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Risultati da 211 a 225 di 528
  1. #211
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    Citazione Originariamente scritto da mmanfrin Visualizza messaggio
    Io invece credo che il problema sia che di fronte alla tentazione di avere qualcosa gratis con un rischio quasi inesistente di venir beccati,
    Il punto è che anche il download non è gratis, si paga del tempo per scaricare , pc acceso, tempo per masterizzare e poi bisogna pagare il supporto ( anche se free tax ) sul quale memorizzarlo ... è un "costo - fastidio" che, per taluni, vale la pena per risparmiare 18 euro...

    Nelle bancarelle di tutte le città sono in vendita centinaia di migliaia di titoli su dvd e bd al costo di circa 3 - 5 euro... e se ne vendono a vagonate ( la pirateria è soprattutto questa )

    ora se il dvd o il Bd originale costasse solo 4-5 euro, chi si comprerebbe le patacche nelle bustine ? chi si metterebbe a perdere tempo in rete a scaricare robaccia ?
    In Italia, stanno ritornando le sigarette di contrabbando perche cominciano a RIDIVENTARE convenienti per il consumatore che, risparmiando 2 euro a pacchetto, risparmia 60 euro al mese.... figuratevi quello che fuma due pacchetti al giorno.

    Alla fine voglio dire che il MERCATO si autoregolamenta da solo.... sulla base di domanda -offerta - qualità - concorrenza - prezzo

    altro punto da valutare è anche l'atteggiamento irrazionale che spinge tantissimi a saturare la rete per scaricare materiale audio video che magari stiperà in capienti HD senza mai ascoltare.... ma questo è un altro aspetto che va fuori argomento...

  2. #212
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    Jun 2013
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    Citazione Originariamente scritto da mmanfrin Visualizza messaggio
    Questo per dire che le multe da sole potrebbero non essere sufficienti.
    E quindi ti sei risposto da solo.
    Il prossimo passo quale sarebbe, la detenzione seguita nei casi più estremi dalla pena capitale?

    Ti sei chiesto quali potrebbero essere i COSTI di un'azione antipirateria di carattere restrittivo/punitivo su vasta scala?
    (perché nulla si fa gratis, immagina solo i costi delle innumerevoli cause legali con i relativi tempi biblici).

    E se tale costi sarebbero giustificati da BENEFICI reali?

    Non a caso ho chiesto all'inizio: perché combattere la pirateria?
    Non sarebbe invece il caso di prendere atto del fenomeno del download, e capire come sfruttarlo per trovare il modo di spillare soldi a chi NON vuole farlo neanche sotto tortura?
    Non è vero che quello che ruba la bibita come dici tu, lo fa perché è impunito, mentre invece sborserebbe 3-4€ se sapesse di essere scoperto.
    E' una tua idea.
    Al limite puoi dire "forse", "qualcuno", io dico "pochi" o meglio "un numero non significativo".

    Io sono convinto che alle grandi major che gestiscono il mercato dell'home video non freghi niente della pirateria.
    Si lamentano ma in realtà hanno già i soldi che gli escono dalle orecchie.
    Anche perché i film più piratati sono quelli che hanno già fatto sfracelli al botteghino, nelle TV a pagamento e anche in home video.
    Voglio vedere chi in Italia si mette a piratare i film iraniani o rumeni, pure se hanno vinto tutti i premi internazionali (le nazionalità non sono scelte a caso).

    La pirateria da più fastidio all'utente singolo che compra e gli rode perché vede l'altro che fa "il furbo".
    Ultima modifica di trabant; 09-12-2013 alle 17:06

  3. #213
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    Feb 2010
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    Non è vero che quello che ruba la bibita come dici tu, lo fa perché è impunito, mentre invece sborserebbe 3-4€ se sapesse di essere scoperto.
    E' una tua idea.
    Al limite puoi dire "forse", "qualcuno", io dico "pochi" o meglio "un numero non significativo".
    L'ho detto e ridetto che qui ci stiamo scambiando opinioni, nessuno ha la verità in mano, nemmeno tu.
    Ho capito che per te sono pochi, ma io rimango della mia idea che siano molti, dato che l'evidenza empirica fra le persone che conosco io punta a quella conclusione. Se poi tu sei in possesso di prove per farmi cambiare idea, sono pronto a ricredermi.

