La notizia pubblicata su AV Magazine lo scorso
lunedì, sull'annuncio di Canon che di fatto posticipa sine die il
lancio dei primi display e TV con tecnologia SED, non ha sorpreso più di tanto
né gli analisti e gli addetti ai lavori, né il pubblico di appassionati.
Secondo alcune informazioni riservate e non confermate, pubblicate qualche
giorno fa da alcuni siti web, alcuni ingegneri Toshiba sarebbero migrati verso
Canon per evitare ulteriori discussioni legali con Nano-Proprietary per il
rispetto degli accordi di licenza.
Con l'ultimo annuncio di Canon sembra quindi cadere anche la più flebile
speranza di vedere qualche display con tecnologia SED. Il problema principale
dei SED non è infatti di tipo legale ma di tipo economico: i troppi
investimenti necessari per la produzione e il crollo dei prezzi di LCD e plasma
sono più grandi.
Inoltre, il notevole rapporto di contrasto del SED inizia ad essere
avvicinato sia dagli ultimi plasma Pioneer appena presentati, sia dai nuovi LCD
con retroilluminazione LED a zone e con intensità variabile, senza scomodare
altre tecnologie come quella OLED che inizia a mostrare i muscoli in più di una
fiera di settore.
La novità è che la tecnologia SED potrebbe di fatto rientrare di nuovo in
gioco grazie ad alcuni investimenti che Toshiba avrebbe acceso nei confronti
dello sviluppo dei display FED (Field Emission Display) che di fatto è la
tecnologia "madre" da cui parte quella SED e che potrebbe avere forse
più successo dal punto di vista economico.
Nel prossimo futuro, contiamo di avere più informazioni dal prossimo
Projection Summit organizzato come ogni anno da Insight Media in occasione dell'InfoComm
International che si terrà a Los Angeles nella seconda metà di Giugno e a cui
la redazione di AV Magazine sarà presente in forze.
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