Nuove elettroniche e vecchi CD
Da quando possiedo il Denon PMA 1500 ed il DCD 1500, mi stò divertendo a riascoltare i miei vecchi CD. A differenza di prima, stò notando marcate differenze qualitative tra le varie incisioni; prima, col mio vecchio ed economico impiantino (Yamaha), tutti i CD suonavano più o meno alla stessa maniera e non mi curavo di carpire differenze sostanziali tra una incisione e l'altra, perchè non le percepivo proprio! Adesso, invece, riesco a sentire molto bene le differenze tra un CD e l'altro, in relazione a dinamica, profondità della scena, chiarezza, nitidezza e separazione degli strumenti e delle voci.
Credo che ciò sia dipeso alle nuove e più performanti elettroniche ma non credevo che tali differenze fossero così tanto evidenti: per esempio, alcuni Cd di gruppi famosi (vedi U2), suonano molto ma molto peggio di alcuni CD di artisti semisconosciuti (per esempio Katie Melua). Ieri sera riascoltavo Zooropa e mi sono reso conto di quanto l'icisione facesse schifo (in rapporto alle possibilità economiche e tecniche di un supergruppo come gli U2): batteria inesistente, dinamica limitatissima ecc.
Generalmente i CD di Jazz o Classica suonano meglio rispetto a produzioni Pop o Rock (è normale vista l'attenzione che alcune case discografiche audiophile ripongono alla fase di missaggio ed incisione) ma non credevo
che le differenze fossero così ben tangibili.
Non oso immaginare quali differenze possano essere avvertite in un impianto da audifilo serio!
Cosa ne pensate? Ho scoperto l'acqua calda?