Il preamplificatore serve?

Grazie mille...ho risolto separando completamente i due impianti,stereo e multicanale....lo scarso volume era dovuto al fatto di aver sdoppiato le entrate rca dell'ampli con un adattatore ad Y, e anche se accendevo ovviamente alternativamente solo uno tra dac o pre mch non riuscivo a pilotare il finale adeguatamente con il DAC...adesso ho già fin troppo volume con il DAC settato a 20 (su scala di 60)...
Ciao
 
al di la di tutti i discorsi teorici, io casualmente (non ero al corrente di questo 3d fino a un quarto d'ora fa) la prova di utilizzare un lettore direttamente collegato al finale (denon poa2800) l'ho appena fatta, visto che questo ha il controllo dei volumi dietro, così, per pura curiosità. Il risultato è stato un notevole decadimento di soundstage e di dettaglio sulle medie e le alte frequenze.
penso, anzi, immagino vista la mia ignoranza sulla teoria dell'hifi che i finali da utilizzare senza pre richiedano una progettazione specifica.
casomai sono convinto che per ogni finale venga studiato un pre dedicato che lo aiuti a sviluppare nel miglior modo possibile il suono. Che poi ci si possa sbizzarrire ad accoppiare pre e finali diversi alla ricerca di soddisfare il proprio gusto musicale, è un'altra cosa (lo sto facendo anch'io come descritto nel 3d avviato qualche giorno fa "denon poa2800 VS adcom gfa555").
nella mia piccola esperienza, comunque, il pre aiuta eccome.
 
Interessante postare la tua esperienza redhot,

Piacerebbe anche a me provare un pre nella mia catena, ho un Rotel RB 1080 come finale.

Conoscete qualche pre con entrate XLR a prezzi terrestri?
Tutti pre che ho visto (a prezzi terrestri) hanno solo le RCA sia in ingresso che in uscita.

Porterebbe un vantaggio usare le XLR?
Altrettanto interessante sarebbe sapere (come sempre tra l'altro) se questo aumento di qualità avvertito da molti giustifichi l'acquisto o meno

Mauro
 
Ultima modifica:
Mauro1980 ha detto:
Interessante postare la tua esperienza redhot,

Piacerebbe anche a me provare un pre nella mia catena, ho un Rotel RB 1080 come finale.

Conoscete qualche pre con entrate XLR a prezzi terrestri?
Tutti pre che ho visto (a prezzi terrestri) hanno solo le RCA sia in ingresso che in uscita.

Porterebbe un vantaggio usare le XLR?
Altrettanto interessante sarebbe sapere (come sempre tra l'altro) se questo aumento di qualità avvertito da molti giustifichi l'acquisto o meno

Mauro

Il vantaggio delle connessioni bilanciate ce l'hai solo se fai molti metri con i cavi di segnale o se i circuiti di amplificazione sono realmente del tutto bilanciati. Se il bilanciamento è "solo" sul circuito di ingresso, o se si bilancia un segnale di uscita single ended, non dovrebbe cambiare più di tanto. Di pre con entrate /uscite XLR ce ne sono un sacco, poi dipende cosa intendi per prezzo terestre. Sull'usato con un migliaio di euro (ma anche meno) trovi diverse macchine interessanti, come ad es il Bryston BP25, alcuni Classè (DR5, DR6, CP50), alcuni Krell KRC ecc.
Stefano
 
antani ha detto:
Coniglio :D . Comunque insisto, vai a ascoltare le Martin Logan...

Ok, ma quel che non capisco è perché.

Solo per fare un esempio osservavo l'altro giorno i due schemi di un progetto dell'Ing. Chiappetta. Stesso prodotto ma uno era un integrato e l'altro un finale (valvolare). L'unica differenza era un tubo e qualche resistenza. Che differenza di tensione in uscita c'è fra una sorgente e un pre? Il mio è un dubbio più teorico che altro, perché comunque in realtà come nell'esempio un integrato e un finale sono fondamentalmente la stessa cosa...

Anche il discorso della "sterilità" non mi è chiaro. Se il segnale in uscita è quello, perché dovrei modificarlo? E anche se volessi, a questo punto preferirei aggiungere un DSP...

Anche io uso pre + 6 finali per l'HT, ma questo è giustificato dalle sorgenti multiple e dalla decodifica dei segnali compressi.