    Il prossimo passo quale sarebbe, la detenzione seguita nei casi più estremi dalla pena capitale?
    Un modo potrebbe essere quello di far pagare una tassa a consumo per le connessioni: invece di pagare un fisso mensile, paghi in base a quanto trasferisci. Questo risolve anche il problema di coloro che si scaricano "l'ISO Blu-ray dell'ultima distribuzione Linux" (ho sentito anche questa come giustificazione per nascondere che si stava scaricando un fim).

    Non capisco proprio l'ultima considerazione: il fatto che i content owner siano stra-ricchi non cambia il fatto chce chi scarica commette un illecito. Secondo te perché le lobby dei contenuti si stanno svenando per far passare leggi ancora più restrittive se alle aziende non importasse della pirateria?

  4. #214
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    Feb 2010
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    Citazione Originariamente scritto da srnapoli Visualizza messaggio
    Il punto è che anche il download non è gratis, si paga del tempo per scaricare , pc acceso, tempo per masterizzare e poi bisogna pagare il supporto ( anche se free tax ) sul quale memorizzarlo ... è un "costo - fastidio" che, per taluni, vale la pena per risparmiare 18 euro...
    Un sacco di gente scarica e non masterizza ma butta tutto dentro HDD esterni. Quando con 87€ puoi comprarti un disco da 3TB, il costo di memorizzazione diventa marginale. Anche scaricassero sempre ISO da 50GB, ce ne possono infilare 60 portando il costo a circa 1,5€ per film. mentre se si scaricano re-encoding da 4-5GB ce ne infilano 10 volte tanto per un costo a film di un decimo.
    Ultima modifica di mmanfrin; 09-12-2013 alle 17:35

  5. #215
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    L'abbonamento internet è un costo che si sopporta (da noi a costi folli, tanto per cambiare) perchè con quello tu puoi fare tutto, magari la sorella fa la ricerca per la scuola, il padre si legge biografie dei cantanti della sua epoca, il fratello invece scarica film e musica, alla fine secondo voi chi è davvero preso in giro? quello che con 30/35 euro al mese può scaricarsi anche 2 film al giorno o quello che spende 3 o 5 euro per noleggiare in streaming un film a qualità spacciata per HD?
    Contro il gratis non può esserci concorrenza perchè nulla sarà mai più conveniente del gratis (se facciamo i calcoli col solo prezzo dell'abbonamento mensile ci escono una manciata di noleggi streaming di dubbia qualità, e non di certo scaricamenti di mkv da tot GB con qualità a volte pari al Blu Ray o comunque sempre superiore ai noleggi streaming).
    Non è sempre detto che chi scarica non bada alla qualità, magari lo scarica in versione infima per vederlo subito (perchè col ciufolo che va a spendere 8,70 per il cinema, quì anche io non li spendo e preferisco attendere direttamente il Blu Ray) e poi se lo riscarica in versione migliore diciamo, ho conosciuto gente che aveva scaffali di Hard Disk pieni zeppi di film e musica, catalogati tutti per genere, di cosa stiamo parlando quindi? non facciamo di tutta l'erba un fascio, io ho sempre preferito il supporto fisico originale, lo streaming l'ho provato ma non fa per me, voglio toccare con mano le cose, non avere in qualche cloud virtuale un file di pochi GB pagato magari 20 euro (visto di persona in alcuni store di film online).
    Ultima modifica di Bane; 09-12-2013 alle 17:37
    VPR UHD: Optoma UHD65 - Schermo: Screen Line dimensione 334x188cm formato 16:9 cornice vellutata Fashion.
    Lettori Blu-Ray UHD: 2 Sony UBP-X800 + Sony UBP-X700 - Ampli 7.2: Onkyo TX-NR646 - Diffusori: Klipsch RF82 MKII (front & surr) + RC64 MKII - Subwoofer: 2 Velodyne Impact 12
    TV OLED UHD: Sony Bravia KD65A1 - TV EDGE LED UHD: Sony Bravia KD65XE9305

  6. #216
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    Si vuole combattare la pirateria cercando di mettere sotto torchio l'utente finale, quello che si scarica il film da internet,ma gli spacciatori e i distributori di questa roba ? Siamo alle solite,loro cambiano paese,cambiano nome e riprendono col loro business; è quello che si deve colpire se proprio si vuole fare qualcosa... dietro ai vari siti e programmi che ci sono in giro c'è gente che ci guadagna.

