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Citazione:
Originariamente scritto da
JohnTuld
E dobbiamo pure continuare qua?:rolleyes:
È tristissimo che ormai nella sezione Audio Club si parla solo di cavi, e come se ne parla poi.....
A quanto pare questo è quel poco che rimane dell'HIFI per buona parte degli audiofili.
Chi poteva ( e doveva ) educare l'audiofilo nel modo giusto, non l'ha fatto, non si è del tutto sdoganato da certe pratiche, non sta a me dire per quali ragioni, ognuno si faccia la propria idea in proposito e questi sono i risultati.
Saluti
Marco
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Il discorso di Microfast non soltanto è tristemente giusto, ma sarebbe anche applicabile ad un'infinità di altri campi... in Italia abbiamo il più alto indice di analfabetismo funzionale al mondo, con quasi metà (il 47%, secondo le più recenti statistiche) della popolazione che, posta di fronte ad un testo, non è in grado di andare oltre alla comprensione basilare di quel che ha letto, ovvero di sottoporlo ad un'analisi critica.
Siamo un popolo volutamente reso incapace di distinguere informazioni palesemente false, a patto che ci vengano sottoposte nel modo "giusto" (ovvero quello che è capace di far leva sui sentimenti più bassi della nostra condizione umana), e quello dei cavi audio e gli altri miracoli tecnologici che ci vengono venduti è soltanto uno dei risvolti, uno di quelli più innocui in realtà
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Non esageriamo ora ... suvvia
Detto da uno Svizzero che ama L'Italia ed il suo Popolo -- non è così -- non spariamoci sui piedi
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Beh, se vogliamo consolarci e prenderci a pacche sulle spalle possiamo farlo benissimo, ma le informazioni che ho riportato non me le sono inventate... spararsi sui piedi è casomai proprio negare l'evidenza, se si vuole fare qualcosa per il problema prima di tutto bisogna ammettere che ci sia.
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L'esempio che io ho citato molte (troppe) volte di Galileo e delle montagne/crateri sulla Luna la cui esistenza era negata "per definizione" da certi esperti filosofi del tempo è purtroppo sempre più calzante e dimostra come molti non si arrendano neanche davanti all'evidenza, perchè il loro inconscio sa benissimo che di fronte ad una banale verifica oggettiva cadrebbero tutte le loro certezze, si ritroverebbero a fare la figura del famoso "Re non molto vestito".
Ci sono convinzioni che, per motivi vari, sono ormai radicate in certe persone che, probabilmente per autoprotezione inconscia, rifiutano qualsiasi approccio alla questione che non sia quello che le possa convincere di essere nella ragione.
Poichè in questo caso non esiste nulla di concreto a supporto delle proprie tesi, anzi, un qualsiasi banale test le smonterebbe in un attimo, la risposta è quella che si deve tristemente ascoltare ogni volta: il rifiuto più assoluto a porsi in discussione, la classica frase "Io non devo dimostrare nulla" nè un esempio.
Per non parlare poi della frase che solitamente segue: "Siete voi che dovere dimostrare di non sentire" che dimostra anche una completa mancanza di ragionamento e razionalità, se io devo dimostrare che non sento differenze credo che la cosa sia facilissima, se sono in malafede dirò sempre "No, non sento nulla" ed allora la prova sarebbe superata, ma cosa dimostrerebbe?
Eppure neanche questo semplice ragionamento pare essere alla portata di certe menti illuminate.
Tutto sommato come una persona si faccia abbastanza turlupinare da personaggi molto astuti è affar suo, ma quello che non deve invece accadere è che poi certe baggianate vengano dispensate come verità assoluta ed incontrovertibile a chi, ignaro di tutto, si affaccia a questo mondo e chiede consigli.
