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Risultati da 1 a 14 di 14
Discussione: equalizzazione: primi passi
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04-05-2004, 09:42 #1
equalizzazione: primi passi
Dunque ho incominicato a muovere i primi passi sull'equalizzazione.
Materiali:
1 microfono behringer ECM 8000
1 DSP Behringer 8024 (il miglior acquisto mai fatto: grazie MICHELE!!)
1 copia di sofwtare TrueRTA registrata (quella che analizza a 1/3 d'ottava)
1 scheda audio Audigy Platinum EZ PRO (insomma la più lussuosa della serie creative).
Con lenti sweep da 20hz a 200hz ho provato ad orecchio a equalizzare il sub (un vecchio Jamo SW -500 passivo che alimento dai cavi di potenza left e right con 100+100w del mio Areon AV-7) tentando di domare le risonanze più fastidiose. Il risultato è più che soddisfacente.
Poi ho tentato di fare la stessa cosa usanso con l'uscita out del Radio Shack Anlogue SPL Meter + file di calibrazione microfono (repribile qui ) + TrueRTA software + ingresso Mic della Audigy
I risultati (a mio avviso) più appaganti li ho raggiunti con la modalità ad orecchio.
Quesiti:
1) La curva mostrata da TrueRTA mostra in ogni caso un picco in salita che parte dagli 0 HZ ovvero o dB per salire -ovviamente - sino ai 80-90 Hz 90 dB per poi ridiscendere). Il tutto e' ovvio: le frequenza con le quali il sub lavora meglio vanno nel range 30-120 Hz (a mia stima). Scopo della calibrazione è riuscire a rendere totalmente piatta la zona di frequenza 40-80Hz? Poichè in tal caso sarei costretto da un lato a diminuire i dB in porzioni di frequenza (chessò 50, 63hz,80 Hz) ma dall'altro sarei costretto ad enfatizzare frequenza come i 31.5Hz i 40 Hz aumentando da bestia i decibel per porzione di frequenza in oggetto (con aumento di "rumore di fondo" per quelle frequenze in oggetto).
2) devo accettare che per frequenze come i 20 hz i decibel siano pari pressochè a zero o devo enfatizzare quelle frequenze spingendole con il behringer sino (magari) a + 16 dB?
3) Insomma per quale regione di frequenza devo mantenere la curva piatta ad ogni costo (con riduzione o enfatizzazione delle frequenze)
4) Oppure: abbasso tutte le frequenze drasticamente in modo che la curva sia quasi piatta a a partire da 31.5 HZ e poi alzo a manetta il controllo master del 8024.
Insomma qual'e' la strada da seguire????
Ultima cosa: il salone misura 525X407*260 cm qualcuno mi sa dire quali sono i nodi ed i ventri di risonanza?
Grazie
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04-05-2004, 10:53 #2
Re: equalizzazione: primi passi
Io non ho ancora equalizzato usando il software ,ma solo ad orecchio con lo sweep e i toni fissi generati dall'8024.
Per il Sub ho preferito usare(consigliato da Microfast)il DSP 1124(solo parametrico)e devo dire di aver raggiunto un buon compromesso.
Se per avere i 20Hz devi alzare l'amplificazione di questa frequenza di ben 16dB,probabilmente hai raggiunto il limite fisico del tuo Sub e quindi alzare cosi' tanto non ti servirebbe a niente,oltre che potresti avere dei problemi di clipping.
Sempre Microfast mi consigliava che è meglio attenuare che amplificare e al limite amplificare al massimo di 3-4 dB.
Inoltre per riprodurre i 20 Hz hai bisogno che la diagonale della stanza sia almeno la metà della lunghezza d'onda mi sembra di ricordare.
questo è il poco che so dalla mia piccola esperienza,aspettiamo i vari "luminari" dell'equalizzazione che ti daranno sicuramente informazioni piu' precise.
ne aprofitto
X Michele Spinolo e Microfast quando andrete avanti col famoso thread sulla guida per equalizzare ? :
http://www.avforum.it/showthread.php...equalizzazione
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04-05-2004, 18:00 #3
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in questo momento sono super-incasinato, appena trovo un attimo rispondo!
