io sì e i classe D fanno schifo rispetto agli altri.....mò saranno particolarmente riusciti i primi o non riusciti i secondi??
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Forse volevi dire "mi fanno schifo". Meglio precisare visto che questo genere di amplificazioni sta ottenendo un successo sempre più vasto fra gli audiofili di tutto il mondo.
Il web è pieno di forum di appassionati di ampli in classe d/t. Tutti sordi? ;)
altrettanto dicasi di chi compra i cosiddetti tradizionali.....i quali, nonostante costano molto di più.... come vi piace sottolineare...., vendono ad oggi mille mila volte in più dei classe D....quindi tutti sordi??
No...dimenticavo, non sono sordi..... sono quelli che rientrano nella categoria dei fessi, i cosiddetti audiofili che si fanno prendere in giro, che fin quando compravano i Classe A e AB erano fessi, poi intraprendono la magia dei Classe D e come per magia veramente diventano non più fessi e soprattutto non più sordi
Le applicazioni generali dei classe A,A/B sono sicuramente piu ampie,un classe D/T ha delle specifiche tecniche (sui diffusori)che vanno seguite,implicano,al contrario dei fratelli blasonati,l'uso di diffusori con determinate specifiche.
In questo modo si possono avere risultati sorprendenti,anche con super diffusori da mille mila euro!!!
Un audiofilo"o tale che sia" non e' un fesso se compra un ampli da 3/4000€,anzi,(beato lui direi)
Altrettanto dicasi per chi compra un ampli in classe D/T,due correnti di pensiero differenti,ma che possono dare risultati e soddisfazioni in entrambe i casi.
Non si tratta di essere ne fessi ne sordi,nessuno si e' mai sognato di dire che un D/T sia superiore in tutto e per tutto a un classe A/A.B
Ma la "magia del classe D"non e' un utopia!!!!
e' una realtà,conosciuta e'apprezzata da molti
Semplicemente i diffusori devono avere un impedenza quanto piu alta possibile,già 6 ohm vanno piu che bene(i miei sono 6 ohm)
e un impedenza che parta da almeno 89/90 db in su!!
un altro fondamentale requisiti per il classe D/T e' l'alimentazione,molti ampli sopratutto in classeT(quelli già con cassis)hanno l'Ali.esterno,con un Ali.adeguata(sene trova o molti in rete)le qualità sonore vanno a migliorare,se poi si hanno le capacita' e l la voglia di moddare....be' allora possono diventare davvero superlativi !!!
ma perché devono avere un'impedenza alta? e perchè una sensibilità elevata anche se amplificati con ampli da molti watt?
Ovviamente si... Sensibilità!!!!
Per quanto riguarda la variazione d'impedenza,importante sarebbe non scendere mai sotto i 2ohm,pena,il sicuro clipping dell'amplificatore,parlo di classe D/T...per i classe A e A/B,scendere sotto quella soglia cporta un surriscaldamento piuttosto elevato,sopratutto nei classe A.
Non è vero che l'impedenza dei diffusori deve essere alta, o almeno in questo aspetto la classe D non è differente rispetto alle altre classi. Per dare un esempio gli Hypex lavorano in modo completamente stabile anche a 2 Ohm, mentre invece amplificatori blasonti a quel valore non riescono ad arrivarci. Ovviamente l'alimentazione deve essere adeguata, ma questo vale per ogni amplificatore del mondo. Chiaro che se si pensa di prendere un Tripath, utilizzare un'alimentazioncina giocattolo e collegarci un sub car da 21", beh non ci si deve stupire se dopo un po' si sente odore di fumo... Lo stesso però avverrebbe con la quasi totalità degli amplificatori in classe a/ab.
L'aspetto che richiede attenzione è semmai l'impedenza che i diffusori presentano agli estremi di banda, per la questione già indicata di una certa sensibilità della risposta in frequenza. Cioè se si utilizza un diffusore con una curva di impedenza tormentata (e in ambito hi fi non è raro), si potrebbe osservare una non linearità della risposta in frequenza. Non è detto che accada ma è possibile.
Peraltro, mi vengono in mente decine di parametri che possono determinare problemi di interfacciamento in una classe a/ab, per cui direi che gli amplificatori in classe D richiedono attenzione all'interfacciamento quanto i classe a/ab.
Il mio riferimento,NON e' casuale, io mi sto riferendo ai (diciamo) entrylevel della classe di....
SMSL sa-04,Muse con TA 2024, la Sure!!
