
- click per ingrandire -
Samsung ha annunciato lo sviluppo di QLED blu dalle prestazioni di riferimento, compiendo un ulteriore passo in avanti verso i display QDEL. Il termine QLED è quello utilizzato per i TV/monitor LCD con filtro QDCC (Quantum Dot Color Converter), posto tra i LED e la matrice a cristalli liquidi, ma in questo caso si riferisce ai display composti da pixel Quantum Dot auto-illuminanti. Di questi esistono attualmente solo dei prototipi e secondo Nanosys, holding all'avanguardia in questa tecnologia, passeranno almeno tre anni prima che arrivino sul mercato. SAIT (Samsung Advanced Institute of Technology), la divisione ricerca e sviluppo di Samsung, dichiara risultati da leader di settore nei QLED blu, il più difficile da implementare dei tre colori primari.

- click per ingrandire -
SAIT ha raggiunto un'efficienza luminosa del 20,2%, 88.900 NIT di luminosità massima e un durata di 16.000 ore (misurata a metà luminosità per una luminanza di 100 NIT). In altri termini, i QLED blu possono funzionare per 16.000 ore prima che la luminosità si dimezzi fino a 50 NIT. Saranno necessari sicuramente ulteriori progressi, ma queste sono attualmente le prestazioni di riferimento per i QLED privi di cadmio, la cui tossicità ha indirizzato la ricerca verso dispositivi "cadmium free" o in cui è presente in piccolissime quantità.
I risultati sono stati pubblicati su Nature del 14 ottobre 2020 con il titolo Efficient and stable blue quantum dot light-emitting diode. I primi display Quantum Dot auto-illuminanti saranno comunque i QD-OLED, che impiegano Quantum Dot rossi/verdi applicati su uno strato di OLED blu, al centro tra l'altro di una controversia interna tra Samsung VD e Samsung Display.
Fonte: Flatpanels HD
|