RECENSIONE TX-LZ1500 PARTE SECONDA
Veniamo ai punti dolenti:
1) Il primo punto è che io ritengo che anche se la serie LZ1500 non era la serie top in assoluto per l'anno 2022, era comunque la serie top per il taglio dei 48” ed a mio parere andava fatto uno sforzo ben maggiore per differenziarla dalla serie immediatamente inferiore LZ980 (considerati i 250-300 euro di differenza di listino), visto che le uniche differenze apprezzabili a occhio sono le dimensioni ed il peso del piedistallo: l'unico e dico unico fattore tecnico che la distingue dalla serie inferiore è il fatto che Panasonic proclama che i pannelli degli LZ1500 sono stati selezionati rispetto a quelli della LZ980. In questo caso la differenza diventa eventualmente evidente solo se il pannello di un LZ980 risulta difettoso subito dopo l'acquisto, altrimenti qualitativamente risultano essere uguali: in questo campo la serie LZ1500 non faceva altro che assicurare un minor rischio di trovarti con un pannello difettoso. Se intendevano dire una maggiore precisione nella taratura dell'elettronica ed il pannello, nel mio caso, come vedremo più avanti, non è stato così.
Quindi mentre nel taglio 55” la differenza di prezzo poteva essere giustificata per un pannello qualitativamente migliore e per diverso tipo di raffreddamento, non mi sembra lo fosse per il taglio 48”, perlomeno non in quelle dimensioni (per me erano giustificati solo 100 euro di differenza).
2) il secondo punto riguarda la rifinitura e la qualità dei materiali: il metallo che rivestisce il pannello è di aspetto veramente sottile e povero, oltre a dare una brutta impressione di fragilità, esattamente uguale a quello della serie LZ980 ed a quello della serie base “B” della concorrente LG: potevano almeno fare un rivestimento laterale in alluminio più spesso di qualche millimetro, che desse maggiore solidità ed essere esteticamente molto più accattivante come nella serie G di LG. Sono particolari ai cui faccio molto caso (proprio perchè provengo da una vecchia serie top).
Tra i materiali di costruzione mi sento di criticare la scelta fatta per la rifinitura del vetro posto a protezione del pannello e qui devo fare un'altra premessa: per esperienza personale, maturata ormai da quasi 50 anni di attenta osservazione dei TV, prima nei negozi, ora nei centri commerciali e nelle fiere, sono un incrollabile assertore del fatto che la finitura lucida dei vetri posti come filtri di contrasto, prima davanti ai tubi catodici, poi davanti ai pannelli piatti, se da un lato ha lo svantaggio di riflettere a specchio le fonti di luce incidenti sullo schermo, dall'altro ha l'irrinunciabile vantaggio di rendere una immagine più contrastata e più tridimensionale: il vero appassionato innanzitutto posiziona la tv dove le fonti di luce sono meno invadenti e, soprattutto, guarda gli eventi importanti al buio o con retroilluminazioni (io uso la bias light). Ebbene purtroppo la Panasonic, in questa serie LZ ha scelto di mettere un pannello semi-lucido che peggiora leggermente la capacità di rendere il microcontrasto fra i vari colori di una iimmagine e di discernere le più piccole sfumature in certe situazioni di alte luci, perlomeno confrontando la stessa immagine HD fra l'OLED ed il mio plasma (cosa che ho fatto per un mese abbondante fra le urla di mia moglie che vedeva due tv in salotto, con la seconda appoggiata sul tappeto di casa).
Nel 55GZ950 che ha comprato un mio parente su mio consiglio, il vetro è completamente lucido ed io ritengo che la sua immagine sia un poco migliore come tridimensionalità rispetto al mio LZ1500.
A questo proposito vorrei dire la mia riguardo la diatriba se il nuovo rivestimento opaco del Samsung S95D sia un game changer rispetto a quello lucido del LG G4: lo è sicuramente, ma a favore del G4. Un mese fa li ho visti affiancati nel settore audiovisivi delle gallerie Lafayette in centro a Parigi (neanche in vacanza rinuncio al mio hobby) e ho avuto la palese conferma che non c'è storia: l'immagine del G4 era di gran lunga più tridimensionale di quella del S95D: la minima fonte di luce presente nella stanza viene diffusa su tutto lo schermo del Samsung, “ingrigendo” l'immagine e facendole perdere contrasto e tridimensionalità alla grande: anche al buio il rivestimento lucido del G4 rende una immagine più bella. La maggiore ampiezza del volume colore dei QD-OLED viene completamente vanificata dall'ingrigimento generale dell'immagine provocata dal rivestimento opaco del pannello.