  7. #217
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    Nov 2005
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    MA allora cosa concludete ?

    edit
    in sintesi e in poche parole qual'è il vero problema e come si puo risolvere ?
    Ultima modifica di srnapoli; 09-12-2013 alle 18:14

  8. #218
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    Jul 2005
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    Citazione Originariamente scritto da srnapoli Visualizza messaggio
    ...se un bd costasse 5 o 6 euro appena uscito e poi, dopo qualche mese, costasse 1 o 2 euro...
    Sarebbero sempre soldi da tirare fuori: 10 bd costerebbero da 50 a 60 euro mentre lo scarico, a parte la adsl flat che costa di suo a prescindere, e il consumo elettrico risibile sarebbe sempre GRATIS! neanche un problema di spazio, si vede e si cancella per far spazio al prossimo scarico
    Forse a 1 o 2 euro qualcuno comprerebbe ma poi ci sarebbe il problema dello spazio: 100 film stanno in un hard disk, 100 BD occupano molto spazio.

    p.s.
    se costassero 1 o 2 euro io dovrei cominciare veramente a far uscire i mobili per far spazio ai BD


    EDIT:
    azz...nel tempo di scrivere il mio messaggio avete già detto tutto...
    Ultima modifica di gnakkiti; 09-12-2013 alle 19:31
    Home cinema gnotul in rinnovamento myDVD&BDcollection- i miei bluray ...aggiornata oggi

  9. #219
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    Citazione Originariamente scritto da srnapoli Visualizza messaggio
    Nelle bancarelle di tutte le città sono in vendita centinaia di migliaia di titoli su dvd e bd al costo di circa 3 - 5 euro... e se ne vendono a vagonate ( la pirateria è soprattutto questa ) ..........[CUT]
    Mai vista una dalle mie parti, neanche ai tempi delle VHS .................

  10. #220
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    Jun 2013
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    @mmanfrin

    L'idea di far pagare a consumo scusami ma è proprio campata in aria, in un settore come quello delle tlc dove si cerca di allargare il più possibile il bocchettone e stimolare al massimo il fabbisogno di banda, tu vuoi tornare a criteri restrittivi peraltro di impossibile applicazione.
    Come faresti a sapere se uno sta scaricando 50GB "buoni" o illegali? A meno di complicati sistemi di filtri, finiresti per tarpare le ali a tutti.

    Queste considerazioni ed idee di carattere "poliziottesco" sono sempre il frutto di una mentalità vecchia, che si è dimostrata inadeguata, ed ha portato a questa situazione, a causa della miope avidità di chi detiene il mercato, che finisce per danneggiare l'utente finale a tutti i livelli.


    A questo punto vorrei lanciare delle idee che secondo me potrebbero servire ad inquadrare meglio la questione e smuovere le acque.

    Innanzitutto bisogna prendere atto che:

    1. il download non autorizzato è reso possibile dalla tecnologia e non richiede ingenti risorse
    2. il confine tra legale e non legale non è stato ancora demarcato in modo univoco dalle regolamentazioni
    3. i costi ed i tempi per mettere in atto azioni restrittive di massa non è detto che siano compensati dai benefici
    4. il mercato è fatto da utenti dalle tipologie, esigenze, possibilità economiche e comportamenti di acquisto più vari


    La mentalità poliziottesca prende in considerazione i punti 1, 2, e 3.

    Per me invece bisogna partire proprio dal punto 4.

    Senza mettersi a fare segmentazioni che lascerei a chi lo fa per mestiere, bastano delle considerazioni di buon senso.

    a) Esiste una fascia di utenza diciamo alta, alla quale bisogna dare un prodotto al top, perché è disposta a pagare un prezzo premium.
    E se glie lo dai, i soldi escono.
    E qui la casa distributrice non se può uscire con un fetentissimo DVD come in itaGlia puntualmente accade.
    Visto che tanto mi ripeto sempre, faccio il caso del film Una Separazione, che ha vinto Orso d'Oro, Golden Globe e Oscar miglior film straniero, più una caterva di altri premi.
    In itaGlia ha avuto una distribuzione misera, ha fatto 70.000 spettatori: in Francia 700.000, e non è che i francesi siano 10 volte gli italiani eh ... E sempre in itaGlia, hanno fatto uscire un fetentissimo DVD, prezzato a quasi 14€, mentre all'estero un signor publisher ha messo in circolazione un eccellente BD che si trova a poco più di 10€.

