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Tidal ha abilitato lo streaming in Hi-Res nel formato FLAC, mantenendo così le promesse fatte lo scorso aprile dal CEO Jesse Dorogusker. Dopo la fase di test per gli utenti Early Access Program, ora tutti gli abbonati al piano HiFi Plus possono utilizzare i brani in FLAC, che attualmente si contano in oltre 6 milioni. Ricordiamo che, come già confermato da Tidal, i brani in formato MQA non verranno eliminati ma resteranno disponibili e andranno così ad affiancare la musica in FLAC.
L'aggiunta del formato FLAC ha portato anche ad una riorganizzazione delle diciture usate per indicare la qualità dei brani. Sparisce così la scritta "Master", sostituita da "Max", che indica il livello più alto. I livelli sono ora organizzati in questo modo:
- Max: brani lossles con frequenza di campionamento fino a 192 kHz / 24-bit in formato FLAC Hi-Res e MQA;
- High: brani lossless in formato FLAC a 44,1 kHz / 16-bit;
- Low: brani compressi in formato AAC fino a 320 kbps.

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Alcuni utenti hanno prontamente segnalato una limitazione, cioè l'impossibilità di scegliere il formato preferito. Quando un brano è disponibile alla massima qualità, Tidal lo segnala semplicemente con la dicitura Max, senza fornire alcuna indicazione. In pratica è impossibile sapere se lo streaming è in FLAC o MQA a meno di non affidarsi a soluzioni hardware o software capaci di fornire indicazioni dettagliate sul segnale. In linea di massima FLAC è comunque la scelta di base quindi se un brano è disponibile in FLAC Hi-Res, all'utente viene proposta questa versione per il livello Max.
Segnaliamo infine che i brani FLAC Hi-Res sono al momento disponibili solo per iOS, Android, web e desktop. Questo significa che l'ascolto in FLAC non è ancora attivo quando si utilizza Tidal Connect su dispositivi Sonos, anche se si tratta di una mancanza solo temporanea che verrà colmata nel corso dell'anno.
Fonte: Tidal
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