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LG inaugura la nuova fabbrica OLED cinese
Riccardo Riondino - 30/08/2019, 10:04
“Con una capacità iniziale di 60.000 substrati al mese, il nuovo impianto 8,5G di Guangzhou consentirà a LG di vendere nell'anno in corso 3,8 milioni di televisori OLED, riducendo inoltre il costo di produzione e aggirando probabilmente le recenti restrizioni all'export introdotte dal Giappone”


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LG Display comunica l'avvio della produzione nel nuovo impianto per televisori OLED di Guangzhou, la cui capacità iniziale di 60.000 substrati al mese aumenterà fino a 90.000 nel 2021. La prima fabbrica cinese di LG è il risultato di un investimento di circa 4,2B US $. La proprietà è suddivisa tra GDD (Guangzhou Development District) e LG Display, che detengono rispettivamente quote del 30% e del 70%. La costruzione fu annunciata nel 2017, ma l'approvazione da parte dei governi cinese e sudcoreano è arrivata solo nel luglio del 2018. Si tratta di un impianto di generazione 8,5 (substrati da 2200mm x 2500mm) come le linee coreane M1/M2 di Paju, ma dove verrà applicata per la prima volta la tecnica MMG, che consentirà di ridurre i costi di produzione anche dei tagli più grandi.

 
LG stima di produrre nel 2022 più di 10 milioni di TV OLED all'anno, grazie alle fabbriche 8,5G di Guangzhou e Paju in Corea (70.000 substrati/mese) e quella 10,5G di Paju ancora in costruzione. IHS prevede che LG venderà 5,5 milioni di TV OLED nel 2020, dopo i 3,8 milioni del 2019, salendo fino a 7,1 milioni nel 2021. LGD spera che la nuova fabbrica cinese consentirà di abbassare i costi di produzione, per effetto dei sussidi statali e dei salari più bassi. Display Supply Consultants Chain (DSCC) stima che i costi di ammortamento di LGD si ridurranno del 65%, mentre un ulteriore e inaspettato vantaggio potrebbe essere quello di aggirare le restrizioni sulle esportazioni di materie prime imposte dal Giappone alla Corea del Sud.

Fonte: OLED-Info