Io, se consiglio di mettere una tenda un po' pesante davanti ad una vetrata o delle trappole negli angoli lo faccio perchè:
1 - so che esistono note Leggi fisiche che regolano le riflessioni delle onde sonore
2 - esistono delle misurazioni che dimostrano la validità dell'intervento (confermando le Leggi di cui sopra)
3 - ad un ascolto fatto in circostanze analoghe l'intervento di cui sopra si è rivelato efficace (confermando le misure fatte che hanno confermato le Leggi interessate)
non do il consiglio perchè:
1 - io sento il miglioramento ma non chiedermi di spiegarti perchè o in base a cosa questo avvenga
e, sopratutto:
a - se tu non lo senti è perchè non sei capace di ascoltare
b - il tuo impianto non è all'altezza
c - no, non acconsentirò mai a cercare di dimostrare che quello che sostengo è vero
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Citazione:
Originariamente scritto da
2112luca
continuo a non capire..... i cavi bisogna fare il test in cieco fatto come dite voi perchè altrimenti non è valido...[CUT]
Non è che non è valido, vanifichi il senso dell'acquisto.
Se hai un cavo da 10 euro che funziona e non sei poi in grado di apprezzare differenze o riconoscerlo da un'altro da 100 dopo che l'hai sostituito (non ci riesci tu ad orecchio come non ci riesce nessuno strumento scientifico) cosa cavolo gli hai spesi a fare questi ulteriori 100 euro per un nuovo cavo?
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Il discorso, in questo caso, diventerebbe un po' più complesso, potrebbe entrare in gioco la componente relativa alla soddisfazione personale, quella che fa spendere tanti soldi per un oggetto che non ha nulla in più rispetto ad un altro molto più economico che svolga la stessa funzione.
Un mio carissimo amico, aveva un bellissimo orologio di marca famosa (di quelli che è meglio non avere al polso se si va in certi quartieri o se ci si ferma al semaforo con il finestrino abbassato) ed io ne avevo uno di quelli "normali" al quarzo; un giorno guardo il suo e poi il mio, c'era uno scarto di un minuto buono (quello giusto era il mio, verificato), la sua risposta quando ho fatto notare la discrepanza è stata: "Non l'ho comprato per la precisione, lo so che scarta un po'., però..." gli ho risposto che personalmente io l'orologio invece lo usavo per sapere l'ora (ed un cavo lo uso per trasportare un segnale elettrico).
Comportamento perfettamente normale, non censurabile, nel campo della moda è la prassi, però se qualcuno ti chiedesse: "Devo sapere l'ora precisa, cosa devo fare?" non gli rispondi comprati un XY, non sarà precisissimo, ma vuoi mettere quanto fa figo".
Ovvero quanto ho scritto nel mio intervento precedente: a chi chiede consigli non si danno risposte circa cose non dimostrabili e dettate solo da sensazioni o, peggio, aria fritta.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Nordata
Ovvero quanto ho scritto nel mio intervento precedente: a chi chiede consigli non si danno risposte circa cose non dimostrabili e dettate solo da sensazioni o, peggio, aria fritta
Perfettamente d'accordo con te, peccato che poi nel mondo reale e per la precisione sulle riviste si leggano articoli tecnicamente validi che traggono delle conclusioni inquietanti del tipo:
Abbiamo verificato che questi effetti sono molto esigui e quindi irrilevanti, ma ci penseranno i nostri recensori pipistrellati a trovare le differenze dove non dovrebbero esserci, lasciando quindi la porta aperta a ricamarci sopra in modo del tutto irrazionale.
Insomma si deve in qualche modo tenere entrambe le posizioni per volontà e necessità del mercato.
E poi ti stupisci di leggere certe cose? ti diranno, ma come, l'ha persino scritto l'Ing. tal dei tali e tu vuoi venirmi ad insegnare?
Io credo che se i pareri autorevoli fossero razionali, rigorosi e coerenti questo "doping audiofilo" non dico sarebbe stato eliminato ma sicuramente tenuto a bada e ridimensionato.
Ed invece ci troviamo apparecchi dal costo folle proprio per certi comportamenti e che io o tu e qualche altro dica il contrario serve a molto poco, purtroppo ...
