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Link alla notizia: https://www.avmagazine.it/news/diffu...ore_16309.html
La casa britannica presenterà nel corso del mese un nuovo prodotto che promette bassi profondi con ingombri contenuti, grazie ai due woofer contrapposti con complesso magnetico condiviso e bobine concentriche
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Sembra una cosa seria, e l'assunto di base talmente semplice che sembra strano che qualcuno non ci abbia pensato prima.
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il problema è che bisogna costruire il mobile attorno al subwoofer visto che non lo si può infilare ne dall'esterno, ne dall'interno :D
Mah! se le due bobine non si sovrappongono, come risuta dal video, a quel punto si spendeva meno a prendere due woofer separati. Se si sovrappongono, quella interna ha un raffreddamento meno efficace.
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Tante idee che sembrano brillanti poi portano ad un pantano pieno di insidie...
...sì il woofer e la cassa sono così intimamente connessi che di fatto la cassa gli sarà costruita intorno, ed è difficile immaginare che due diversi modelli di cassa possano impiegare lo stesso modello di woofer...
...resto tuttavia stupito quando si riesce ad immaginare qualcosa di realmente nuovo per dispositivi su cui sembrava che non ci fosse più nulla da inventare, tanto per fare due esempi: con le barche a vela ci si è riusciti, con le biciclette (quelle senza motore elettrico ovviamente) a parte usare nuovi materiali per il telaio, invece, finora, no.
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Citazione:
Originariamente scritto da
pace830sky
...sì il woofer e la cassa sono così intimamente connessi che di fatto la cassa gli sarà costruita intorno, ed è difficile immaginare che due diversi modelli di cassa possano impiegare lo stesso modello di woofer...
non hai capito... non lo puoi infilare dall'esterno come un normale woofer, così come non lo puoi incastrare dall'interno del cabinet. Questo deve essere una sorta di guscio fatto a metà e poi poggiato ai due woofer e a questo punto "saldato"
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probabilmente il tutto deriva dal progetto delle 'blade', dove da sempre si utilizza una coppia di woofer contrapposti.
qui hanno solo fuso insieme la massa magnetica e creato lo spazio per le bobine.
magari aggiorneranno proprio la serie blade, che però sono oggetti da oltre 25K€ :rolleyes:
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Citazione:
Originariamente scritto da
marklevi
non hai capito...
...puo darsi solo non mi sembra di aver detto qualcosa di così diverso da quello che hai scritto tu ;)
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tu stai dicendo che per il woofer X serve una cassa dimensionata Y e più o meno ci siamo. Anche se c'è sempre un po' di spazio di scelta nel volume/tipo di carico.
Io sto dicendo che per infilarlo DENTRO fisicamente, serve un mobile composto da due semiscocche che poi verranno chiuse in seguito.
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>poggio sul piano di lavoro il ripiano di base del box
>vi fisso i ripiani laterali (=quelli completamente "pieni")
>fisso la metà inferiore dei ripiani frontale e posteriore (=quelli da cui si "affacciano" i coni) e rinforzi interni "a piacere"; ciascuno dei ripiani ha già una apertura a semicerchio
>adagio il subwoofer sulle due metà dei ripiani, nelle apposite aperture
>applico la metà superiore dei ripiani, ugualmente con aperture a semicerchio, chiudendo il woofer "a ghigliottina" (+ rinforzi se previsti)
>fisso il "tetto" del box
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vabbè si anche. Io invece immaginavo le due parti, ciascuna col foro e la "saldatura" ai due lati.
Vedranno loro :D ! Ma al momento viene usato questo altoparlante?
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Il testo dell' articolo parla di prodotti "complementari" (???) con gli spazi abitativi, se in realtà intendeva "compatibili" il riferimento sarebbe a subwoofer di piccole dimensioni quindi, ammesso che le proporzioni dello schema in figura siano quelle reali, cioè che il dispositivo si sviluppi in lunghezza, penserei a diametri contenuti...
..staremo a vedere cosa proporranno, temo in ogni caso che una nuova tecnologia (specie se brevettata Kef) difficilmente entrerà in casa mia prima di una decina di anni...
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Allegati: 1
le blade sono già simili:
Allegato 28026
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Già, chissà perché pensavo ad un subwoofer... ma l'articolo dice "woofer" e non ci sono indicazioni sulle dimensioni del prodotto!
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la differenza tra woofer e subwoofer è molto più sottile di quel che si pensa, quasi invisibile spesso.
copio altri pareri letti:
Citazione:
nella mia immensa ignoranza (premetto) la trovo una complicazione "inutile" quando basterebbe usare due woofer contrapposti e coi "sederi" appoggiati a un rinforzo apposito nel cabinet, peraltro credo che fui uno dei primi a parlarne qui riportando il concetto del "push push" usato da audio physic all'epoca...vedete quanto prima (credo fosse il finire degli anni 90) ci arrivò quel brand tedesco a questo concetto di woofer contrapposti che "annullano le vibrazioni"...ora lo fanno in molti e passano per geni quando stanno solo facendo quello fatto da altri lustri fa senza che questi se le cantassero e suonassero da soli...
MI chiedo ingenuamente poi se le due bobine di diametro diverso e che scorrono in traferri diversi se non creino dissimmetrie nei parametri fra i due altoparlanti (ma magari saranno state accuratamente compensate e calibrate appositamente suppongo)
Naturalmente si. Se le due bobine devono avere la stessa Rdc e la stessa altezza (stessa escursione) una delle due avrà la sezione del filo conduttore maggiore dell'altra. La bobina interna ha filo conduttore di sezione maggiore per cui ci saranno meno spire immerse nel traferro (supponendo che i traferri abbiano stessa altezza). Il contrario succede per la bobina esterna. Si hanno diversi valori del BL, poichè cambia il valore di L.
Avranno agito probabilmente variando lo spessore del traferro dei due circuiti magnetici, tenendo conto che il magnete permanente, la calamita, produce la stessa induzione magnetica statica ma la forma dei poli centrali è diversa: uno è cavo, l'altro è pieno.
I supporti bobina sono diversi ed in unione alla diversa sezione del conduttore della bobina, peso diverso. Avranno fato in modo di mantenere la stessa mms cambiando ad es. il peso del cono.
Sarebbe interessante conoscere quanto più o meno simile sia l'andamento del BL(x) e della Kms(x) dei due "driver", parametri che descrivono il comportamento in regime dinamico.
Con la speranza che si abbiano vantaggi tangibili rispetto alla soluzione classica con due altoparlanti separati, altrimenti si tratta solo di manovra commerciale.
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Non sono del tutto sicuro che i magneti di due altoparlanti messi a stretto contatto non si influenzino negativamente (per loro natura o si attraggono o si respingono, comunque i campi magnetici si sommano in qualche modo)...
...credo che le scelte siano o schermarli o "incollarli" e ripetere la rilevazione delle caratteristiche degli altoparlanti nelle nuove condizioni (con il magnete "doppio")...
...e così torniamo al punto di partenza, cioè al magnete unico...