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Discussione: Ingresso ottico o coassiale???
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25-09-2005, 13:24 #1
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Ingresso ottico o coassiale???
Ciao a tutti,sto x acquistare un sinto ampli Marantz SR 8500,vorrei chiedere se è meglio usare come ingresso audio da un dvd uno ottico o uno coassiale,quali pregi e quali svantaggi sia x uno che x l'altro,naturalmente a pari costo dei cavi.....grazie!!
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25-09-2005, 20:05 #2
ciao Zigogol,
vai tranquillo in entrambi i casi... l'uso della connessione ottica e' piu' indicata se hai bisogno di un cavo lungo per coprire la distanza tra sorgente e ampli, in questo modo ti metti al riparo da eentuali interferenze che potresti trovare sul percorso.
Per tratte brevi ti conviene, economicamente parlando, andare sul coassiale.
Ciao
AngeloVideoproiettori: Marquee 8500AC + Marquee 9501LC (con schede Moome) Sintoampli: Pioneer VSX-AX5Ai-s Lettore 4K: l'ho venduto Lettore Blu-Ray: Oppo BDP-83 SE region/zone free Streamer: Apple TV 4k (2021) Lettori DVD: Pioneer DV-868AVi Sony DVP-S7700 Processore video: DVDO VP50 Frontali: Dipolo 3 vie 5 driver Centrale: Ciare V05 Surround: Ciare H03
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25-09-2005, 21:45 #3
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Grazie Angelone..........
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26-09-2005, 12:41 #4
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Non è solo un fatto economico, ma fino all'ordine dei 20 metri è sempre conveniente la connessione elettrica.
Il tutto ha senso nel caso in cui abbiamo a che fare con elettriniche di un certo lvello...
Ciao
Rino
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30-09-2005, 18:31 #5
Io ho fatto delle prove e se posso dire di aver trovato differenze posso dire che mi sembra un pò più freddino il digitale e più corposo l'elettrico. Però entriamo nel campo dei gusti e delle sensazioni... "senti cose che gli altri non sentono?"
Sony 52Z4500 - NEC 42XR3 - Denon 3805 - Denon 1910 - DVDO iscan+ - Humax 4100 - MySkyHD - XDome HD1000 - Casse KEF Q series 5.1 - HTPC homemade - XBox360 - PS3
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01-10-2005, 15:33 #6
Insomma come vedi ci sono pareri discordanti! Personalmente credo che per brevi distanze la cosa sia equivalente, per distanze più lunghe, soprattutto se il cavo non passa attraverso canaline elettriche con possibilità di interferenze, un cavo coassiale, seppur più facilmente interferibile sarà certamente più economico e quindi da preferire.
Sono tornato bambino.
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01-10-2005, 15:51 #7
Scusate il piccolo OT (forse neanche tanto OT) ma soprattutto la mia ignoranza.
Per ottenere il Dolby 5.1 dal Dvd all'ampli, basta la connessione ottica o bisogna collegare anche le 6 RCA?
Oppure sono da collegare entrambe?
Ciao
RobertoVpr: Panny AT6000 - BD: Sony BDP-S550 - Dvd: Denon 2910 - Media Player: Dune HD Max - Lettore CD: Marantz CD 6005 -
Ampli: Yamaha Dsp A1 - Diffusori: Sonus Faber - Posteriori: Chario Piccolo Sat - Sub: REL Q150E
"Guerra non fa nessuno grande" - Yoda, TESB
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01-10-2005, 16:03 #8corobi ha scritto:
Scusate il piccolo OT (forse neanche tanto OT) ma soprattutto la mia ignoranza.
Per ottenere il Dolby 5.1 dal Dvd all'ampli, basta la connessione ottica o bisogna collegare anche le 6 RCA?
Oppure sono da collegare entrambe?
Ciao
Roberto
Se colleghi i 6 canali in analogico la decodifica del segnale sarà fatta direttamente dal lettore e l'ampli prenderà il segnale così com'è e lo amplificherà per inviarlo ai diffusori.Sono tornato bambino.
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01-10-2005, 17:58 #9
Oltre alle cose esatte di Nemo aggiungo che per i dvd audio o i SACD serve la connessione analogica canale per canale. Non su tutti i modelli però su parecchi.
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02-10-2005, 08:35 #10
pensavo che il segnale elettrico del coassiale fosse sempre migliore perchè non hai una trasformazione cosa che invece avviene per l'ottico, da luce ad elettrico....o sbaglio?
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02-10-2005, 11:25 #11
In numerosi altri 3D avevo parlato di questo argomento.
E' vero che c'è una conversione, ma è, per così dire, "elementare".
Il segnale in uscita dai vari circuiti è, naturalmente, elettrico; quando viene implementata anche l'uscita ottica basta inserire, praticamente in parallelo a questa, il led emettitore rosso, in pratica è come se si collegasse una lampadina al cavo di corrente.
Nel ricevitore il led ricevente, che si comporta esattamente come una fotocellula, trasforma il segnale luminoso in corrispondente segnale ellettrico, che confluisce assieme a quello coassiale e va ai circuiti di ingresso, che si preoccupano di rimetterlo in forma ed utilizzarlo.
Ovviamente esiste qualche resistenza e altri simili componenti, ma ridotti al minimo indispensabile per far funzionare al meglio il tutto.
Non esistono quindi circuiti appositamente adibiti al trattamento specifico e separato dei due segnali, ma solo un adattamento di livello dei segnali stessi.
Se poi qualche costruttore abbia avuto la pensata di fare due linee indipendenti con trattamenti diversi lo ignoro, ma ne dubito fortemente, non ne esisterebbe la necessità e il tutto sarebbe un costo aggiuntivo assolutamente privo di giustificazioni.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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21-11-2005, 22:17 #12
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ma quanto costerà un ottico ed un coassiale? Ce ne sono di tute le misure? Ma quello coassiale non me lo posso costruire io? non servono due RCA ed un cavetto schermato da 75 ohm tipo quello antenna satellitare magari quello sottile? Grazie. Lin
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21-11-2005, 22:59 #13
Certamente, se sai fare una semplice saldatura senza fondere il dielettrico del cavo, non c'è alcun problema.
Non usare un cavo schermato piccolo, meglio quello di dimensioni normali, Sat o RG59 e due buoni RCA.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).