Iano... spero tu non mi abbia frainteso, il mio non voleva essere un sollecito od un autoinvito, volevo solo portarti a conoscenza che sarei inservibile al tuo scopo, il mio udito non è più quello di un tempo.... giusto per usare un'eufemismo.
ciao
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Iano... spero tu non mi abbia frainteso, il mio non voleva essere un sollecito od un autoinvito, volevo solo portarti a conoscenza che sarei inservibile al tuo scopo, il mio udito non è più quello di un tempo.... giusto per usare un'eufemismo.
ciao
Di sicuro,Giancarlo, l'orecchio non s'è evoluto per ascoltare musica,e tuttavia lo fà e continua a farlo anche quando subentrano problemi.Poi credo che nessuno qui voglia spaccare le note in due.
Ho conosciuto un progettista il quale,beata ingenuità,ammetteva la sua sordità.E' bravo,non è bravo?Diciamo che ci vive.
Per il resto,Brescia-Genova...3 ore di treno.E io sono a dieci minuti dalla stazione.
Tornando a parlare dei famigerati cavi senza dilungarmi troppo sto maturando l'idea che il problema cavi sia sorto quando le moderne elettroniche hanno iniziato a proporre una dinamica sconosciuta alle apparecchiature vintage.
E' vero ,prevengo le vostre critiche,le ho dette tutte e questa mancava.:D
Ciao,Sebastiano.
Gli incontri si sono arenati???? fin'ora tutte chiacchere :blah:
L'invito a casa mia è sempre valido, sentiamo chi la spara più grossa :sofico: :sofico:
Ciao
Antonio
Dipende dal calibro :D
Ben ritrovato Antonio.
Sarei io quello che le spara grosse?E allora eccomi.:D
Io suddividerei gli invitati in tre categorie.
1.Autocostruttori di cavi,senza escludere costruttori/ operatori,anzi.
2.Possessori di cavi commerciali che ,al di là del costo,ritengono di essere incappati in un filo "magico".
3.Ultimi ,ma non ultimi, gli scettici ad oltranza.
Io fisserei allora una data e male che vada saremmo in due Antonio.
Se poi questo avviene fra una decina di giorni dovrebbero essere pronti due cavi veramente magici.Intanto vi consiglio di andare sul seguente sito .
http://fisicaondemusica.unimore.it/E...acustiche.html
Laddove si distigue la nota di Tartini come un effetto ,distinguendolo da quello della fondamentale mancante che invece è una pura illusione uditiva.
Dopo tale lettura potreste concordare con me che è venuto il momento di smetterla di parlare di "riproduzione fedele" ed iniziare a parlare di "riproduzione efficace".
Sembra infatti che il sistema percettivo sia più interessato all'utilità della percezione più che alla percezione della realtà.Potrebbe essere il degno epilogo di questa lunga discussione con ciliegina sulla torta a casa di Puka.
Ciao,Sebastiano.
Io direi di incominciare a trovarci e poi tiriamo le squadre ;)
P.S. Interessante il tuo link, appena riesco, me lo leggo tutto.
Ciao
Cosa intendi per iniziare a trovarci,Antonio?
Sicuramente riuscire a coinvolgere gli operatori con la possiblità di provare i più diversi cavi potrebbe attirare l'attenzione di molti.
Personalmente mi piacerebbe confrontarmi con autocostruttori entusiasti e autoillusi almeno la metà di quanto non lo sia io.:D
Ciao,Sebastiano.
Carino, ma mi spieghi come colleghi le varie illusioni uditive con i cavi?Citazione:
Originariamente scritto da iano
Avevo anche io scritto un post discretamente lungo e dettagliato con le stesse perplessità di Antani, credo di avere poi premuto senza accorgermene "anteprima" invece di "invia" :rolleyes: e mi son perso tutto.
Faccio un breve riassunto, poichè è ben noto che la seconda non è mai come la prima :D.
Su quel sito si parla di effetti di psicoacustica, che avvengono a valle del timpano, quando entra in gioco un altro mezzo di trasmissione ed elaborazione del segnale, ovvero tutto l'impianto dell'orecchio interno, nervo e cervello.
Il compito del cavo, come di tutto il resto della catena riproduttiva, dal microfono di ripresa ai diffusori, ha il compito di far arrivare il suono dello strumento musicale con il minimo possibile di alterazioni, così che poi l'orecchio svolga il suo compito, se l'orecchio, anzi, se il cervello si fa ingannare questo non ha nulla a che fare con i cavi e tutto il resto, anzi, se qualcosa viene aggiunto o tolto può darsi che anche gli effetti segnalati cambino.
Compito dei cavi, come ho già scritto è e rimarrà sempre quello di non influire in alcun modo sul segnale.
So benissimo che se mi metto con un pochino di impegno (mica tanto in effetti) riesco a realizzare un cavo che influisce sul segnale a causa di valori capacitivi e/o induttivi anormali, ma questo non sarà mai un cavo poichè non è "trasparente", unica caratteristica che deve essere rispettata.
Se in alcuni casi si verifica il caso di un cavo che migliora la resa di un impianto vuol dire c'è qualcosa che non va nel resto della catena, non è che unendo due zoppi si ottiene una persona che cammina perfettamente.