    Questo vuol dire perdere una fetta di appassionati che sarebbe assolutamente propensa a pagare un prezzo premium, a fronte però di un prodotto ineccepibile e perfettamente curato sia nella realizzazione che nei contenuti, come ad esempio confezione speciale, libretto, extra, tutti quei qualcosa che diano anche un carattere di esclusività al possesso dell'opera.

    b) al di sotto della fascia top ne abbiamo una diciamo che bada più al sodo, che è propensa all'acquisto del BD ma con una maggiore attenzione al budget. Qui ferma restando la qualità tecnica che deve essere dello stesso livello, perché è comunque la molla che spinge ad acquistare un prodotto in alta definizione, si può risparmiare sul packaging, magari mettere gli extra come optional acquistabili online, attuare sistemi di fidelizzazione come buoni da accumulare per successivi acquisti, insomma tutti quei sistemi ben noti a chi si occupa di marketing.

    c) ancora più giù possiamo pensare ad una fascia che per vari motivi non è interessata al possesso del supporto fisico, ma lo è al contenuto, e che per motivi economici non è in grado / disponibile a pagare un prezzo paragonabile alla fascia b) ne tantomeno a).
    In questa fascia peraltro potrebbero rientrare grandi consumatori, che proprio perché molto appassionati si troverebbero a sostenere spese esorbitanti. Oppure residenti in centri dove non è facile trovare sale che trasmettano film diversi dal solito cinepanettone o dei trasformers.
    Per questi è facile ipotizzare una distribuzione online magari in standard definition, con un focus ad esempio sull'ampiezza del catalogo che deve consentire l'accesso a cinematografie anche di nicchia. Anche qui ovviamente sistemi di fidelizzazione, sconti, punti, omaggi su altri prodotti etc.

    Teniamo presente che le fasce non hanno confini netti, un utente potrebbe apppartenere a tutte e tre le fasce a seconda del prodotto.


    Ora immaginiamo che un ipotetico publisher, senza guardare in faccia nessuno, metta sul mercato il solo prodotto A, o peggio ancora il solo prodotto C.
    Si perderebbe i guadagni delle altre due fasce di utenti, scatenando irritazione e malcontento.
    Che poi alla fine tanto ipotetico non è, perché quello che sistematicamente accade quando propinano a tutti in maniera indifferenziata il solito fetentissimo DVD

    E questo perché la mentalità del publisher soprattutto italico è quella della rendita di posizione, "io ho i diritti, questa è la minestra, mangiare o saltare" ovvero per dirla alla Benigni/Troisi "chi siete? cosa portate? si ma quanti siete? un fiorino!"


    Per finire, il punto che sembra più scottante, cioè fascia che possiamo chiamare

    d) quella dei piratoni imperterriti, dei furbetti, quelli che "rubano" sapendo di essere impuniti, come qualcuno ha detto.

    Come si potrebbe convincerli a cambiare atteggiamento, ovvero a spendere per i prodotti che sono abituati ad avere gratis?

    Uno dei principi fondamentali della vendita, afferma che costa molto di più acquisire un nuovo cliente, piuttosto che incrementare gli affari su quelli che già si hanno.

    Sono state fatte delle proposte:
    "si potrebbero abbassare i prezzi" : certo, ma questo è un costo, perché i prezzi si abbassano per tutti, ne vale la pena?
    "si devono colpire i colpevoli" : certo, ma sempre un costo è, valli a scovare e a fargli causa, e il beneficio?
    "si devono far pagare di più le connessioni, oppure porre limiti, etc." : quindi abbiamo un costo che andrebbe a colpire anche chi non è nemmeno interessato all'home video.

    Io vedo le cose da un altro punto di vista:

    Si deve fare in modo che gli utenti delle fasce A, B e C siano perfettamente soddisfatti del prodotto che hanno e del relativo prezzo, in modo che restino utenti paganti e non siano tentati da derive di altro tipo.