Ritornando al mio Panasonic LZ1500 non so quanto darei per avere il filtro di contrasto posto davanti al pannello del mio 37PV500 su di esso: il filtro grigio completamente glossy del plasma è così performante che, parlando di immagini HD, nonostante il livello del nero dell'OLED, rende un microcontrasto così perfetto su alte e base luci da non perdere tridimensionalità rispetto al LZ1500: va detto che soffre nelle scene veramente scurissime dove ci sono cieli stellati, ma nel 95% delle immagini che vediamo non pone alcun problema.
In 4K le immagini sono migliorative su tutti i parametri rispetto al plasma, ma se avessero avuto lo stesso suo filtro di contrasto sono certo che la differenza sarebbe stata ancora maggiore.
3) La famosa precisione e fedeltà delle tarature in Professionale 1 e 2. Come già ampiamente da me descritto apag. 83 di questo thread qui qualcosa è andato storto, o meglio non collima con il mio concetto di “naturalezza dell'immagine”. Io non ho sonde e software per fare le misurazioni dei calibratori e di vari esperti, ma quelllo che è risultato inequivocabilmente al mio occhio è che con le regolazioni di deafault delle modalità immagine “Professionale 1 e 2” la immagine resa dal mio TV (che probabilmente soffre di una errata taratura in fabbrica) chiude clamorosamente nelle scene scure, si perdono un sacco di particolari e la tridimensionaliltà della immagine si va a far benedire: nelle immagini di un evento preso in diretta (quindi non discuto delle scelte del direttore della fotografia in determinati film) i particolari che vedrebbe il mio occhio se fosse presente all'evento, devono vedersi anche sul mio TV: invece le regolazioni di default bruciano le basse luci: quindi, lasciando invariato tuttele altre regolazioni, in modalità Professionale 1 per avere una immagine fedele alla realtà devo apportare queste modifiche:
Illuminazione del pannello: 50
Contrasto: 70
Luminosità +4
Tinta: -6 (a valore 0 gli incarnati hanno tutti l'ittero, una cosa veramnete disturbante)
Bilanciamento del bianco: calda 1 in luogo di calda 2 (quest'ultima insopportabilmente tendente al giallo, visto che anche i loghi delle emittenti diventano color crema).
Nelle pagine addietro dove ho riportato questo problema, quasi tutti avete scritto che sono variazioni arbitrarie che mi allontanano dalla fedeltà del colore: se veniste a casa mia, sono sicuro che direste invece che è il mio esemplare che soffre di qualche problema. Tuttavia non sono disposto a portarlo in assistenza dicendo che secondo me brucia le basse luci e non riproduce bene gli incarnati: conoscendo la disposizione ad ascoltare certe osservazioni degli utenti da parte dei tecnici ivi operanti, credo che la loro risposta sarebbe quella data dagli operatori del centro meteoreologico di Parma a Carlo Verdone nel film “Bianco, Rosso e Verdone” ovvero un sonoro ed emilianissimo “ma va a cagher” (io abito a due km dal confine con l'Emilia Romagna).
In ogni caso con queste variazioni le immagini sono splendide e naturali come ci si aspetta da un OLED Panasonic, solo non mi aspettavo questi problemi da un esemplare facente parte della serie LZ1500 che aveva come vanto “pannelli selezionati e singolarmente tarati in fabbrica”. Evidentemente il mio deve essere stato l'ultimo da controllare prima della fine della giornata lavorativa, e forse la sirena è suonata quando l'operatore aveva appena iniziato e l'ha contrassegnato come finito, così il giorno dopo è passato ad altro, lasciando il mio così come lo ho trovato:-)
4) L'audio: L'audio è cristallino come intellligibilità e neanche malvagio come spazialità, ma come qualità, intesa come corpo e potenza del suono, neanche lontanamente paragonabile a quello del 37PV500. Il fatto di dover fare appareecchi e quindi altoparlanti più sottili fa sì che nemmeno il progresso tecnologico abbia potuto metterci una pezza: il suono è veramente magrissimo. Questo per me fortunatamente rimane un fatto quasi statistico, perchè collegato tramite toslink lo ascolto sempre attraverso il mio vetusto ma eccellente AV Receiver Cambridge audio AV540.2 ed all'altrettanto eccellente sistema 5.1 Canton movie CD1 che mi danno ancora un sacco di soddisfazioni, non credo che la mancata compatibilità con Dolby Atmos mi cambi la vita, visto che attraverso il collegamento analogico 5.1 dal lettore DMP-UB820 al receiver posso comunque ascoltare anche le codifiche audio lossless (che non sono mai presenti sulle trasmissioni via satellite o digitale terrestre).
Rimane il fatto che a questo livello di prezzo, ti aspetteresti un audio un po' migliore, quello di serie è solo per dire che c'è, ed il confronto con il PV500 è impietoso a dire poco. Credo che ci dovesse essere una differenza rispetto a quello della serie LZ980, anche senza raggiungere le “vette” della serie LZ2000.