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Definita anche mLED, µLED o ILED, la tecnologia MicroLED è stata ideata nel 2000 da due scienziati della Texas Tech University. Si tratta di un sistema di visualizzazione auto-emissivo, da cui derivano anche i Crystal LED di Sony. I sub-pixel sono quindi costituiti da LED di minuscole dimensioni, ordinati in triadi RGB su substrati che possono essere in vetro, plastica o metallo.
Questa caratteristica consente la realizzazione di schermi flessibili e arrotolabili al pari degli OLED. Un'altra analogia con le tecnologie visual attuali è l'utilizzo di un circuito TFT (thin film transistor) per controllare l'emissione dei singoli pixel. Come gli OLED, anche i MicroLED possono essere impiegati per l'illuminazione, sostituendo i composti organici con il nitruro di gallio (GaN), un semiconduttore che si trova anche nelle convenzionali lampade a LED.

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Uno dei brevetti relativi specifica come i diodi luminosi richiedano la sovrapposizione di un filtro passivo per generare i colori, che può essere realizzato con diversi materiali. Il potenziale dei MicroLED ha attratto l'interesse di Apple e Oculus, che hanno acquisito due delle compagnie impegnate nello sviluppo, rispettivamente LuxVue e InfiniLED.
La prima rivendica per la propria implementazione dei MicroLED una luminosità nove volte superiore ai display OLED e LCD, una dichiarazione avvenuta tuttavia prima dell'avvento dei formati HDR, che hanno portato ad un drastico incremento della luminosità nei TV più recenti.
InfiniLED dichiara invece per i propri ILED Displays (Inorganic LED Display) consumi ridotti da 20 a 40 volte, senza tuttavia specificare la tecnologia di comparazione. Nei MicroLED i filtri passivi possono inoltre essere sostituiti da nanocristalli quantici (quantum dots) per incrementare la gamma di colori riproducibili.

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Gli sforzi di Sony hanno avuto come risultato i videowall Cledis (Crystal LED Canvas) a risoluzione 8K, con copertura al 140% del range sRGB, latenza pari a 1/10 rispetto ad uno schermo LCD, picco di luminosità a 1000 nits e angoli di visione estremamente ampi. Come per i Crystal LED e i QLED, anche per i MicroLED si prevedono applicazioni consumer non prima di un periodo di sviluppo variabile da due a quattro anni.
Fonte: Flatpanels HD
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