità Dinamica Armato di colorimetro x-rite i1 Display Pro (selezionato e profilato), esattamente come ho fatto alla presentazioni Sony qualche giorno prima (ne ho già parlato in questo articolo), ho avuto la possibilità di effettuare qualche misura al modello con diagonale da 60" in esposizione, e già in versione definitiva. Visto il tempo a disposizione, ho limitato l'indagine soltanto a due modalità: quella "dinamica" che è in questa pagina e quella "THX" che analizzerò nella pagina seguente. Le rilevazioni sono state effettuate usando come sorgenteil mio fido notebook con collegamento HDMI a risoluzione full HD. Il software è l'ottimo HCFR, giunto alla versione beta 3.1.0.7. maggiori informazioni sono a questo indirizzo. Ho scelto di partire dalla modalità dinamica non solo perché è stata quella utilizzata per la dimostrazione ma anche per saggiare i limiti del pannello, intesi come massime dimensioni del gamut colore a disposizione, massimo valore di luminanza e massimo rapporto di contrasto nativo. Inizio proprio dai valori di luminanza e del livello del nero he valgono rispettivamente 432 (valore elevato in assoluto) e 0,120 candele su metro quadrato, per un rapporto di contrasto nativo molto elevato, pari a 3600:1. Il triangolo di gamut copre tutto lo spazio colore HD ed è più ampio nel vertice "verde". All'interno potete osservare i tre punti di saturazione (25%, 50% e 75%) - per il rosso, con i primi due step virati leggermente verso il magenta e lo step al 75% di saturazione "pericolosamente" vicino al punto di massima saturazione. Nel grafico in alto a sinistra, potete osservare gli step di saturazione a passi del 5%, con la netta tendenza a sovra-saturare i rossi in maniera drammatica, a partire già dalle sfumature oltre il 35% di saturazione cromatica, con il massimo della saturazione che si raggiunge già con segnali in ingresso del 75%. A destra c'è il delta E dei vari colori, che, per alcuni colori, assume valori a dir poco imbarazzanti. Il bilanciamento del bianco, ovviamente, è quanto di più lontano dal riferimento possiate immaginare, con una dominante blu sostanziosa ma lineare. La curva viola che è in basso evidenzia i valori del Delta-E associati ai vari step della scala dei grigi, con valori che, oltre il 50% di intensità del segnale in ingresso, superano le 40 unità. Infine ecco il gamma, con un valore medio molto basso che diventa siderale nei primi step (affogando tutti i particolari nelle basse luci) e si appiattisce a valori vergognosi sulle alte luci. Come si faccia a dimostrare un TV in questa modalità per me rimarrà un mistero... Pagina 5 - Le prime misure in modalità THX Dopo la presentazione, sono rimasto qualche minuto in più e ho selezionato la modalità predefinita THX, con un netto miglioramento di tutti i principali parametri delle immagini. In più, al netto della modalità THX, è possibile affinare ulteriormente non solo i parametri tradizionali ma anche la riproduzione dei colori, grazie ad un completo CMS (color management system) su cui non vedo l'ora di mettere le mani. I valori di luminanza misurati, in modalità predefinita THX, senza ulteriori calibrazioni, sono di 127,5 cd/mq per il "bianco" e 0,064 cd/mq per il "nero", con un rapporto di contrasto nativo pari a 1992:1. In modalità THX il triangolo di gamut è molto preciso e copre quasi perfettamente lo spazio colore dell'alta definizione. I punti di colore rosso, limitati alla componente rossa delle immagini e con step crescenti del 25% di saturazione, certificano una leggera tendenza a sotto-saturare. Tendenza che potrà essere sicuramente corretta in fase di calibrazione. Ecco invece i due grafici sui colori primari e secondari, con incrementi del 5% di saturazione. A sinistra sono indicati i livelli di saturazione in riproduzione, con la tendenza alla sotto-saturazione, molto importante per il giallo e il verde e che si trasforma in sovra-saturazione, specialmente ai primi step, per blu, ciano e magenta. Nel grafico a destra possiamo vedere i valori di Delta E corrispondenti: ricordo che valori più bassi identificano prestazioni migliori. Il bilanciamento del bianco in modalità THX è ancora caratterizzato da una dominante fredda, abbastanza lineare e che non desta particolari preoccupazioni: dovrebbe essere piuttosto semplice correggerla in fase di calibrazione. Il gamma è semplicemente eccellente. E infatti, nella riproduzione, la qualità d'immagine intesa come ricchezza di sfumature e "tridimensionalità", è davvero ottima. In altre parole, la modalità THX sembra essere un ottimo punto di partenza. Pagina 6 - Conclusioni
Durante la presentazione a Milano, c'è stato un breve shoot-out con un TV 4K prodotto da Samsung. In particolare si trattava del modello UE55F9000SZ, con diagonale da 55". Purtroppo per la dimostrazione tutti e due i TV sono stati impostati in modalità "dinamica", quella utilizzata nei punti vendita tradizionali, rendendo di fatto la comparativa quasi totalmente inutile.
Nella comparativa sono stati utilizzati sia segnali full HD che segnali Ultra HD 4K generati da un PC con uscita video impostata su 3840x2160 e 30fps. In tutti i casi, anche a distanza ravvicinata, ho notato un sostanziale pareggio per quanto riguarda la risoluzione e la percezione del dettaglio e per tutti gli altri parametri. L'unica cosa che non mi è piaciuta, a carico dello Sharp, è la comparsa di qualche solarizzazione. Purtroppo, negli ultimi anni, Sharp ha sempre chiuso la porta a qualsiasi tipo di collaborazione con AV Magazine, impedendo di fatto l'analisi di qualsiasi display. La storia sembra essere cambiata e nei prossimi giorni dovrei ricevere un primo TV LCD della nuova linea Quattron Pro, per effettuare delle misurazioni decisamente più complete ed esaustive. Anche perché, se i nuovi Quattron Pro manterranno le promesse, potrebbero rappresentare davvero un'ottima alternativa al "solito" full HD. Per maggiori informazioni: www.sharp.it |
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