Il teatrino di Totoro

A dire la verità mi vergogno un po’ a postare le foto del mio modesto impianto HT, visti i “mostri” di alcuni post... mi auguro di poter migliorare, un giorno. Per ora questo e’ il massimo che sono riuscito a ottenere da casa mia.

L’impianto deve, per cause di forza maggiore, coesistere col soggiorno, quindi ho avuto varie limitazioni in fase di progettazione. Cmq, avendo deciso di risistemare la stanza (rovinata da circa 20 anni di fumo indefesso) abbiamo rimosso i vecchi parati e la vernice sottostante, isolato e reimbiancato il soffitto, e quindi abbiamo applicato lastre di polistirolo su tutte le pareti in modo da insonorizare l’ambiente per quanto possibile, e combattere fastidiose e indesiderate risonanze. Trattandosi di un’installazione Home-Living Theater non ho potuto fare piu’ di cosi’, demandando poi alla mobilia il compito di assorbire il suono. Il risultato semi-finale (“semi” in quanto non ho ancora inserito il subwoofer) è comunque buono, l’audio è pulito e privo di risonanze e anche a volumi moderatamente alti non dà fastidio agli ambienti esterni. Anche di notte è possibile guardare un film a volume ragionevole senza disturbare chi dorme dall’altra parte della parete.

Per ragioni di pulizia estetica avevamo inizialmente deciso di far correre i cavi dentro il muro, ma poi abbiamo preferito ritagliare delle corsie nei 4mm di spessore del polistirolo, cosi’ da risparmiarci scassi lungo tutte le pareti (già così c’è stato un bel po’ di lavoro). Queste sono un paio di immagini della parete su cui abbiamo appeso il TV (Pioneer 436 XDE) e tutto il fronte anteriore audio (JBL Studio L820 + centrale JBL Studio LC2) e del retro:




Avremmo onestamente preferito delle belle torri, ma non è stato possibile sia perché non c’era posto per metterle sia perché tra TV e divano c’è un grosso tavolo in legno massiccio, che avrebbe distrutto tutto il fronte audio. Nelle foto si vede solo in parte, ma questo è uno spaccato della stanza vista dal punto di visione, così come l’ho progettata prima della realizzazione effettiva:



Ecco ora una foto della stanza finita con tutti gli elementi al loro posto e perfettamente funzionanti:



Il TV è molto più alto rispetto alle installazioni tradizionali, sempre a causa dell’elemento “soggiorno” che rompe le scatole ^_^ Però alla fine va benissimo così, perché il punto di visione è un comodissimo divano reclinabile che, oltre a favorire il sonno in caso di spettacoli poco interessanti, fa sì che lo sguardo punti automaticamente verso l’alto. Naturalmente sia il TV che i due frontali sono stati opportunamente inclinati in avanti, in modo da risultare perpendicolari alla linea visiva:



Questa è invece una foto del fronte posteriore, in cui si può vedere il divano in posizione non reclinata e 3 delle 4 surround. Anche queste ultime sono naturalmente inclinate in avanti per puntare verso il punto d’ascolto:

Inclinare il TV è stato un gioco da ragazzi, grazie all’ottima staffa prodotta da una nota ditta di accessori (che non nomino perché non so se è lecito, ma la conoscete sicuramente tutti almeno di nome), mentre per le casse abbiamo dovuto studiare un sistema ad hoc. Ci sono volute circa due settimane di idee più o meno bizzarre ed elucubrazioni varie, ma alla fine abbiamo trovato una soluzione economica e molto pratica, anche se richiede un minimo di lavoro. Abbiamo preso da un ferramenta una serie di robusti angolari in acciaio di varie misure, che dopo gli opportuni calcoli abbiamo segato e avvitato insieme in modo che ogni cassa avesse l’inclinazione corretta, e si potesse montare sulla staffa autocostruita utilizzando i fori originali di fissaggio. Il tutto per pochi euro di materiale (10-15 euro per tutto, non ricordo con esattezza) e varie ore di lavoro. Sul lato inferiore delle casse abbiamo applicato una o piu’ strisce di neoprene, in modo da correggere l’angolo di inclinazione (le staffe preforate permettevano solo inclinazioni di 3 gradi o multipli) e smorzare eventuali vibrazioni. Ecco un particolare del sistema di fissaggio:



Come ciliegina sulla torta, dato che guardare la TV in ambiente completamente buio fa male agli occhi, abbiamo montato dietro il TV una lampadina a risparmio energetico da 5 watt, che fornisce un po’ di illuminazione ambiente senza disturbare la visione. Lo spunto l’abbiamo preso dal sistema Ambilight della Philips... il nostro è un sistema molto più artigianale e meno sofisticato, ma funziona. E, come si dice da queste parti, “basta ‘ca funzion’ “ ^_^
Ecco una foto che rende (non perfettamente) l’idea di una visione serale/notturna:



Infine, a pilotare tutto l’impianto ci sono un amplificatore Yamaha V4600 e un MacMini Intel (con su Windows XP e il pack CCCP, comandato da telecomando RF):





Come si può vedere abbiamo cercato di ridurre al minimo l’ingombro dei cavi. Normalmente il mobiletto è accostato al muro, l’abbiamo tirato avanti solo per la foto (e naturalmente si è subito inserito un gatto curioso... ^_^)
Aggiungo che come cavi di potenza per le casse, sia per la parte fissa a muro sia per quella di raccordo all’ampli, abbiamo scelto un sofisticatissimo cavo unipolare da elettricista da 2,5mm^2 (ci avrei messo anche quello da 4 ma non ci entrava nel polistirolo, così invece è a filo) da 16 euro ogni matassa da 100 metri (e una l’ho finita, tant’è che come potete vedere per gli ultimi patch ho usato un avanzo di cavo terra giallo-verde, ovviamente sempre da 2,5 ^_^; ). Per la curiosità, la resistenza misurata su questo cavo è di circa 7,5 milliohm/metro. Contando che le casse più lontane hanno richiesto circa 12 metri di cavo (sola andata, più altrettanti per il ritorno), parliamo di una resistenza di circa 0,18 ohm. Non male, tutto sommato ^_^.

Per il momento questo è tutto... in un futuro più o meno prossimo conto di aggiungere una tastiera wireless in sostituzione di quella attuale, che uso in situazioni di necessità, e naturalmente un bel subwoofer ancora da decidere (se prima non me lo autocostruisco ^_^).
Tanti saluti e buona visione a tutti!