La questione non è solo in termini di regolazione del segnale, ma anche di ottenere un'impedenza adeguata per il buon interfacciamento con il tuo finale. Tralasciando molto, posso dirti che una buona accoppiata pre-finale riesce ad esprimere molta più musicalità della pur apparentemente preferibile "via più breve".
Ciao
Giancarlo
 
Ciao

Vi riporto qui la lettera/risposta di un tecnico Rotel alla domanda cosa servisse un pre da abbinare al finale Rotel 1080


Hi Mauro;

If you DAC has a volume control you can connect it directly to the RB-1080.

If not, a preamp will allow you to control the volume of your speakers.

Best Regards;


Sembra quasi dire, se la tua sorgente ha il controllo di volume puoi farne a meno.

Dove risiede questa maggiore musicalità?

bye

Mauro
 
Nel fatto che un preamplificatore ci metterà del suo per rendersi vendibile.

Ovviamente se la sorgente non è "compatibile" con il finale allora il preamplificatore è necesssario.

Ciao.
 
Al mio vecchio e massiccio Denon POA-2400 era possibile collegare direttamente le uscite di un player, perché aveva sul frontale due potenziometri di regolazione del segnale di ingresso (molto comodi anche per le biamplificazioni). Mi sembra che li avesse anche il precedente POA-2200, mentre non so se le avesse il successivo (e ultimo della serie) POA-2800.
 
Ultima modifica:
il 2800 i potenziometri li li ha, ma dietro. Infatti risultano un po' scomodi oltre al fatto che avendone uno per canale non si è mai sicuri di avere regolato il volume alla pari a meno che non siano entrambi al massimo.
 
tridimensionalità del suono...

lettori cd con uscite variabili comodamente gestibili da telecomando... DAC esterni con tanto di selettore ingressi e uscite variabili controllate da (spesso economici) potenziometri... ci si chiede a cosa serva allora un preamplificatore tra magari l'unica sorgente (o il DAC esterno) e il finale... solo ad aggiungere altri cavi e componenti elettronici e meccanici al percorso del segnale che dovrebbe invece essere il più puro possibile?!
è ciò che ho voluto appurare proprio in questi giorni immergendomi in attente prove di ascolto con diverse configurazioni...
se si ascolta distrattamente una buona sorgente connessa a un buon finale che pilota ottimi diffusori si può facilmente affermare: caspita che suono! questo impianto stereo è formidabile! poiché definizione, microdettaglio, capacità dinamica, grana dei medi, controllo dei bassi... ecc. ecc. ci sono tutti! anzi, in un sistema così essenziale, il suono viene fuori più aperto, definito, cristallino.
ma...
poi collegate il pre e fate la comparazione con lo stesso brano appena ascoltato: un altro mondo!!
cosa è successo? si è aggiunta una componente che rende la musica magica: la tridimensionalità del suono. oppure chiamatela spazialità, soundstage, rotondità... è sempre quel pizzico di magia, quell'emozione in più che fa la differenza.
ecco svelato l'arcano sul ruolo del preamplificatore: non si tratta semplicemente di poter selezionare più ingressi, di poter regolare il volume, di fornire la giusta compatibilità elettrica al finale... qui si tratta di creare la corretta tridimensionalità dell'immagine sonora... e non è roba da poco!
 
...se si ascolta distrattamente una buona sorgente connessa a un buon finale che pilota ottimi diffusori si può facilmente affermare: caspita che suono! questo impianto stereo è formidabile! poiché definizione, microdettaglio, capacità dinamica, grana dei medi, controllo dei bassi... ecc. ecc. ci sono tutti! anzi, in un sistema così essenziale, il suono viene fuori più aperto, definito, cristallino.
ma...
poi collegate il pre e fate la comparazione con lo stesso brano appena ascoltato: un altro mondo!!
cosa è successo? si è aggiunta una componente che rende la musica magica: la tridimensionalità del suono. oppure chiamatela spazialità, soundstage, rotondità... è sempre quel pizzico di magia, quell'emozione in più che fa la differenza.
ecco svelato l'arcano sul ruolo del preamplificatore: non si tratta semplicemente di poter selezionare più ingressi, di poter regolare il volume, di fornire la giusta compatibilità elettrica al finale... qui si tratta di creare la corretta tridimensionalità dell'immagine sonora... e non è roba da poco!
Discorso interessante, già letto anche altrove. Non so se e quanto corrisponda al vero, però è affascinante.
 
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