    In questo modo ci si assicura che quelli disposti a spendere, lo facciano davvero ed in misura sempre maggiore, e che magari con particolari offerte si riescano ad attirare i più riottosi.
    Cosa che, anche se non accade al 100%, è da considerare fisiologica e comunque non danneggia nessuna delle 3 fasce paganti.

    Anche perché io sfido chiunque a trovarmi il piratone imperterrito che ha gli HD pieni dei film di fasto e furioso , tor e airommen, che si guarda sul 90 pollici con l'impianto trisurraund, e che scarica "Una separazione" mandando fallito il povero distributore del capolavoro iraniano. Ma quando mai ...


    La conclusione è: che pensassero prima a risolvere i problemi degli utenti paganti, a dare un prodotto valido per qualità e catalogo, indirizzato a risolvere le esigenze degli utenti.
    Certo, questo comporta LAVORO, LAVORO, LAVORO, sarebbe bello raccogliere senza sforzo le pere che crescono spontaneamente sugli alberi, anzi meglio ancora aspettare che cadano direttamente in bocca.


    Ci danno dei prodotti che fanno schifo, come chi bazzica questo forum sa benissimo, e il problema sarebbero quattro piratoni del cavolo ... ma andassero a da via ** *** ...
    Ultima modifica di trabant; 09-12-2013 alle 22:42

  11. #221
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    @trabant
    Lo stato delle cose attualmente è il seguente (ho preso il pirmo link segnalato da Google relativamente alla notizia):
    Netflix, YouTube Make Up More Than Half Of ‘Downstream’ Internet Traffic In North America
    Pare quindi che il mercato del downloading/streaming legale non solo non sia un fenomeno da ignorare o denigrare (la tua proposta al punto c) relega tali servizi a film in qualità SD, per quelli che non hanno molto interesse a spendere soldi per una release o per coloro che hanno gusti più da cinepanettone), ma che anzi sia una delle armi più efficaci contro la pirateria.

    Come per tutte le cose, e similmente alla tua proposta, esistono servizi di classe a) (per chi di soldi ne ha davvero tanti lo store online di Kaleidescape sarà sicuramente familiare), servizi di classe b) (attualmente ci infilo la maggio parte dei servizi on-line, da VUDU ad iTunes a Netflix a Hulu) e servizi di classe c). Come in tutti i mercati ci sono produttori che non servono tutti i segmenti ma solo uno (che sia il mercato del lusso o all'opposto la distribuzione stile discount). Non vedo perché non possano esistere produttori di film su supporti ottici o online che fanno lo stesso.

    Infine, credi davvero che offrire il blu-ray stato dell'arte del film che in Italia ha fatto solo 70000 presenze al botteghino sia una mossa che ha benefici per il content owner? Quanto credi possa costare produrre un oggetto del genere, a che prezzo lo metteresti in vendita, quanta gente credi che lo comprerebbe? Mi suona molto come wishful thinking...

    PS: in qualunque mercato si cerca sempre di avere nuovi consumatori, se non altro per contrastare le inevitabili perdite di clientela dovute ai classici fattori: morte, malattia, trasferimenti, cambio di gusti, cambio nella situazione economica, etc etc.
    Ultima modifica di mmanfrin; 09-12-2013 alle 23:53

  12. #222
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    Come puoi leggere io non ho relegato l'offerta c) alla SD, ho scritto "magari" intendendo con questo un modo per abbassare i costi anche e soprattutto per poter offrire un catalogo il più vasto possibile senza doversi per forza limitare a quei titoli riversati in HD.
    E non a caso io considero questo tipo di servizi come un metodo efficace di lotta alla pirateria, che io non chiamerei nemmeno così, preferirei parlare di offerta che soddisfa un determinato segmento di clientela.

    Venendo al discorso della pubblicazione di un BD di nicchia, finché si resta nel campo delle logiche old-style non ne usciamo.

    Perché invece nel settore home video non si è mai parlato di crowfunding per la realizzazione di un progetto, in una logica tipo kickstarter così come ormai si sta sempre più diffondendo nel campo dei videogame?
    Sempre per il solito discorso della rendita di posizione.