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05-05-2004, 00:14 #4
Se fai una ricerca in rete usando "room" e "calculator" trovi molti siti dedicati all'argomento in cui puoi anche usare dei calcolatori per ottenere i dati che ti interessano o scaricare degli spreadshheet.
Un esempio:
http://www.marktaw.com/recording/Aco...WaveCalcu.html
Per quanto riguarda la minima frequenza è giusto quanto detto da Mac, dove, come diagonale, è da intendersi la maggiore, cioè quella che va da un angolo del pavimento a quello opposto sul soffitto.
Va comunque detto che se un diffusore ha una frequenza limite inferiore di "X" Hz non basta amplificare le frequenze inferiori per fargliete riprodurre come se niente fosse.
Una curiosità: perchè invece di modificare il suono con equalizzatori (che per quanto ben fatti introducono alterazioni nel segnale) non tenti di intervenire sulla acustica della stanza con pannelli assorbitori e/o diffusori ?
Ciao
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05-05-2004, 06:53 #5nordata ha scritto:
Una curiosità: perchè invece di modificare il suono con equalizzatori (che per quanto ben fatti introducono alterazioni nel segnale) non tenti di intervenire sulla acustica della stanza con pannelli assorbitori e/o diffusori ?
Ciao
Cmq un certo trattamento acustico è indispensabile anche in presenza di equalizzazione.
Ciao.Ivan
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05-05-2004, 07:09 #6
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nordata ha scritto:
Una curiosità: perchè invece di modificare il suono con equalizzatori (che per quanto ben fatti introducono alterazioni nel segnale) non tenti di intervenire sulla acustica della stanza con pannelli assorbitori e/o diffusori ?
Ciao
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05-05-2004, 07:21 #7
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Re: equalizzazione: primi passi
gigone ha scritto:
1) La curva mostrata da TrueRTA mostra in ogni caso un picco in salita che parte dagli 0 HZ ovvero o dB per salire -ovviamente - sino ai 80-90 Hz 90 dB per poi ridiscendere). Il tutto e' ovvio: le frequenza con le quali il sub lavora meglio vanno nel range 30-120 Hz (a mia stima). Scopo della calibrazione è riuscire a rendere totalmente piatta la zona di frequenza 40-80Hz? Poichè in tal caso sarei costretto da un lato a diminuire i dB in porzioni di frequenza (chessò 50, 63hz,80 Hz) ma dall'altro sarei costretto ad enfatizzare frequenza come i 31.5Hz i 40 Hz aumentando da bestia i decibel per porzione di frequenza in oggetto (con aumento di "rumore di fondo" per quelle frequenze in oggetto).
Visualizzandola ad 1/3oct non si riesce a capire dove siano le risonanze esattamente: in scala lineare le individui perfettamente e smorzi con i filtri parametrici quelle che presentano un ventre nel punto di ascolto (in pratica i picchi).
Quando hai fatto questo la misura ad 1/3oct è più significativa perchè non inficiata dai picchi (anche se rimangono i buchi) delle risonanze e puoi aggiustarla con l'equalizzatore grafico cercando di renderla lineare.
Non puoi però pretendere di aumentare l'estensione del tuo diffusore, anche perchè tireresti fuori solo distorsione: misura con gate time di 100-150ms e dove la curva di risposta inizia a calare rapidamente lì smetti di correggere.
Stesso discorso vale per i "buchi": se vai a tirare su troppo, soprattutto in bassa frequenza, rischi o di danneggiare l'altoparlante o comunque di tirar fuori solo distorsione (dell'ampli e del diffusore).
gigone ha scritto:
2) devo accettare che per frequenze come i 20 hz i decibel siano pari pressochè a zero o devo enfatizzare quelle frequenze spingendole con il behringer sino (magari) a + 16 dB?
Sarebbe come pretendere di far andare una seicento ai 300km/h perchè ci hai installato sopra una centralina di una Ferrari!
gigone ha scritto:
3) Insomma per quale regione di frequenza devo mantenere la curva piatta ad ogni costo (con riduzione o enfatizzazione delle frequenze)
gigone ha scritto:
4) Oppure: abbasso tutte le frequenze drasticamente in modo che la curva sia quasi piatta a a partire da 31.5 HZ e poi alzo a manetta il controllo master del 8024.
gigone ha scritto:
Insomma qual'e' la strada da seguire????
