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Sono passati 12 anni dal nostro primo e unico confronto dal vivo sui TV ma stavolta non lasceremo passare così tanto tempo dal prossimo e che stiamo già organizzando. Venerdì 7 e sabato 8 giugno, il punto vendita SOUNDIMAGE a Padova ci ha ospitato per una comparativa tra TV con le più interessanti tecnologie di riproduzione delle immagini, ovvero LCD Mini LED, OLED, OLED con MLA e QD-OLED. A sfidarsi fino all'ultimo pixel erano il Loewe bild i per la categoria OLED WRGB, il Panasonic MZ2000 per la categoria OLED WRGB MLA, Sony A95L e Samsung S95C per la categoria QD-OLED e TCL C805 per la categoria LCD con Mini LED e Quantum Dot. L'obiettivo principale di questa comparativa era proprio il confronto tra le diverse tecnologie, un raffronto diretto in cui poter mostrare le differenze con i punti di forza, i limiti e quanto questi siano effettivamente percepibili ad occhio. Per questo abbiamo scelto prodotti che all'apparenza possono sembrare fin troppo diversi per potersi rapportare sullo stesso piano. Come vedremo in questo e in altri articoli (questa è praticamente solo un'introduzione), i numeri rilevati dagli strumenti non sempre corrispondono ad un impatto altrettanto evidente sul piano percettivo.
SOMMARIO
I DISPOSITIVI UTILIZZATII cinque TV sono stati inseriti nella sala cinema principale del grande punto vendita di via Felice Cavallotti ad una altezza utile per la visione in piedi, selezionando prima di tutto la migliore tra le impostazioni predefinite di ciascun TV. Per la precisione abbiamo scelto la modalità Filmmaker mode per Samsung e Panasonic, Cinema per TCL e Loewe, Professionale per il Sony. Abbiamo calibrato personalmente tutti i TV in due banchi di memoria distinti, uno per la riproduzione di contenuti con gamma dinamica standard (REC BT 709) e il secondo per contenuti HDR10. Abbiamo utilizzato tre sorgenti: un lettore Sony UBP-X700 per riprodurre da DVD contenuti 720x576i e Blu-ray Disc 1080i, un media player Dune HD 8K per riprodurre contenuti a risoluzione 4K e una Apple TV 4K di seconda generazione (2021) per lo streaming da Netflix e Apple TV+. I tre segnali HDMI sono stati gestiti con una matrice Wirestorm 4x2 seguita da due splitter 1x4 in cascata, sempre Wirestorm, tutto con cavi AudioQuest. Per misure e calibrazione abbiamo utilizzato il software Calmam Ultimate con generatore VideoForge Pro 4K e colorimetri Xrite profilati con spettrometro e fotometro ad alta risoluzione e bassa incertezza di misura, utilizzando segnali test con APL costante, 18% per segnali video SDR e 10% per segnali HDR.
C'è anche un aspetto che - almeno in parte - ci ha sorpreso e che non avevamo preso nella giusta considerazione: si tratta del rodaggio dei pannelli con tecnologia OLED e QD-OLED. Un aspetto così importante che in un prossima edizione faremo in modo di accumulare almeno 100 ore di funzionamento in HDR per tutti i TV. Ci ha molto sorpreso il salto in avanti di prestazioni e uniformità del modello Samsung e in parte anche del Panasonic. In particolare, alla prima accensione il Samsung era davvero terribile, con una tendenza ad affogare i particolari sulle basse e bassissime luci e con uniformità a dir poco imbarazzante. Dopo appena 15 ore, il miglioramento è stato così importante che ci dispiace per chi era presente nelle sessioni del venerdì perché non ha potuto giudicare al meglio sia il QD-OLED del produttore sud coreano che l'OLED con MLA giapponese.
AWOL, BENQ E SVSA corollario dello shootout tra le tecnologie dei TV, da SOUNDIMAGE c'era anche tanta altra roba interessante, ad iniziare dal nuovo videoproiettore BenQ W5800 con tecnologia DLP XPR a risoluzione UHD 4K, con ottica motorizzata (anche con lens shift) e sorgente luminosa laser fosfori, finalmente con un flusso luminoso più che sufficiente a riempire schermi fino a 3 metri di base ed oltre: un proiettore che sarà presto protagonista di eventi presso rivenditori selezionati lungo tutto lo stivale. Da SOUNDIMAGE c'era anche il nuovo Laser TV AWOL 3500 che è il più luminoso laser TV attualmente sul mercato. Ne abbiamo parlato diffusamente in questo articolo, in occasione del primo assaggio - con misure - di questo proiettore. Il nuovo AWOL trilaser rimarrà in esposizione da SOUNDIMAGE ancora per qualche giorno...