Mi riferisco ad ampli che prediligono per questioni di watt aggio e di corrente,diffusori con una impedenza adeguata(alta)
Si parla di potenze che oscillano intorno ai 10/15 watt.
Per poter pilotare diffusori con. Impedenze piu basse,si ha bisogno di piu muscolo, un Hypex o un Acepower o una Sure 50/100 wattx2
Lavorano sicuramente meglio!!!
Ho provato il mio SMSL su delle CM9 (89 db 8 ohm 200w) e devo dire che i 15 watt del piccoletto le foce ano suonare piuttosto bene mancavano sicuramente di SPL, ma il dettaglio,il palco sonoro,la separazione strumentale erano di ottimo livello,vero e' che se si andava su di volume (vista la natura "succhiacorrente"delle CM9) il clipping era sempre dietro l'angolo... ma tant'e!!!
Lo stesso piccoletto,a pilotaggio di una coppia di Warfedale 10.6 (88db 6ohm 150w) faceva una magra figura,si sentiva il bisogno di piu watt. Ma sopratutto di piu corrente!!
Le mie MA rx6, (90db 6 ohm 125W) vanno che e' una meraviglia...l'efficenza e'un requisito fondamentale,ma deve essere direttamente proporzionale all'impedenza.
Probabilmente con il Trends il Kingerx il poppulse il Lym o il Virtue Audio le cose sono leggermente diverse,previa un alimentazione piu che adeguata!!
Mi sto chiedendo come fa un classe D a "clippare" in quanto l'onda di uscita è già un'onda quadra pur se con larghezza variabile.
Il termine "clipping" sta proprio ad indicare quel fenomeno di "tosatura- taglio" delle cuspidi di un'onda che la rende man mano simile ad un'onda quadra e che avviene quando il segnale di uscita supera (tenta di superare) in ampiezza il valore della tensione con cui è alimentato lo stadio finale.
Che il chip vada in tilt se gli si richiede di fornire una corrente più elevata di quanto può sopportare è sicuramente indubbio, ma che sia clipping quello che avviene ho qualche dubbio.
Ciao.
Mostrami dove ho scritto che i classe a/b fanno schifo o sono da usare come fermacarte (espressioni tue per indicare la classe D). Tu con questi commenti ti qualifichi da solo.
Per quanto riguarda il discorso degli audiofili fessi, certo che ce ne sono....e anche a bizzeffe. Lo sono stato anch'io e per un bel po' di anni, poi ho smesso.
O forse avresti preferito che si rimanesse tutti fessi a vita?
Fra riviste di settore e rivenditori, quanto ci hanno presi tutti per le mele... .
La vera rivoluzione non l'ha certo portata la classe T ma internet, i forum di discussione e il commercio online.
Nordata, l'uscita dei classe D non è certo un'onda quadra a cui viene "tagliata la coda" da un filtro passa basso! La sinusoide di uscita si ottiene mediante PWM, cioè l'onda quadra viene confrontata con un segnale di riferimento, tipicamente un'onda triangolare, ma può essere anche altro, e tramite confronto si ottiene la frequenza desiderata. Il filtro in alta frequenza non serve ad eliminare le armoniche, ma ad eliminare il ripple dovuto alla frequenza di commutazione (ben oltre la banda audio).
Il clipping di un classe D è clipping a tutti gli effetti, molto simile a quello della classi a/ab, al limite può essere più brusco.
Sottointendere che siano fregature vendute a mega prezzi non significa che siano bidoni??Forse hai elegantizzato il concetto.
in effetti qualifico gli oggetti senza elegantizzarli....sono bidoni senza troppi giri di parole.
Ecco come volevasi dimostrare.....prima eri un sordo fesso perchè compravi hi fi cosiddetta tradizionale....oggi sei uno che sente e capisce tutto mentre gli audiofili che non hanno seguito la classe D sonor imasti fessi a vita e i rivenditori ladri.....è, mediamente, l'ossessione dell'audiofilo che ama definirsi spennato e che io, amo definire sapientone, che sapeva tutto lui fino al punto di dilapidare anche patrimoni nei vari setup cambiati.....e non certo per colpa nostra visto che non stiamo con le pistole dietro alla schiena di nessuno.
Senza dubbio...fin quando poi scopriamo che dietro ai fantomatici nick di fantasia o nomi inventati ci sono distributori o costruttori....(cantinari logicamente) che decantano lodi dei loro prodotti travestiti da appassionati censori.
Come per le riviste anche il web va tutto preso per le molle