Dallo scorso 1 Aprile Rai2, Rete4 e Qoob (il canale sviluppato da Telecom Italia Media
in collaborazione con MTV Italia) sono visibili solo con l'utilizzo del Decoder
digitale terrestre sia a Cagliari che in 122 Comuni limitrofi. Dal prossimo 16 Aprile sarà la volta della Valle d'Aosta e poi toccherà
anche al Trentino, con l'obiettivo di non arrivare impreparati alla fine del
2011.
Un passo alla volta si sperimenta la capacità del sistema al fine di
rendere la transizione dall'analogico al digitale meno traumatica possibile
che riguarderà tutto il territorio. Procedure pilota simili a queste hanno e stanno tuttora riguardando l'intera
Unione Europea. In Sardegna è partita anche la sperimentazione della
trasmissione di segnale HDTV (Rete4), per ora solo in upscaling dal segnale a
definizione standard.
La TV digitale terrestre ha grandi aspirazioni, ad iniziare dal t-Governament
che si propone di offrire - attraverso l'elettrodomestico più diffuso sul territorio
- un nuovo
rapporto con la Pubblica Amministrazione, permettendo di chiedere attraverso il
telecomando certificati, interloquire con un medico, consultare una banca dati o
presentare istanze.
In più il digitale terrestre a parità di banda occupata consente di
trasmettere un numero superiore di canali rispetto al sistema di trasmissione
analogico. Inoltre, almeno sulla carta, il digitale terrestre consentirebbe una
qualità superiore, promessa da più parti sin dall'inizio della sperimentazione
del servizio. Peccato che i fatti siano molto lontani dalle promesse e la
qualità video e audio dei canali digitali è molto spesso inaccettabile.
Accanto a tante belle promesse e possibilità, c'è l'aspetto più
sconcertante: la volontà di continuare a finanziare l'acquisto di decoder
basati sull'algoritmo di compressione MPEG2 che diventeranno obsoleti in pochi
mesi. Gli algoritmi moderni, basati sull'MPEG4 (AVC, VC-1), utilizzati ad
esempio per Blu-ray Disc e HD DVD, consentirebbero un importante aumento della
qualità a parità di banda utilizzata, specialmente se utilizzati con segnali
ad alta definizione.
Tra alcuni colleghi c'è chi ipotizza già ripensamenti nel corso del 2008,
con il possibile inizio per l'Italia della sperimentazione ad ampio raggio dell'
alta definizione su digitale terrestre in formato MPEG4, approfittando degli
Europei o delle Olimpiadi, proseguendo di fatto la strada intrapresa dalla RAI
nel corso delle olimpiadi invernali di Torino, di cui vi avevamo già parlato in
questo
articolo.
A questo punto c'è solo il rischio che, una volta arrivati a ridosso dell'Analog
Switch-Off, ci si renda conto che altri sistemi di trasmissione potrebbero
essere molto più versatili e appetibili, ad iniziare dall'IPTV che continua a
sorprendere per velocità di crescita e qualità dei servizi, in attesa
dell'arrivo del WiMax che potrebbe portare IPTV e HDTV in tempi molto più brevi
del digitale terrestre su tutto il territorio italiano.
Fonte: www.key4biz.it
- www.dgtvi.it
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