Ultima cosa: il salone misura 525X407*260 cm qualcuno mi sa dire quali sono i nodi ed i ventri di risonanza?
Grazie
Inoltre senza la posizione del punto di ascolto dalle pareti non si possono calcolare! (cioè calcolare si, ma non puoi sapere se il punto di ascolto è in un nodo o un ventre o nel mezzo!)
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05-05-2004, 07:56 #8nordata ha scritto:
Se fai una ricerca in rete usando "room" e "calculator" trovi molti siti dedicati all'argomento in cui puoi anche usare dei calcolatori per ottenere i dati che ti interessano o scaricare degli spreadshheet.
Un esempio:
http://www.marktaw.com/recording/Aco...WaveCalcu.html
Per quanto riguarda la minima frequenza è giusto quanto detto da Mac, dove, come diagonale, è da intendersi la maggiore, cioè quella che va da un angolo del pavimento a quello opposto sul soffitto.
Va comunque detto che se un diffusore ha una frequenza limite inferiore di "X" Hz non basta amplificare le frequenze inferiori per fargliete riprodurre come se niente fosse.
Una curiosità: perchè invece di modificare il suono con equalizzatori (che per quanto ben fatti introducono alterazioni nel segnale) non tenti di intervenire sulla acustica della stanza con pannelli assorbitori e/o diffusori ?
Ciao
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05-05-2004, 11:30 #9gigone ha scritto:
Perche' ho un bel salone e non voglio rovinarlo...
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05-05-2004, 18:01 #10
Re: Re: equalizzazione: primi passi
Michele Spinolo ha scritto:
Allora il discorso "bassa frequenza" è piuttosto spinoso: io ho ottenuto buoni risultati andando a lavorare sulla curva di risposta in frequenza in scala di frequenza lineare.
Visualizzandola ad 1/3oct non si riesce a capire dove siano le risonanze esattamente: in scala lineare le individui perfettamente e smorzi con i filtri parametrici quelle che presentano un ventre nel punto di ascolto (in pratica i picchi).
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05-05-2004, 18:03 #11
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05-05-2004, 19:07 #12
Re: Re: Re: equalizzazione: primi passi
gigone ha scritto:
Con tutta la buona volontà non riesco a capire cosa tu intenda per "frequenza in scala di frequenza lineare"?
Tutto quello che ti hanno detto e' perfetto, sempre attenuare, ma grande attenzione a fare il contrario, solo piccoli ritocchi.
Pure giusto tenere conto delle effettive possibilita' del woofer del sub, inutile pretendere cose impossibili, puoi solo fare dei danni.
Per la scala lineare, Michele si riferiva alle misurazioni con ETF, dove si puo' evidenziare la risposta in freq. in scala lineare o logaritmica ( 1/3 d'ottava per esempio ), in genere piu' adatta a rappresentare la sensibilita' del nostro orecchio, ma troppo spaziata per evidenziare con precisione le strette enfatizzazioni delle risonanze dell'ambiente.
Saluti
Marco
Ps. Lo sweep ad orecchio effettivamente spesso da risultati, nella pratica, piu' rapidamente e piacevoli.
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07-05-2004, 13:51 #13
Re: Re: Re: Re: equalizzazione: primi passi
Microfast ha scritto:
Marco
Ps. Lo sweep ad orecchio effettivamente spesso da risultati, nella pratica, piu' rapidamente e piacevoli. [/I][/SIZE]
Questo consiglio vale più dell'oro e mi toglie un gran numero di grattacapi.
Mi piacerebbe approfittare della tua compentenza per riuscire a capire qualcosa di più in relazione all'utilizzo dei possibilità di equalizzazione parametrica del mio Bheringer DSP 8024
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16-05-2004, 22:35 #14
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esiste un manuale pratico di utilizzo del programma Truarte, oltre all'help del programma stesso ??
Pierino 46pierino46