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Sony KD-55A8 OLED 4K HDR
Sony KD-55A8 OLED 4K HDR
Emidio Frattaroli - 13 Luglio 2020
“I TV OLED della nuova serie A8, presentati a Las Vegas lo scorso gennaio, hanno poco da invidiare alla serie top di gamma AG9, introducono nuovi piedini che possono lasciare spazio alle soundbar e un aggiornamento importante sul 'black frame insertion' per l'aumento della nitidezza delle immagini in movimento”
Pagina 1 - Introduzione e caratteristiche


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Presentata al CES di Las Vegas lo scorso gennaio, la nuova serie A8 di Sony si posiziona ad un gradino subito al di sotto della serie 'premium' AG9, anche se in realtà le uniche differenze - a giudicare dalle caratteristiche dichiarate - si limitano all'estetica e al piedistallo, ad alcuni aspetti del sistema di riproduzione audio e alle modalità del 'Black-frame insertion', quest'ultimo notevolmente migliorato rispetto alla serie AG9. Tutto il resto sembra identico, ad iniziare dal processore video 'X1 Ultimate', responsabile anche di velocità e 'reattività' che ci si aspetta da un TV di fascia alta. Manca soltanto il taglio da 77": la serie A8 si compone infatti soltanto di modelli da 65" e 55", quest'ultimo oggetto del nostro test.


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Il KD-55A8 che abbiamo ricevuto è un TV con diagonale da 55" e pannello W-RGB AMOLED che non sembra avere differenze rispetto ai pannelli già visti nella serie AG9, almeno a giudicare dalla struttura dei sub-pixel WRGB e dai valori di gamut e luminanza. Il sistema operativo è Android TV, con velocità di navigazione e stabilità finalmente al passo con le nostre alte aspettative. La riproduzione audio, come negli altri OLED Sony, è gestita dal sistema "Acoustic Surface Audio" e utilizza due attuatori (e due super-woofer) che trasformano il pannello stesso in un diffusore stereo. Rispetto al modello AG9 manca un ingresso audio per usare il sistema del TV come canale centrale ma c'è un sistema di auto-calibrazione audio che utilizza il microfono integrato nel telecomando.


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Il generoso piedistallo della serie AG9 ha lasciato il posto a due piccoli 'piedini' che possono essere montati in due posizioni differenti, in modo da alzare o meno il TV per lasciare spazio ad una soundbar e impedire che quest'ultima copra lo schermo. Lo spazio che si riesce a guadagnare è minimo e quindi potrebbe non bastare per le soundbar più grandi. Come opzione sono disponibili due staffe per il montaggio a parete, una più semplice di tipo fisso e un'altra che permette di distanziare il TV dalla parete di 26 cm e di orientare il pannello verso destra o sinistra con un angolo di 20° (17° per il TV da 65"). 


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Nonostante sia di fatto ad un gradino più basso rispetto alla serie AG9, le finiture sono da primo della classe e l'aspetto generale, le caratteristiche tecniche e soprattutto il prezzo, non sono certo da modello 'entry level'. Come ingressi abbiamo quattro prese HDMI, con eARC, compatibili con segnali 4K fino a 60p. Niente 4K 120p, per essere più chiari e niente VRR (Variable Refresh Rate). A bordo troviamo sinto DVBS2, DVBT2, slot CI+ e c'è la compatibilità per i segnali HDR quasi totale: HDR10, HLG e Dolby Vision; manca solo HDR10+. Il telecomando non è retro-illuminato, ha pulsanti per l'accesso diretto a Netflix e Google Play ed è dotato di microfono per la ricerca, l'accesso ad alcune funzioni vocali e per la suddetta calibrazione audio.

Caratteristiche dichiarate

Modello: Sony KD-55A8
Prezzo: 2.199,00 Euro IVA inclusa
Diagonale: 55"
Pannello: W-AMOLED (WRGB) 10 bit
Risoluzione: 3840 x 2160
Tip HDR: Dolby Vision, HDR 10, HLG
Tipo audio: Dolby Atmos, 30W totali (2x10W + 2x 5W)
Processore: X1 Ultimate
Ricevitore: DVB-T2, DVB-S2, HEVC 60p
Common Interface: Plus 1.4
CODEC: AVI, HEVC, MKV, WMV, MP4, M4v, FLV, 3GPP, VRO, VOB, TS, PS, MP3, AAC, WMA Pro, FLAC, Apple Lossless, WAV, JPEG, HLG Photo
OS Smart TV: Android TV
App: Netflix, Prime Video, YouTube, Rakuten, Rai Play, DAZN, Chili, Digital Concert Hall
Ingressi: 4x HDMI 2.0 (1 laterale + 3 inferiori), 1 CVBS (laterale)
Uscite: 1x audio TOSlink (inferiore)
Uscita cuffie: si (laterale)
Calibrazione bianco: 2 punti + 10 punti (20 punti con Calman)
Calibrazione gamma: si (preset + 10 punti, (20 punti con Calman)
Calibrazione colore: 6 assi (sat, hue, lum)
USB: 3x (2x inferiori + 1x laterale)
WiFi: si (n.d.)
Lan / Bluetooth: Si / Si (n.d.)
Telecomando: si NON retro-illuminato
Consumo stand-by: 0,5W
Consumo min/medio/max 55": 0,5/117/374 watt
Dimensioni senza piedini: 1227 x 712 x 52 mm
Dimensioni con piedini: 1227 x 733 x 326 mm
Peso in kg: senza stand 16,8, con stand 18,6
Area stand: n.d.
Larghezza appoggio stand: 1004 mm

