Renato, voglio aumentare....
la dimensione della pulce che il mio amico Giovanni ti ha appoggiato nell'orecchio....
Scherzi a parte: non so se hai avuto modo di leggere la risposta che avevo dato a Giacomo 85, nella quale citavo un esempio del limite dell'orecchio umano, a livello di discernibilita` di alcune cose.
L'orecchio, come l'occhio, non e` un rilevatore assoluto, perche` effettua costantemente delle integrazioni, e proprio per questo e` a volte piu` facilmente ingannabile.
La metterei in questo modo:
- Alcune caratteristiche rilevabili dagli strumenti non sono, perlomeno al livello attuale delle nostre conoscenze, altrettanto detectabili dalle nostre orecchie;
- alcune delle cose che sentiamo non siamo ancora riuscite a tradurle in eventi misurabili.
Come vedi, la zona di confine e` ampia, ed e` legittimo, a mio parere, il dubbio che si possa esprimere un giudizio attendibile basandosi solo sull'uno o sull'altro approccio ( ascoltoni/misuroni).
A questo punto, la strada che ho deciso di intraprendere e` quella di cercare un sistema che si comporti il meglio possibile da entrambi i punti di vista: sembrera` lapalissiano, ma mi sembra che non tutti si stiano regolando cosi`.
Pertanto, se gli strumenti mi dicono che c'e` qualcosa di migliorabile, anche se non mi pare di avvertire differenze, procedo nel cercare di ottimizzare quel parametro.
Parimenti, se le orecchie mi segnalano una differenza che gli strumenti non rilevano, non passo oltre ma cerco casomai di capire se la sensazione sia solo mia, per farne tesoro e proseguire nei miglioramenti.
Ora, per tornare al tuo esempio: a te sembra di non avvertire ne` picchi ne` buchi, e potrebbe anche essere vero, ma solo una strumentazione adeguata puo` confermarti la validita` di questa tua sensazione. E se poi scoprissi che, correggendo quelle imperfezioni che non ti sembra di avvertire, il suono complessivo del sistema ...migliorasse?
Ciao