Saluti
Marco
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Citazione:
Originariamente scritto da
Nordata
Comportamento perfettamente normale, non censurabile, nel campo della moda è la prassi
Che poi non è molto diverso da quel che ho candidamente ammesso in uno dei miei post precedenti... il mio amplificatore l'ho scelto non per una superiorità tecnica nei confronti della concorrenza, ma perchè - a fronte di una prestazione che comunque per i miei gusti personali ho ritenuto di tutto rispetto - me ne sono innamorato per ragioni assolutamente non tecniche.
La cosa curiosa è che un "misurone" si permetta di ammettere una cosa del genere, mentre qualsiasi "audiofilo" che si rispetti sceglie i propri componenti in base ad uno strumento di misura che reputa infallibile, il proprio orecchio, e si rifiuta di mettere in discussione quanto poi queste "misure fatte ad orecchio" siano rilevanti da un punto di vista pratico.
Si da per scontato che l'orecchio sia non soltanto infallibile, ma anche non influenzabile da suggestioni di altri sensi, o da consapevolezze di altro tipo: sapere, perchè qualcuno ce lo dice, che un determinato componente piuttosto che un altro sta suonando in un certo momento è un'informazione di un'importanza, per il cervello, talmente più rilevante che qualsiasi "misurazione" dello strumento-orecchio ne risulterà falsata.
In buona sostanza, è un po' come cercare di misurare la velocità di un'automobile utilizzando un GPS. Di per se non c'è niente di male, lo strumento è perfettamente adatto e può essere anche infinitamente preciso... ma se l'automobile la mettiamo su dei rulli, il GPS la rileverà come ferma, per quanto veloce stia andando. I rulli, in questa analogia, rappresentano proprio quell'insieme di informazioni accessorie che influenzano il giudizio su un determinato componente quando oltre a sentirne il suono, ne conosciamo la marca, il prezzo, ne vediamo l'aspetto e lo carichiamo delle nostre personalissime aspettative.
Il test in doppio cieco non fa altro che eliminare tutte queste informazioni accessorie, e riportare la macchina fuori dai rulli e su strada, dove finalmente il GPS potrà misurarne la velocità in maniera corretta.
Poi nessuno ci vieta di comprare comunque l'oggetto che "ci piace di più", scegliendo di dare il peso che preferiamo a tutte quelle componenti che fanno parte dell'oggetto ma non della sua "prestazione" strettamente detta, quindi di scegliere un ampli per il suo colore o un cavo per lo spessore della guaina, l'importante è farlo in maniera consapevole e non convincendosi che un determinato cavo abbia "ammorbidito il suono" solo perchè sta dentro una guaina di gomma morbida...
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Citazione:
Originariamente scritto da
Nordata
Ci sono convinzioni che, per motivi vari, sono ormai radicate in certe persone che, probabilmente per autoprotezione inconscia, rifiutano qualsiasi approccio alla questione che non sia quello che le possa convincere di essere nella ragione.
Questa è la spiegazione più convincente riguardo certe tesi sostenute fino al limite del ridicolo
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Perdonate - che le misure sono importanti lo ho detto e scritto più volte in questo thread interessante;
però vi percepisco molto sicuri, categorici e autoreferenziali rispetto alle vostre argomentazioni - a me questo spaventa un poco -- lo dico da persona con studi e attività di tipo scientifico --- non so se queste prese di posizione così forti portano frutto.
con rispetto e stima
Scusate ancora
Jakob
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Citazione:
Originariamente scritto da
jakob1965
Perdonate - che le misure sono importanti lo ho detto e scritto più volte in questo thread interessante;
però vi percepisco molto sicuri, categorici e autoreferenziali rispetto alle vostre argomentazioni - a me questo spaventa un poco -- lo dico da persona con studi e attività di tipo scientifico
Quindi da uomo di scienza dovresti concordare che la scienza stessa mette dei paletti che, almeno nel mondo in cui viviamo regolato da alcune leggi fisiche, non si possono oltrepassare. Esempio:
- il cavo direzionale in corrente alternata;
- il cavo di rete (anche esso direzionale) che addolcisce il suono;
- il cavo SATA che allarga lo stage;
- il cavo (passivo) che innalza alcune frequenze a discapito di altre;
- il cavo "della corrente" (anche esso senza elementi attiva) che pulisce la corrente;
Insomma, i principi della dinamica, della termodinamica e dell'elettromagnetismo sarebbero sconvolti dall'esperienza audiofila. Altrimenti un cavo passivo che aumenta di qualche db alcune frequenze avrebbe creato energia dal nulla, o no?