La sala home cinema di SOUNDIMAGE è stata anche l'occasione di ascoltare una selezione tra i nuovi diffusori SVS della nuova linea "Ultra Evolution" che erano in una configurazione Dolby Atmos 5.2.4 con integrato Marantz Cinema 40, sorgenti Nvidia Shield e Dune HD 8K e una eccellente calibrazione Dirac Live a cura di Luca Siesser, titolare di SOUNDIMAGE. Abbiamo ascoltato sia spezzoni di film, quindi materiale home cinema sia musica in stereo, abbinando i diffusori a due subwoofer SVS. La resa è molto equilibrata e anche a volumi sostenuti la risposta dei diffusori non si è mai indurita.
Anche la timbrica ci è piaciuta così come la dinamica, essenziale per l'ascolto di tracce multi-canale. Come si evince scorrendo le specifiche tecniche, si tratta di diffusori tutt'altro che difficili da pilotare e questa è un'altra freccia che si aggiunge all'arco di questa serie. I nuovi diffusori Ultra Evolution di SVS ci hanno talmente sorpreso per rapporto qualità prezzo che abbiamo già organizzato una prova in collaborazione con Gian Piero Matarazzo, che è in attesa di ricevere una coppia di casse per un test super-approfondito.
FOTO E VIDEO NON RENDONO
Prima di continuare con la descrizione servono alcune premesse fondamentali. La prima riguarda i limiti di fotocamere e videocamere. Che c'entra? C'entra tantissimo e tra pochi secondi scoprirete perché. L'emissione spettrale caratteristica delle varie tecnologie, ovvero OLED, QD-OLED e compagnia, mettono in crisi i sensori d'immagine e i sistemi per il bilanciamento del bianco della quasi totalità di fotocamere e videocamere, soprattutto per la scarsa pendenza dei filtri colore sopra i fotodiodi dei sensori. Il risultato è la sottostima delle componenti blu e verde. A parità di condizioni, in una comparativa come questa, se si inquadrano assieme Quantum Dot e OLED WRGB, i primi avranno una dominante rosa-magenta e i secondi vireranno leggermente sul verde. E non è tutto. La gamma dinamica di fotocamere e videocamere commerciali è ben al di sotto delle necessità di catturare le differenze tra i vari display. Questo per sottolineare una cosa fondamentale: essere presenti, in carne e ossa anzi, con occhi e cervello, è fondamentale. Poter dirigere lo sguardo dove serve un un batter di ciglia, potersi avvicinare liberamente agli schermi, avere contezza di tutta la gamma dinamica presente, verificare rumore, artefatti, clipping sulle alte luci ed espansioni delle basse luci, immagini più scure o più luminose rispetto al riferimento... Sono aspetti irrealizzabili con una foto/videocamera di fascia alta. Figuriamoci con un cellulare. Ecco perché continueremo ad organizzare questo tipo di confronti in futuro e con più energia a partire dal prossimo mese di settembre.
IL TERRENO DI SCONTROPer lo shootout abbiamo selezionato materiale molto variegato che ci ha permesso di sviscerare le prestazioni a 360 gradi. Siamo partiti dalla tipologia più scarsa in assoluto, cioè DVD a risoluzione 576i, quindi non solo bassa definizione ma anche interlacciata, per mettere alla frusta i processori e l'efficacia dei relativi algoritmi. Siamo poi passati ai Blu-ray Disc sempre a scansione interlacciata, quindi 1080i, senza disdegnare alcuni spezzoni in 1080p piuttosto compressi portati da alcuni utenti del forum. Ringraziamo in particolare Stefano "thegladiator" per averci indicato una sequenza molto interessante di "Hunger Games", sulla quale torneremo in dettaglio nel prossimo articolo. Una volta arrivati alla riproduzione dei contenuti a risoluzione UHD 4K, siamo passati ad esaminare la differenza tra SDR (gamma dinamica standard) e HDR (gamma dinamica elevata) usando la medesima sequenza di un film (Oblivion, chi altri!) in modo da sottlineare quali sono i cambiamenti e soprattutto come vengono rappresentati su schermo dalle varie tecnologie. Il confronto si è poi spostato su contenuti in HDR in alta qualità, tratti da Ultra HD Blu-ray: abbiamo mostrato scene che evidenziano il comportamento su basse luci (quindi molto scure), alte luci (molto luminose) e sui colori.
Per questi ultimi ci siamo soffermati sulle saturazioni nei due estremi: alti picchi di luminanza e immagini buie e qui i risultati hanno sopreso molti dei presenti all'evento. Dai file in qualità siamo poi passati allo streaming, prima in bassa qualità con Netflix, dove abbiamo mostrato scene scure con compressione più elevata e poi con Apple TV+, dove abbiamo passato in rassegna alcuni contenuti a qualità più alta grazie ad una compressione decisamente meno aggressiva. Siamo infine arrivati all'analisi del tone mapping, l'elaborazione che serve ad adattare luminanza e gamma del segnale video a quella possibile per quello specifico TV. Anche in questo caso abbiamo valutato non solo i picchi più elevati, concentrandoci sul numero di dettagli sulle "alte luci" che ogni TV è in grado di rappresentare, ma abbiamo anche valutato l'estremo opposto, perché non va dimenticato che l'elevata gamma dinamica si estende anche verso le parti buie.