Per maggiori informazioni: sony.it/electronics/televisori/a8-series/specifications

Pagina 2 - Menu, funzioni e calibrazione


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Come già anticipato in apertura, la navigazione tra i menu, le applicazioni e le varie funzioni del KD-55A8, è rapida e decisamente stabile. I menu per la gestione delle impostazioni audio e video sono stati ulteriormente migliorati con indicazioni molto chiare su quali aspetti saranno modificati. In particolare, le immagini esplicative sul controllo del bilanciamento del bianco su alte luci e basse luci, oltre ai controlli sui colori nei sei assi, sono semplicemente spettacolari.

Per quanto riguarda le impostazioni predefinite, in tutti i TV Sony (questo A8 non fa eccezione) all'accensione viene selezionata la modalità 'Standard', con prestazioni mediocri, bilanciamento del bianco troppo freddo, alcuni dei DSP attivati e prestazioni in linea - purtroppo - con la stragrande maggioranza dei TV sul mercato. Anche la modalità 'Cinema' non è esente da difetti, benché sia già molto vicina al riferimento. Il discorso è identico anche nelle modalità HLG e HDR10. 


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Sony ha scelto di non implementare la modalità 'Filmmaker Mode' (trovate informazioni in questo articolo) e quella da scegliere, per tutti i TV Sony degli ultimi anni, è quella 'Personale', con bilanciamento del bianco e colori decisamente in linea con il riferimento. Con l'uso dell'applicazione Netflix è possibile attivare anche la modalità 'Netflix Calibrated Mode', al momento impossibile da verificare con gli strumenti che abbiamo a disposizione: servirebbero segnali test integrati in Netflix. 

Il Menu per la calibrazione delle immagini, sempre chiaro ed esaustivo e in alcuni piccoli aspetti addirittura migliorato rispetto alla scorsa serie, continua però a non convincermi completamente e sottolinea come i TV Sony siano sempre più lenti ad 'aprire' a possibilità di calibrazione più accurate. Vi ricordo che fino a poco fa, nei TV Sony Android il bilanciamento del bianco poteva essere calibrato solo su due punti e non c'era accesso al CMS (Color Management System). Oggi c'è finalmente la calibrazione su 20 punti ma soltanto per chi utilizza il software Calman: una piccola seccatura per chi ha competenze per la calibrazione manuale...

 
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L'aspetto più interessante della nuova serie A8 è l'implementazione del 'BFI', alias 'Black Fame Insertion', ovvero l'inserimento di fotogrammi neri tra un'immagine e l'altra per aumentare la nitidezza delle immagini in movimento, oggi presente con tre diverse modalità. La modalità più aggressiva è di fatto identica al 'vecchio BFI, con un po' di sfarfallio percepito e soprattutto una perdita sostanziosa della luminanza. Con le altre due modalità, è possibile ridurre la durata dei fotogrammi neri, aspetto che evita sia lo sfarfallio che una perdita troppo elevata di luminanza, con risultati ottimi, soprattutto nella riproduzione di eventi sportivi.

La calibrazione è molto semplice, anche perché la base di partenza della modalità 'Personale' ci avvantaggia moltissimo. Già con la calibrazione del bianco su due punti - aiutati da un colorimetro e un software di calibrazione - è possibile ottenere risultati ottimi sul 90% della scala dei grigi. Nel modello a nostra disposizione, ho impostato i valori di gain RGB rispettivamente a 0, -2, -5 e quelli di offset RGB rispettivamente a 0, -1 e -1. Vi ricordo che un 'copia-&-incolla' di questi valori sul vostro TV non ha senso perché le differenze tra un TV e l'altro possono essere molto elevate e dipendono da molti fattori. Il massimo delle prestazioni si ottiene con la calibrazione su 10 punti anche se quella a 20 totalmente manuale sarebbe stata ancora più precisa. 

