
La testata Nikkei è, nuovamente, la fonte di un'importante indiscrezione. L'oggetto della medesima è Pioneer, che sarebbe alla ricerca di un acquirente per la propria divisione audio/video. Questo mercato, infatti, non sembra più fonte di buoni guadagni, per la compagnia giapponese. Il fatturato generato dall'intera gamma di prodotti (che include sistemi home cinema e lettori Blu-ray, ad esempio), ammonta a 108 miliardi di Yen, nel corso dell'anno fiscale 2013, pari a circa il 20% del totale. I profitti operativi, però, sono stati ben più bassi: 100 milioni di Yen. Nikkei sostiene che l'intento è di concentrarsi su prodotti con margini più elevati, come l'attrezzatura per disk jockey, e soprattutto sul segmento automotive, che è, al momento, la principale fonte di guadagni, capace di generare ben il 70% delle vendite complessive. Per il mercato dei dispositivi per auto, inoltre, è prevista un'importante crescita nei prossimi anni, motivo per cui sono molte le compagnie che vi stanno investendo somme importanti (come Apple, ad esempio).
L'acquirente più probabile, al momento, sembra essere Funai, reduce dal fallimento dell'accordo con Philips (vedi news). Le due compagnie sarebbero già in trattativa: Funai, specializzata nella realizzazione di prodotti a basso costo, otterrebbe un vantaggio dal diritto di sfruttamento del marchio Pioneer, ben conosciuto in tutto il mondo. Al momento non ci sono ipotesi sulle cifre in gioco, né sulle tempistiche dell'operazione.
Aggiornamento: Pioneer ha rilasciato un comunicato ufficiale, chiarendo la propria posizione sul punto. Vi riportiamo il comunicato integralmente: "Vi informiamo che Pioneer Corporation non ha rilasciato alcun annuncio, riguardante la vendita della divisione AV, come riportato da alcune testate. Pioneer sta attualmente considerando ogni possibile misura, per la ristrutturazione della sua divisione AV, comprese alleanze che includono la parziale cessione di azioni in alcune sussidiarie. Al momento, comunque, nessuna decisione è stata presa, e non vi sono accordi con terze parti, compresa Funai Electric Co., LTD. Non abbiamo altri commenti in merito".
Fonte: Nikkei
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