LA QUALITÀ AUDIOAnche se non era assolutamente in programma, nel tempo che abbiamo avuto a disposizione siamo riusciti a fare un rapido "testa a testa" incentrato sui sistemi audio integrati. Ci siamo anche aiutati con un microfono UMIK-1 e con il software REW per effettuare una rapida valutazione oggettiva della risposta in frequenza. Niente di troppo accurato o complesso e sicuramente non si può parlare di misure vere e proprie, ma comunque abbiamo tratto indicazioni piuttosto precise e molto interessanti sul livello i ciascun prodotto che hanno rispecchiato al 100% quello che le nostre orecchie sono state in grado di apprezzare, con differenze enormi tra un prodotto e l'altro. Ovviamente abbiamo anche ascoltato le stesse tracce con tutti i modelli presenti, usando come banco di prova un DVD dei Lazuli, lo stesso che è servito anche per valutare la conversione dalla risoluzione 576i all'Ultra HD. Non vogliamo fornirvi troppe anticipazioni: possiamo però dire che il comportamento esibito da alcuni modelli non è stato quello che ci aspettavamo e che c'è un prodotto che complessivamente ci ha convinto più degli altri.
ORMAI I TV SONO TUTTI UGUALI?
Permetteteci questa piccola provocazione: sempre più spesso si sente dire che i TV sono ormai molto simili, con prestazioni praticamente identiche soprattutto in fascia alta ma anche medio-alta o media, seppur con qualche discrepanza in più. Nel corso degli ultimi anni c'è stato sicuramente un certo livellamento verso l'alto, complice anche la diffusione dei pannelli realizzati dagli stessi fornitori e questo vale sia per gli OLED sia per gli LCD Mini LED. Chi ha partecipato all'evento ha però potuto vedere di persona che ogni prodotto ha un certo carattere derivante solo in parte dalle tecnologie usate per i display. A giocare un ruolo determinante sono anche i SoC, che pesano non solo per la gestione della Smart TV ma anche per l'elaborazione video. Non meno importanti sono le ottimizzazioni o le impostazioni predisposte dai produttori, tanto che in alcuni casi eliminare completamente alcune tendenze non è possibile, proprio perché quel determinato modello nasce per fornire un'esperienza ben precisa, non necessariamente la migliore ma comunque con un'idea e un obiettivo in mente. Vi anticipiamo che in alcuni casi i risultati non sono assolutamente quelli che molti si aspetterebbero e che anche in fascia top non solo i comportamenti tendono a divergere almeno in parte, ma anche chi viene associato spesso all'eccellenza non riesce a fare meglio degli altri sotto ogni punto di vista, a riprova del fatto che un'analisi attenta è sempre necessaria e non c'è niente di meglio di una comparativa per mettere in evidenza tanti aspetti interessanti che diversamente verrebbero quasi sicuramente ignorati.
In ogni modo, osservare le espressioni degli appassionati, illuminate da tutti gli schermi in funzione è stato esaltante: sembravano tutti dei "bimbi strafelici in un coloratissimo Luna Park"! Abbiamo registrato tanto stupore anche dagli esperti più navigati che, evidentemente, non si aspettavano tutto quello che hanno trovato. Questo ha ampiamente ripagato l'enorme fatica, non solo a livello organizzativo ma soprattutto per l'installazione, la configurazione, la calibrazione e la presentazione. In alcuni casi le persone erano bloccate, quasi come un alce davanti ai fari di una macchina: abbiamo dovuto insistere più volte per spronare le varie persone a spostarsi per avvicinarsi, osservare da vicino i vari particolari o semplicemente per avere la posizione più corretta per giudicare i prodotti, specialmente il TCL con tecnologia Mini LED che è caratterizzato da un angolo di visione non comparabile con quello di un OLED. Nell'attesa di completare il resoconto completo di misure e osservazioni dettagliate, che pubblicheremo entro pochissimi giorni, come anticipato in apertura, possiamo già rassicurarvi sul fatto che stiamo organizzando altri appuntamenti del genere, con i prodotti di ultimissima generazione, anche in altre città, almeno a Milano, Bologna e Roma. Dobbiamo soltanto mettere d'accordo qualche altro produttore e alcuni rivenditori con spazi adeguati, in grado ad esempio di assicurare il buio assoluto. Stay tuned... |
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