 

 

Pagina 3 - Misure, visione e conclusioni


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Le prestazioni con segnali SDR sono ottime in ogni condizione, con punto del bianco che arriva fino ad oltre 400 NIT per piccole zone e fino a 150 NIT per il 100% della superficie dello schermo. Con la calibrazione manuale, invero molto veloce, e scendendo al di sotto dei 200 NIT di luminanza massima, si arriva a prestazioni da riferimento. In HDR invece c'è da considerare qualche limite proprio della tecnologia AMOLED WRGB.

 
Buona parte delle misure vengono effettuate con il software Calman 2020
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La massima luminanza che viene raggiunta in HDR (HDR10, HLG o Dolby Vision) è di circa 650 NIT con un'area al 10%. Con area al 100% si scende a circa 140 NIT, ovvero un pochino meno rispetto ai contenuti SDR. Si tratta di valori in linea con la maggioranza dei TV OLED anche se è sempre più frequente osservare TV che riescono a spingersi ben oltre gli 800 NIT. In HDR10 il clipping in default, mediante segnali test con area al 10%, avviene a circa l'80% di intensità del segnale in ingresso, ovvero a 1.500 NIT. Al 75% della scala, quindi con valore di riferimento di circa 1.000 NIT, il valore registrato è di circa 600 NIT. La curva del gamma è sostanzialmente corretta, con valori al 50% che centrano perfettamente la luminanza di riferimento di 94 NIT.

 
Buona parte delle misure vengono effettuate con il software Calman 2020
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Il bilanciamento del bianco in default, nella modalità 'Personale' (a sinistra), è sicuramente migliorabile, sia in SDR che nelle varie modalità HDR. Da questo punto di vista la serie AG9 riesce ad ottenere prestazioni in default che sono leggermente più vicine al riferimento anche se ancora lontani dalla perfezione degli ultimi Panasonic. La modalità 'Personale' può essere perfezionata con la calibrazione manuale (a destra) prima su 2 punti e successivamente su 10 punti. L'autocalibrazione con Calman è in effetti molto efficace e veloce e, doopo aver profilato il colorimetro con uno spettrometro di riferimento, il risultato è sovrapponibile a quello effettuato da me con la calibrazione manuale. Non male per un software da soli 145 US$ e un colorimetro da poco più di 200 Euro IVA inclusa. 


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La riproduzione dei colori è ottima per il materiale video in SDR. In HDR, dobbiamo considerare che la luminanza dei colori primari e secondari alla massima saturazione, in tutti TV OLED WRGB, vale il 50% circa rispetto ai valori di riferimento e il Sony A8 non fa eccezione. Il Gamut è ben esteso e vale quasi il 98% del gamut DCI-P3 se si sceglie lo spazio CIE uv 1976 che è percettualmente più uniforme rispetto a quello CIE xy 1931. 

Anche senza calibrazione, il Sony KD-55A8 ha indubbiamente una riproduzione da primo della classe, con una coerenza e una ricchezza di sfumature - soprattutto sulle basse luci - che raramente è possibile riscontrare anche su prodotti di fascia altissima. Come già sottolineato più volte, soltanto con la calibrazione è possibile raggiungere il massimo delle prestazioni e in questo senso l'utilizzo di Calman for Sony e di un colorimetro sono una scelta che consigliamo anche se, senza profilazione del colorimetro, c'è il rischio di una incertezza di misura non proprio contenuta.


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Il piccolo Sony mi ha convinto anche nella riproduzione audio, con un suono dal volume sufficientemente elevato ma soprattutto con una eccellente percezione delle sorgenti sonore sul piano sia orizzontale che verticale. L'unico appunto che posso fare a questo sistema riguarda la riproduzione della gamma bassa al di sotto dei 60 Hz che appare ovviamente limitata dai due piccoli 'sub-woofer' che non possono evidentemente fare il 'miracolo'.

Le piccole limitazioni sulle possibilità di calibrazione, l'assenza di compatibilità con HDR10+ e con segnali video 4K oltre 60p, non sono sufficienti per evitare di promuovere il KD-55A8 come uno dei migliori TV sul mercato. Del resto, come abbiamo già sottolineato in apertura, i contenuti hardware e software sono sovrapponibili a quelli della serie 'top' AG9 e la qualità generale, soprattutto quella video, sembrano praticamente identiche. Molto vicino, purtroppo, anche il prezzo: in questo senso Sony avrebbe potuto osare di più e proporre un prezzo suggerito al pubblico leggermente inferiore.

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 8,0

Costruzione 9,0
Versatilità 8,0
Menu e taratura 8,0
Prestazioni in SDR 8,5
Prestazioni in HDR 8,0
Riproduzione audio 7,0
Rapporto Q/P 7,5

Per maggiori informazioni: www.sony.it/electronics/televisori/a8-series