La sicurezza ci dovrebbe ormai essere. The Hobbit si farà. Stiamo
parlando naturalmente della trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo
di J. R. R. Tolkien, naturale prequel de Il Signore degli Anelli che
ci introduce alle storie della Terra di Mezzo. Protagonista è Bilbo Baggins che
insieme agli Hobbit, ai nani, agli umani e agli elfi danno vita a quell'universo
affascinante descritto da Tolkien.
Tornando al film... dicevamo che la fattibilità del progetto, altalenante
negli ultimi anni, è ormai certa. Dietro la macchina da presa non ci sarà,
come da molti sperato, Peter Jackson, regista della trilogia de Il
Signore degli Anelli. Jackson è infatti troppo occupato con i suoi
progetti e non ci possono essere ulteriori slittamenti di tempo. La produzione
sarà curata dalla New Line Cinema, già alle spalle della trilogia LOTR,
che metterà a disposizione un budget finale di 300 milioni di dollari,
distribuito però su due pellicole. Infatti il romanzo sarà suddiviso in due
film, girati comunque contemporaneamente, per evitare eccessive semplificazioni
della trama.
Alle voci delle settimane scorse, che vedevano i comunque interessanti Sam
Raimi e Alfonso Cuaron in lizza per la sedia di regista, ecco
spuntare il nome di Guillermo del Toro, a quanto pare erede designato
dallo stesso Jackson. Ma a questo punto sorge spontanea una domanda:
quale progetto lascerà del Toro? Il regista messicano nelle ultime
dichiarazioni ha infatti annunciato diversi film (o idee per nuovi progetti),
come abbiamo spesso riportato su AVMagazine.
Tra gli altri: il settimo capitolo del maghetto inglese Harry Potter e i doni
della morte, un adattamento di Frankenstein (Mary Shelley), un
adattamento de Le montagne della follia (H. P. Lovecraft) e un
film su Tarzan (E. R. Burroughs). Urge un po' di ordine...
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