
Dall'emittente di Stato giapponese Nihon Hoso Kyokai, arriva una soluzione innovativa che
promette di risolvere il problema del decadimento delle componenti organiche negli OLED, da sempre
considerato uno dei più grandi limiti della tecnologia. E', infatti, noto che l'esposizione all'aria
causa col tempo un abbattimento della luminosità dei pixel che, in caso di
assemblaggi non perfetti degli strati protettivi del pannello, possono condurre
a un deterioramento dei componenti organici con una riduzione del 50% della
luminosità che, nei casi più estremi, avviene in soli 100 giorni (da qui gli
enormi scarti produttivi evidenziati dai maggiori produttori mondiali per i
pannelli OLED TV di più ampie dimensioni - vedi news). E' qui che entra in gioco l'innovazione apportata da NHK: invece di prevedere una struttura formata dai substrati di catodo, materiali organici nel
mezzo e anodo composto da materiale ITO (Indium Tin Oxide, ovvero ossido di indio-stagno), si è scelto di invertire la posizione di anodo e catodo (che quindi è composto di ITO, in questo caso), aggiungendo, inoltre, uno strato protettivo ulteriore sopra il catodo (è riportato in rosso nell'immagine in apertura). Il nome attribuito alla tecnologia è
iOLED, dove la lettera "i" sta per "inverted", data l'inversione nelle posizioni di anodo e catodo. In questo
modo, è possibile superare la necessità di "sigillare" i pannelli e viene
scongiurata l'eventualità di una notevole perdita di luminosità in caso di esposizione
all'aria. Che sia la chiave di volta per una produzione di pannelli OLED TV
finalmente efficiente? Ce lo auguriamo vivamente! Per maggiori informazioni: documentazione
tecnica (in giapponese)
Fonte: NHK |