Certo, la scienza progredisce, ovvero è capace di auto-correggersi, ma sicuramente non "ad orecchio".
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per Jakob
A parte quanto appena scritto da Giuppo, che sono verità scientifiche acclarate e su cui non è possibile discutere, quanto meno in questo Universo, vorrei solo dire che, a mio parere, se proprio ci sono persone autoreferenziali non sono coloro che affermano la quasi inutilità di certi accessori audiofili, in quanto basati sul poco o nulla, ma proprio chi sostiene il contrario, che si ripete portando a supporto delle proprie tesi solo e sempre: "Io sento", non accettando alcun discorso, confronto, prova.
Ho scritto tantissime volte che mi sta bene fare un test di ascolto, visto che viene sostenuto a spada tratta che solo l'orecchio ha le capacità di percepire le differenze (nel bene o nel male questo è un altro discorso si cui si potrà discutere una volta accertato incontrovertibilmente che si manifestano in modo inequivocabile i fenomeni dichiarati); nonostante ciò la prova viene sempre rifiutata, rifuggita, guardata come il peggiore dei mali, liquidata con la solita frase "Io non ho bisogno di fare prove, Io sento".
E poi saremmo noi gli autoreferenziali? Mi sembra che torni a fagiolo la famosa espressione: "Che se la suona e se la canta".
Io è da anni che aspetto una prova appena appena seria, perchè sono curioso, sono il primo che vorrei fosse messa una parola abbastanza definitiva su questa e altre questioni.
Le riviste (serie) del settore che sono le uniche che avrebbero i mezzi per organizzare qualcosa del genere fanno un po' lo gnorri, al massimo qualche articolo in cui si deve "leggere tra le righe", come ho letto anni fa in una risposta nella posta ad un lettore che chiedeva delle conclusioni nero su bianco, (non che fosse difficile trarle, ma un paio di righe non sarebbero state male), ma bisogna capirli, tutto sommato anche loro: "tengono famiglia", per cui alcune ignorano proprio la questione, qualcuna, leggermente più temeraria, fa degli ottimi articoli, lascia intendere, mette magari qualche grafico abbastanza chiaro (per chi ne mastica un po') e poi....basta, al limite scrive che le opinioni espresse sono fatte sotto la responsabilità dell'articolista (risposta data a chi aveva fatto notare qualche discrepanza tra quanto scritto nella sezione tecnica e quanto affermato in quella audiofila).
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Insomma il marciume e' diffuso tranne eccezioni che confermano la regola ed anche l'hifi ne fa parte.
Chi vuol capire, una piccola minoranza, semplicemente non ha che da dissociarsi, auspicando che prima poi le cose possano cambiare.
In definitiva la speranza e' sempre l"ultima a morire.
Saluti
Marco
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Non era incluso Nordata nel mio commento al quale riconosco conoscenza ed equilibrio
Ho scritto più volte nei miei post che sono semi- cavoscettico e ho studiato un pochino (ma purtroppo molto tempo fa) il fenomeno della conduzione nei metalli e ho scritto che la direzionalità (presunta) dei cavi è per me una questione di convenzione.
Ho anche scritto e detto che le misure sono centrali e che sicuramente ed copiosamente i progettisti le usano .....
Questo dico e penso ma penso anche che l'esperienza sensoriale ed emozionale non può essere messa da parte così come se nulla fosse -- i sensi la psiche sono centrali per l'uomo e per la sua esperienza di vita -- vanno considerati
Si può dire? Un saluto e buoni ascolti
Jakob