![]() |
|||||||||
Stampa | |||||||||
|
|||||||||
Pagina 1 - Introduzione e descrizione del sistema
Lo scorso sabato 6 ottobre sono stato ospite a Trezzano sul Naviglio, presso il punto vendita Videosell, per la partenza del "roadshow" che a Ottobre vedrà la presentazione dei due nuovi proiettori Sony, il VPL-VW270ES e il VPL-VW570ES, presentati lo scorso settembre all'IFA di Berlino e di cui vi avevamo già parlato in un articolo disponibile a questo indirizzo. All'interno del punto vendita Videosell, in continua evoluzione per quanto riguarda gli spazi espositivi e in procinto di togliere i veli dalla nuova e spettacolare sala cinema, c'era in realtà soltanto il modello "entry level", ovvero il Sony VPL-VW270ES. inserito per l'occasione nella sala "audio", con un paio di pregevoli sistemi stereofonici che sono stati in grado di sottolineare l'elevata qualità del trattamento acustico dell'ambiente. Il Sony proiettava su uno schermo DNP Supernova a cornice fissa da 100", con guadagno dichiarato pari a 0,8 e di cui potete approfondire le informazioni in un mio vecchio articolo disponibile a questo indirizzo. Come sorgenti abbiamo utilizzato un lettore Oppo UDP-203, una Apple TV 4K e un decoder Sky Q, tutti connessi ad un sistema di distribuzione Crestron su IP serie DigitalMedia NVX, completamente trasparente ai segnali 4K 60p fino a 10 bit per componente e con HDR10 e HLG. Dopo la calibrazione, i cui risultati sono riassunti nelle due pagine che seguono, ho mostrato le qualità del nuovo Sony concentrandomi soprattutto sull'analisi delle novità, partendo dalla compatibilità con segnali HDMI a 18 Gbps, utilizzando ovviamente il decoder Sky con alcuni contenuti pre-registrati. L'altra novità è la possibilità di utilizzare l'interpolazione dei fotogrammi con segnali a risoluzione 4K (Motionflow) e in questo caso ho utilizzato alcune sequenze dal film "The Darkest Hour", utilissimo anche per mostrare dettaglio e gamma dinamica. Con altri contenuti ho sottolineato alcuni miglioramenti della maschera di contrasto "intelligente", chiamata "Reality Creation" e per i colori ho scelto soprattutto alcuni brani dal Blu-ray di "The Gratest Showman".
Pagina 2 - Misure e calibrazione in BT.709
Le prestazioni in termini di flusso luminoso e colorimetria del VPL-VW270 ricalcano fedelmente (e fortunatamente) quelle del VPL-VW260 e di cui trovate un articolo a questo indirizzo. Sotto alcuni aspetti il nuovo 270 riesce a fare anche meglio. La prima parte della calibrazione è ovviamente legata alle raccomandazioni BT.709, alias "alta definizione", per quanto riguarda spazio colore, curva del gamma e massima luminanza. In questo caso ho selezionato la lampada in modalità ECO e ho lasciato la rilevazione di gamma e spazio colore in modalità totalmente automatica. Le prestazioni in condizioni di fabbrica sono già molto buone, con 56 NIT di luminanza e un rapporto di contrasto in condizioni di default che vale circa 14.000:1, valore che dovrò verificare in laboratorio e con strumentazione più sensibile e accurata. Ovviamente, con lampada praticamente vergine (solo 10 ore all'attivo) la componente blu del bilanciamento del bianco è troppo presente. Il gamma e il bilanciamento del bianco che vedete qui in alto sono quelli dopo la velocissima calibrazione, con "brightness" a 50, "contrast" al massimo e gamma selezionato 2.2. Dopo la calibrazione delle tre componenti RGB - operazione rapidissima e senza sorprese - ne hanno beneficiato anche i colori. Il risultato è eccellente, con valori del gamma che tengono saldamente il punto fino al 3% di intensità del segnale in ingresso. Il grafico delle componenti RGB lungo la scala dei grigi è quasi "commovente", con un "Delta E uv" che è straordinariamente contenuto al di sotto di 2 anche per tutti i colori primari e secondari, alle varie saturazioni.
