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Netflix Italia ha rimosso l'abbonamento "Base", il più economico tra quelli senza annunci pubblicitari. Il piano Base è anche l'unico con qualità HD 720p e visione su un solo dispositivo, mentre quello "Standard con pubblicità" è stato portato al 1080p con visione su due schermi dall'aprile 2023. Netflix ha annunciato l'intenzione di rimuoverlo gradualmente fin dall'estate scorsa, quindi non si può certo dire che la notizia giunga inattesa. La motivazione è con tutta probabilità il fatto che il piano "Standard con pubblicità" sta generando per Netflix maggiori profitti rispetto al piano "Base", come rivelato dalla stessa compagnia. Anche in Italia di conseguenza la scelta è ora limitata a tre piani: "Standard con pubblicità" a €5,49/mese; "Standard" a €12,99/mese (qualità 1080p e visione su due dispositivi); "Premium" a €17,99/mese, l'unico con qualità Ultra HD 4K HDR e visione su quattro dispositivi.

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Il piano "Standard con pubblicità" fra l'altro non permette il download dei contenuti e alcuni titoli sono indisponibili, a detta della compagnia per problemi di licenze. La parte di catalogo non accessibile viene indicata con accanto l'icona di un lucchetto. Se tutto ciò non bastasse, stando a un recente articolo del Wall Street Journal, sembra che il costo di Netflix sia destinato ad aumentare ancora. Nel luglio scorso, durante la relazione trimestrale agli investitori, la compagnia ha dichiarato di non avere in programma aumenti di prezzo nei "principali mercati" per "più di un anno", come effetto dello stop alla condivisione degli account.

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Tuttavia lo sciopero degli attori di Hollywood, che si sono affiancati agli sceneggiatori, l'hanno indotta a riconsiderare la sua posizione. L'articolo non ha quantificato l'entità degli aumenti, che scatterebbero una volta concluso lo sciopero degli attori. Quello degli sceneggiatori si è concluso proprio poche ore fa con la ratifica ufficiale dell'accordo tra le associazioni WGA (Writers Guild of America) e AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers). ma le agitazioni del sindacato attori proseguono ancora.
Fonte: Flatpanels HD, Punto Informatico
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