  13. #223
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    Perché invece nel settore home video non si è mai parlato di crowfunding per la realizzazione di un progetto, in una logica tipo kickstarter così come ormai si sta sempre più diffondendo nel campo dei videogame?
    Sempre per il solito discorso della rendita di posizione.
    http://crowdfundingwebsites.blogspot...ing-sites.html
    http://www.indiewire.com/article/ind...for-filmmakers
    Ultima modifica di mmanfrin; 10-12-2013 alle 00:03

  14. #224
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    Citazione Originariamente scritto da trabant Visualizza messaggio
    Come puoi leggere io non ho relegato l'offerta c) alla SD, ho scritto "magari" intendendo con questo un modo per abbassare i costi anche e soprattutto per poter offrire un catalogo il più vasto possibile senza doversi per forza limitare a quei titoli riversati in HD.
    È esattamente quello che fanno con i dischi ottici. Ci sono release fatto coi controfiocchi perché sanno che hanno ottime probabilità di recuperare i costi di produzione e farci dei bei soldi, ci sono release fatte meno bene perché sanno che hanno meno probabilità di farci dei bei soldi, e in certi casi non fanno nemmeno i Blu-ray ma solo i DVD perché non credono che ci guadagnerebbero a sufficienza.

    PS: relativamente al precedente intervento, una volta fatto un blu-ray coi controfiocchi, cosa frenerebbe gli altri acquirenti dal copiare quel disco invece che di dover sborsare dei bei soldi per acquistare la loro versione "ridotta"? Questi sono i motivi alla base di tutte le tecnologie anticopia che le aziende mettono in campo, non ultima CINAVIA.
    Ultima modifica di mmanfrin; 10-12-2013 alle 00:12

  15. #225
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    Citazione Originariamente scritto da trabant Visualizza messaggio
    @mmanfrin

    L'idea di far pagare a consumo scusami ma è proprio campata in aria, in un settore come quello delle tlc dove si cerca di allargare il più possibile il bocchettone e stimolare al massimo il fabbisogno di banda, tu vuoi tornare a criteri restrittivi peraltro di impossibile applicazione.
    Come faresti a sapere se uno sta scaricando 50GB &qu..........[CUT]
    quoto il tuo messaggio parola per parola.. al giorno d'oggi non è semplicemente possibile bloccare la pirateria.. intesa come pirateria dell'utente finale, dove un singolo utente si scarica un file per visione "personale", non certo la pirateria che genera lucro per le associazioni criminali.... dove invece è necessario intervenire in modo consono...

    fermare la pirateria del singolo utente è una spesa enorme, prevede controlli, processi e quant'altro con una spesa che ritengo personalmente essere assai superiore al mancato guadagno (anche in questo caso tutto da verificare, molta gente non comprerebbe mai alcuni film che scarica.... )

    L'unico modo sensato è cercare di allargare il più possibile la fetta di consumatori "buoni".. spostare gli utenti non completamente dediti alla pirateria con un discorso di costi aggressivo.. molti "pirati" pagano oltre all'adsl (che cmq ha un uso più ampio del semplice download selvaggio) e le varie spese anche un canone mensile sui siti di host... spendendo tranquillamente dai 10 ai 15€ al mese (a volte anche di più)... ma è chiaro che l'idea di un abbonamento "flat" (paghi e scarichi quello che vuoi), anche a 30€ al mese è impensabile per qualunque distributore.. per cui chi si "accontenta" e non è molto pratico ha dei sistemi p2p gratuiti per scaricare, chi cerca la qualità paga un piccolo abbonamento mensile (15€ è il costo di un br scontato...con 10€ non vai neanche al cinema se prenoti uno spettacolo 3d...) e può avere ogni tipo di contenuto, a volte addirittura film in hd muxati con audio dvd perchè ancora nn usciti in Italia....

    Per cui come fermare la pirateria? non si può... si può solo tentare (come fanno i vari netflix ecc) di cavalcare l'onda.....
    Tv Lcd: LG OLED 55B8 - Blu-ray Player: HTPC - Ampli: Anthem Mrx 310 - Frontali: Paradigm Studio 60 - Centrale: Paradigm Studio CC690 - Surround: Klipsch RS 41 - Subwoofer: SVS SB1000


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