Se l'ampli, tanto per dire, ha problemi di interfacciamento risolvibili da un cavo molto probabilmente avrà anche altri problemi, magari meno appariscenti e sicuramente non risolvibili.
Pertanto: ampli come si deve e cavo che non "migliora".
Ciao
Infatti non collego Matteo, purtroppo,ma ci provo ,per capire come mai funzionano i miei cavi col mio orecchio e col mio impianto (ma non solo),dato che questi hanno una precisa struttura e io non capisco perchè proprio quella struttura funzioni così bene,o perchè degradandola anche minimamente il suono riprodotto parimenti viene degradato,a conferma della sua validità.O ancora perchè modificandola in modo opportuno riesco a sentire una "velocità ritmica" nel suono riprodotto che non ha corrispondenza nella realtà della musica live.Ad esempio un barocco a ritmo di jazz,che pure non manca di piacevolezza all'ascolto.Intanto ti informo che la brutta figura fatta dai miei cavi nel tuo impianto ha avuto una replica.Anche in quest'altro impianto come nel tuo non hanno fatto alcuna differenza.Comunque ho preso due goal finora,ma ne ho fatti quattro.
Non escludo quindi che il tutto sia da collegare alle modalità del sistema percettivo più che alla fisica elettrica o delle onde.
Poi siccome sull'argomento avevo già citato un manuale di acustica volevo rimarcare l'esistenza dell'illusione della fonfdamentale mancante,che si sente ,pur non essendoci , quando sono presenti le sole sue armoniche.
la sostanza di questa illusione non è differente da quella di cui sono costituite le suggestioni uditive.
Ad entrambe infatti è relativa la "reale" percezione di qualcosa che realmente non esiste o può non esistere,come alcuni affermano nel caso dei cavi.
La differenza sta invece nel poter verificare la sistematicità dell'illusione suddetta al contrario della suggestione che appare più aleatoria nel suo verificarsi,o tale appare magari solo perchè non ne conosciamo bene le cause.
Dal mio punto di vista quindi qualunque cosa può entrarci e indago con i miei poveri mezzi.Il tutto ha più l'aspetto di una eccentrica creazione artistica più che di operazione scientifica,ma questo non l'ho mai negato.Diciamo che cerco di dare il massimo contributo esaltando le mie qualità più che cercando di piegarle ad una logica più lineare che è quella scientifica.Diciamo che da Galileo ho preso quello che ho voluto,e in breve il concetto di "eccentricità" è quello che mi veste meglio.:D
Ciao,Sebastiano.
P.S.Ma voi come fate ad essere sempre così telegrafici.Che invidia.:cry:
Evidentemente Nordata non stiamo qui a pettinare le bambole,perchè se ci voleva del tempo perchè meglio mi si chiarificasse il tuo punto di vista,questo è passato e non invano.Certamente poi a rafforzare la tua tesi ci sono robuste teorie rafforzate dall'uso nel tempo.Però vista la mia scarsa conoscenza di esse potrei portarti solo controargomenti di tipo puramente logico.Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Così potrei dire cavo come si deve e impianto che non "migliora",e sono certo che tu richiamando la teoria mi spiegarai perchè questa opzione è da escludere,dato che non è escludibile a priori.
Se poi accettiamo il limite del responso delle sole orecchie non ci rimane che confrontare un impianto migliorato dal cavo con uno che il cavo non può migliorare.Mi rendo conto che e cosa non facile e non sono risolutivi una serie di questi confronti che non potrà mai essere sufficientemente lunga,ma il giusto spirito goliardico e l'atmosfera di festa può giustificare che si dia inizio alle danze.
Vista la indisponibilità del mio attuale locale,e se tu garantisci la tua presenza,sono disposto a portare a casa di Puka il mio intero impianto,che non occorre dirlo,ai cavi è sensibile.Potrai valutarlo in assoluto,oppure a confronto di un impianto alter di chi vorrà metterlo a disposizione.
Ciao,Sebastiano.
Provi a farmi dei nomi di ottimi amplificatori ininfluenti ai cavi ;)Citazione:
Originariamente scritto da nordata
Che già sembra un impresa riunire un manipolo di temerari, da qui a determinare le categorie di appertenenza (come hai specificato in un post più sopra), già ve ne passa ;)Citazione:
Originariamente scritto da iano
Comunque, potremmo organizzare per sabato 14 novembre, adesioni?
Forse e meglio se apro un 3ad apposito ;)
Edit:
Aperta
I nomi contano assai meno dei concetti; un ampli sara' tanto piu' ininfluente al carico, cavo compreso (ma non ne e' il componente principale), quanto piu' bassa sara' la sua resistenza interna e quanto meno reattivo sara' il carico. Quindi bassa e corretta impedenza del generatore (ampli) e andamento del diffusore con poche (o nulle,in teoria.) reattanze; il cavo si trova sospeso fra queste due realta' e gli si attribuiscono vizi e virtu' che non sembrano appartenergli.Citazione:
Provi a farmi dei nomi di ottimi amplificatori ininfluenti ai cavi
Un saluto.
... e, ipotizziamo, se per mia incoscienza, non mi trovo ad avere un ampli del genere, che faccio??Citazione:
Originariamente scritto da Bart's box