Pagina 3 - Misure e calibrazione in HDR10 e HLG
Con il passaggio ai contenuti HDR ho impostato la lampada alla massima potenza, con una massima luminanza a schermo pari a 82 NIT. Per il bilanciamento del bianco, ripropongo le ottime considerazioni già espresse in modalità "709": il proiettore è molto lineare e può essere calibrato velocemente e senza sorprese. Il gamut è più limitato rispetto a quello DCI-P3 che è ancora oggi il nostro reale riferimento, soprattutto nei vertici verde e rosso. D'altra parte, considerata la reale "distanza" in termini percettivi tra i "verdi" e i "rossi" del nostro Sony e quelli di riferimento, direi che ci si può "accontentare". L'unica nota perfettibile è la luminanza dei colori, appena più indietro rispetto a quanto atteso. Si tratta ovviamente di un parametro, quello della luminanza dei colori, legato soprattutto alla curva del gamma del proiettore che abbiamo analizzato nel dettaglio qui di seguito. I due grafici che proponiamo qui in alto sono due facce della stessa medaglia e si riferiscono alle varie impostazioni con il controllo "Contrast HDR" rispettivamente a 50, 60, 70 e 80. Tutti i valori sono scalati a 100 NIT. Questo perché la luminanza delle immagini generate da un proiettore è una grandezza legata prima di tutto alla grandezza della superficie e anche al guadagno dello schermo. Se ho 1.000 lumen, potrò generare 140 NIT su uno schermo da 2 metri di base con guadagno unitario e circa 100 NIT su uno schermo da 2,4 metri di base, sempre con guadagno unitario. NIT misurati ovviamente al centro ottico del proiettore... Con il flusso luminoso del Sony, pari a circa 1.200 lumen reali dopo la calibrazione, consiglio di non superare i 2,4 metri di base con uno schermo a guadagno unitario e i 2 metri con uno schermo ad alto contrasto e guadagno necessariamente più basso. Tornando alla riproduzione dei contenuti, se per la riproduzione in HD il riferimento del cinema digitale è di 48 NIT, a casa, al buio assoluto, possono bastare anche 40NIT. Per i contenuti HDR il riferimento delle sale Dolby Cinema è di 106 NIT (a casa ve ne consiglio almeno 80). Ma non basta: è anche necessario che il "bianco" al 50% di intensità del segnale in ingresso sia ad almeno 20 NIT, altrimenti l'immagine sarà percepita come troppo scura. Ebbene, delle quattro impostazioni misurate, solo le curve di colore giallo e viola con il controllo "Contrast HDR" rispettivamente a 80 e a 70, sono giuste per la riproduzione dei contenuti sulle alte luci. La perfezione si ottiene con il controllo a 75. Purtroppo, anche con il controllo "Contrast HDR" a 80 il punto del bianco al 50% è ancora un po' indietro rispetto al riferimento e vale poco meno di 19 NIT. A Milano, nella saletta di Videosell, nel buio assoluto, l'immagine era comunque accattivante e nonostante tutto le prestazioni sulle basse luci sono state apprezzate da tutti, con un'ottima percezione della tridimensionalità. Il prossimo appuntamento con i proiettori Sony è previsto presso le due show-room di Audioquality il sabato 13 ottobre, sia a Milano, presso Spazio 2M a Segrate, sia a San Lazzaro di Savena, presso il punto vendita principale di Audioquality. In tutte e due i casi saranno presenti i due nuovi modelli Sony, sia il VPL-VW270ES, sia il VPL-VW570ES. Io sarò il giovedì a Milano per analizzare i due proiettori nella nuova saletta di Segrate, completamente rinnovata sia nell'estetica ma soprattutto nell'audio, con nuovi diffusori Wisdom Audio in configurazione Dolby Atmos. Venerdì e sabato sarò invece a Bologna e in quell'occasione avrò abbastanza tempo per completare l'analisi sul "270" e per fare la conoscenza anche con il nuovo "570". Per maggiori informazioni: videosell.it - domoworks.it - sony.it
|
|||||||||
Pagina stampata da AV Magazine: https://www.avmagazine.it Vietata la copia e la distribuzione (anche parziale) senza la previa autorizzazione di AV Raw s.n.c. Per maggiori informazioni : https://www.avmagazine.it/sito/legale/ Copyright 2005 - 2025 AV Magazine AV Magazine - registrazione Tribunale di Teramo n. 527 del 22.12.2004 Direttore Responsabile: Emidio Frattaroli |