Citazione:
renato999 ha scritto:
Michele,
Il confronto con l'aereo, lo trovo stimolante. Ma nulla di più. Tu hai tirato fuori l'esempio, io ho fatto notare dove ritengo sia la differenza principale fra i due casi. Forse non te ne sarai accorto...;) , ma senza starti a fare tante domande su quello che sai e non sai, se hai studiato bene oppure no, che voti hai preso, se all'esame hai copiato, ... , e dando per scontato che conosci l'argomento in modo adeguato al discorso , sono andato al punto, dicendo in modo un po' divertito e vagamente provocatorio, che nell'audio le correzioni le dobbiamo fare su un segnale complicato come quello musicale, per "migliorarlo", mentre l'aereo deve solo mantenere una rotta stabile.
1-Se questo non ti dice niente, te ne puoi stare zitto, o mi scrivi: a me questo non mi dice niente, senza chiedermi se ho studiato bene...
2-Se invece ti sembra ci sia qualcosa di sbagiato, che sono confuso, che ho bevuto troppo ecc, mi dici no, e mi fai notare cosa c'è che non va: tipo che l'eq non interviene sul segnale musicale, ma sul segnale stradale, oppure tipo il fatto che i controlli sugli aerei a cui ti riferivi (quelli che li fanno stare su bei dritti), ritieni non servano solo a far andare l'aereo bello dritto per la sua rotta, ma anche per fare lo shampoo al pilota, o servano solo a questo, o ad altre cose. Senza stare a fare a chi è più bravo, e dire che "rotta stabile" non è chiaro, che non ho capito, che avrei duvuto prima spiegare con 20 pagine cosa è l'aereo, poi 20 pagine sulla rotta, poi 20 pagine sulla stabilità, poi dopo aver chiarito bene tutti gli input e output, nei vari tipi di controllo a catena aperta, chiusa, ecc, forse potrei proseguire il discorso, o anzi, meglio ancora finirlo lì.
3-oppure mi dici: Si, ma sugli aerei questi controlli sono terribilemte complessi, devono affrontare un sacco di problemi, fra l'altro sui caccia la situazione è più difficile perchè essendo aereodinamicamente instabili ecc ecc.
E io in quest'ultimo caso potrei risponderti: Si, però tu parli del fatto che questi controlli funzionano sugli aerei, dove ci sono mille difficoltà , e allora a maggior ragione ritieni funzioneranno anche su un equalizzatore. Non consideri però un'altro fatto: tu dici che sugli aerei i controlli funzionano. E' vero, sono d'accordo, ma ti dico: su un aereo che significa il controllo funziona? E per un impianto audio che significa dire l'equalizzatore funziona? Dov'è la differenza?
Potrei fermarmi qui, e aspettare le risposte, come si fa in un dialogo. Ma siccome poi invece dalla risposta mi ri-troverei affermazioni che mi sono confuso, che non ho capito, che devo studiarmi l'aerodinamica stazionaria tomo 1 2 e 3, rispondo prima io:
Renato scusa,
Citazione:
renato999 ha scritto:
Come spesso mi ricordi la perfezione non esiste. Ti sembrerà stano, ma questo concetto, non solo è ben chiaro a me (e non ho bisogno che me lo ricordi ad intervalli random per insegnarmi non so cosa...), ma è chiaro anche al mio gatto, che ho sempre vicino, e fa strani sbadigli quando sente di questa illuministica rivelazione. Bene, dunque se la perfezione non esiste, che significa "funziona?". In entrambi i casi aereo e audio avremmo controlli non perfettamente funzionanti, dunque cosa stabilisce se "funzionano"?
Risposta - Lo stabilisce la rilevanza di tutto l'insieme delle grandi/piccole imperfezioni rispetto all'obiettivo che inseguiamo. La rilevanza, non la somma algebrica. E chi stabilisce questa "rilevanza" ? Sull'aereo questo è più facile, o più fattibile, si calcola, si misura, ci sono le leggi fisiche, e quello che si vuole ottenere è facile da stabilire. Nell'audio chi ci dice se quel funzionamento imperfetto, mi basta ad affermare che l'equalizzatore funziona? Ovvero che i benefici sono maggiori degli svantaggi?
Nell'aereo, si affrontano problematiche complicatissime come hai scritto e riscritto, e non è che non ti credo, caro Michele, o che non lo so, (magari non mi son letto l'aerodimanica stazionaria..., ), ma è che non è questo il punto per stabilire che se funziona di qua, funziona a maggior ragione anche di là. L'aereo si vuole che voli, che non caschi giù, e i controlli funzioneranno pur con le loro imperfezioni (sbandatine..., capisci il termine o ti devo dare la misura della sbandata?). Nell'audio avremmo anche lì le sbandatine, ovvero le piccole imperfezioni, ma non sarai certo tu a dire che così piccole sono trascurabili ( e non è questione di solo 0.5dB la sbandatina, ce ne sono altre difficilmente quantificabili dovute all'inserimento nella catena dell'equalizzatore). E' per questo che ogni volta che c'è qualche anche piccola imperfezione nell'audio, (non solo quelle teoriche di ETF di cui avevamo parlato, ma anche tutte quelle di realizzaione pratica) non la posso considerare trascurabile. E soprattutto non posso dimostrare che visto che la matematica non è un'opinione, allora funziona. (Ma non penso tu voglia dire questo, anche se la sensazione generale leggendo la parte teorica introduttiva che ho ricevuto è un po' questa, esempio compreso, dettata forse solo da un sentimento di entusiasmo.)
Vedi Michele, se tu da bravo ingegnere progettassi un aereo come ragioni su un'equalizzazione, dicendo che tanto qualche imperfezione è trascurabile, che intanto non c'è la perfezione, che comunque è abbastanza preciso, senza poter sapere davvero effettivamente quanto, e senza avere uno strumento di misura e valutazione adeguato che stabilisca ciò (e se mi dici che ce l'hai davvero, il mondo intero te ne sarà grato, e attenderà ulteriori informazioni) qualche volta ti andrebbe bene, qualche volta no, e in questi casi l'aereo se ne andrebbe dritto dritto in terra.
Come è già stato detto, solo provando nel proprio impianto, stabiliremmo, nel nostro singolo caso, se l'uso dell'eq ci ha ripagati. E ovviamente se non vorremmo, o non potremmo, intervenire nell'acustica del proprio ambiente, avremmo più probabilità che l'equalizzatore ci piacerà, e se l'impianto sarà più raffinato, quelle "piccolezze" negative introdotte, potrebbero con maggior probabilità vanificare quel delicato quid in più che l'impianto aveva raggiunto con difficoltà, in cambio di modesti miglioramenti sull'equilibratura del suono, se la sala sarà già ben trattata.
Dunque avremmo gli aerei dove ETF funziona e tutti ne sono soddisfatti, mantre avremmo impianti audio dove gli equalizzatori con ETF, funzionano o non funzionano, intendendo dire vanno bene oppure no, secondo i casi. :D
Perchè?
Perchè su un aereo, far funzionare ETF è più facile! :D Mentre nell'audio è più complicato, in quanto abbiamo a che fare con un segnale audio (che vogliamo migliorare) ... lo devo aver scritto già da qualche parte... :D
Ciao
Renato a parte le ovvietà che hai scritto sulla perfezione ecc...ti faccio qualche appunto: