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Citazione:
Originariamente scritto da luipic
...Comunque, la Tua mi sembra una frase ad effetto buttata lì e decisamente poco opportuna....
E' un mio difetto: scrivo sempre a sproposito, probabilmente è colpa dei miei genitori :D .
E' che il tuo commento, proprio perché viene da un neo papà, mi è sembrato alquanto irrealistico e un po saccente. Con la tua logica un bambino non romperebbe mai i proprio giocattoli, e se lo fa è perché non è stato educato bene. Mi permetto di dissentire.
Credo di dare un'adeguata educazione ai miei figli, e nonostante questo continuano a graffiare i DVD.
Comunque siamo abbondantemente OT.
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Citazione:
Originariamente scritto da luipic
Se permetti, ne so qualcosina più di Te in merito :D .
A mia figlia di 2 anni, che peraltro è molto accorta con i dischetti (chissà da chi ha preso :p )odirli con cura, poichè l'eventuale copia costerebbe quasi come l'originale.
Ciao
Luigi
non ho figli (sono diventato zio a 13 anni poi a 19 ) ,ma lavoro in un'azienda con 150 dipendenti. e ne ho sentite di tutti i colori. Anche con la supervisione di un adulto, i bambini sono imprevedibili e basta un attimo che combinino un disastro. tutto quello che fanno è premedidato e lo sanno fare con estrema rapidità. per quanto lo puoi guardare basta anche solo stargli lontano 1 mt perchè combini qualcosa. non che tutti siano cosi. ma visto che più di una volta mi è capitato di far gìù copie di backup a qualche mio collega (loro avendo le copie originali e non avendo il pc non hanno la possibilità di farle) mi sono fatto un'idea.
ho anche lavorato per 4 anni in un negozio di videogames. pochissime volte ,ma raramente mi sono capitate le playstation 1, distrutte perchè fatte volare giu dai balconi. poi che i genitori mi abbiano detto che lo stavano guardando o meno non importa.
il fatto delle copie di backup cmq è una cosa buona per far imparare ai bambini come maneggiare i dischi. tutto qui
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Citazione:
Originariamente scritto da Taso
salve,mi kiedevo quali software e hardware servivano per crearsi le propie copie di back up dei propi film in blu ray acquistati.
e' possibile?
grazie
Certo.
SlySoft AnyDVD
http://www.slysoft.com/en/anydvdhd.html
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Se i Francesi non si fossero ribellati forse sarebbero ancora fuori dalla Bastiglia, se gli operai avessero sempre obbedito alle leggi senza contestarle, magari violandole,lavorerebbero ancora 14 ore al giorno e senza previdenza, ecc (divertitevi a trovare altri paragoni se volete:D ), di fatto ogni volta che ci troviamo di fronte ad un sopruso (in questo caso economico perlopiù) viene da parte di molti spontaneo risolvere il problema non osservando la clausola vessatoria.
Io ad esempio vorrei pagare il giusto sia il software che l'hardware, ma il primo è a livelli assurdi ed i secondi sono spesso prodotti immaturi e da riformare secondo nuovi firmware dopo poco (vedi cd autoradio e lettori bd dove siamo al limite della legalità da parte dei produttori); esistono, ma sono rari i prodotti "ideologicamente" corretti per i consumatori.
Poi ci sono in vendita legale decine di articoli che se usati per gli scopi consentiti non verrebbero MAI accesi;esistono linee telefoniche iperveloci che se non venissero sfruttate dal file-sharing sarebbero utilizzate un terzo (dato abbastanza reale!): provate a ridurre gli introiti di quel settore del 60-70% e poi ditemi cosa sopravviverebbe!
Stiamo parlando di un settore che si occupa del "futile" e che segue solo logiche di business: spiegatemi perchè l'affare lo deve fare solo la "company"? E' più che normale che l'altra metà del business (NOI) voglia fare anche lei l'affare e provi a pagare di meno, non pagare, utilizzare al meglio tutti questi prodotti che la legge imposta dalla "company" vorrebbe blindati.
Non venitemi a dire che se non ci fossero copie pirata il costo dei cd o dvd sarebbe inferiore :violerebbe qualsiasi legge economica legata al profitto ,e siccome Sony e company non sono associazioni "no-profitt" semplicemente non accadrebbe!
Non commettiamo l'errore di considerare il nostro esiguo numero di appassionati del forum come il campione fedele, niente di più sbagliato: noi siamo probabilmente l'elite, o meglio l'avanguardia, ma il mercato è fatto dalla massa e la massa segue le logiche di mercato (soprattutto dove non parliamo di beni di prima necessità calmierati da governi o autority).
Di più: proprio perchè un oggetto é MIO perchè l'ho PAGATO, voglio poterci fare di tutto, tagliarlo,mangiarlo,copiarlo: è MIO! Non posso danneggiare "altri" RIVENDENDONE copie, ma se volessi copiarlo 100 volte per il mio uso personale devo poterlo fare!
La legge non prevede questo? Vuol dire che è sbagliata e una legge sbagliata sui può correggere; a una legge sbagliata ci si può ribellare: non lo dico io , ma la storia.
PS
Non so se esisteva un posto migliore per postare questa opinione: ovviamente al moderatore il compito di accettarlo, spostarlo o cancellarlo...e nel qual caso mi scuso anticipatamente.
Ciao.
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Ritengo che i paragoni portati ad esempio per giustificare la pirateria non reggano.
Non credo si possa paragonare la ribellione contro soprusi che andavano contro i diritti base e inalienabili di ogni individuo in tempi un cui la libertà personale contava meno che niente (Rivoluzione Francese) o in casi in cui venivano a mancare le più elementari norme di rispetto verso il lavoro e chi lo compiva (Lotte Sindacali) con il fatto di non voler spendere quanto richiesto per acquistare un bene assolutamente voluttuario e non indispensabile (e non tiratemi in ballo "il Diritto alla Cultura").
Se anche i DVD e simili venissero tutti venduti a 10 €, ma ci fosse sempre la possibilità di averli gratis, sicuramente la maggioranza continuerebbe a scaricarli (perchè dovrei spendere quando posso risparmiare ?).
Già, è vero, si stava parlando di "diritto ala copia" non di scarico dalla rete.
Ma perchè questo inalienabile diritto lo si deve invocare solo per i CD/DVD/BD ? Mi sembra strano che nessuno lo richieda per i libri, eppure non sono regalati, anzi, eppure si consumano usandoli, la copia si può fare facilmente, senza tanti problemi, una fotocopiatrice la sanno usare tutti.
Forse perchè fotocopiare qualche centinaio di pagine è un lavoro lungo e scomodo, per poterlo fare praticamente gratis lo si dovrebbe fare in ufficio, cosa non proprio salutare, specialmente se si viene scoperti da qualche capo ufficio o dirigente e il risultato sarebbe, comunque, molto ingombrante, con le immagini solo in bianco e nero, nei negozi non dovrebbe essere possibile, in quelli seri viene fatto rispettare il limite previsto dalla Legge per il numero di pagine fotocopiabili da una pubblicazione (il 10% o giù di lì, non ricordo) e, comunque, si paga abbastanza.
Non mi sembra nfatti che la pratica dello fotocopiatura di interi libri, magari romanzi o racconti appena usciti, sia molto diffusa, qui non viene sentita molto la necessità del diritto alla copia contro il rischio di deterioramento dell'originale, chissà perchè.
Se si compra un libro di fiabe e lo si dà in mano al figlioletto di 3 anni, probabilmente prima o poi qualche pagina si strappa o lo scarabocchia, quindi meglio fare subito una copia e tenersi l'originale, non è lo stesso discorso dei DVD con i cartoni ?
Che poi, anche se fosse valida questa motivazione, addotta da moltissimi come motivazione alla copia, la cosa si ridurrebbe a pochi film, invece mi sembra che questo inalienabile diritto, di cui sembra non potersi assolutamente fare a meno, quasi ne dipendesse la vita di ognuno, lo si invoca per tutti i DVD, forse che tutti vengono dati in mano al pargoletto terribile ?
Si parla di diritti dei consumatori, giusto, però credo che anche il produttore abbia qualche diritto, non credete ? Il diritto di poter vendere tutti i DVD che vuole senza dover combattere con chi ne scarica una copia dalla rete, o lo copia dopo averlo noleggiato, poi la passa gli amici e via così.
Che poi si possa discutere sul prezzo giusto o meno, esagerato o in linea, è un altro discorso, che però non ha nulla che fare con "il diritto" a farsi una copia.
Mi sono sempre chiesto come fanno gli acquirenti di un LP, ce ne sono ancora tantissimi ed era una cosa normale sino a qualche anno fa, con i propri preziosi dischi, costosi e che si rovinano (questo sì, veramente) anche usandoli con tutte le precauzioni), loro non hanno il diritto di poterne usufruire all'infinito ? Non mi sembra di aver mai sentito nessuno invocare di averne una copia sostitutiva (poichè non può farsela lui).
Secondo me, ma mi posso sicuramente sbagliare, quando si acquista un bene di consumo, se ne usufruisce sino a quando è possibile, se si consuma usandolo (come da definizione del tipo di bene) lo si sostituisce, se si ritiene sia ancora utile continuare a possederlo, altrimenti lo si tiene incellophanato su uno scaffale, così siamo sicuri che non si consuma e lo avremo sempre nuovo e perfetto.
Come ho già scritto altre volte la normativa in vigore, non solo in Italia ma, praticamente in tutto il mondo civile, è più o meno simile, non è perfetta, è migliorabile in molte parti, ma non per questo la si deve ignorare o, peggio, infrangerla (dichiarandolo apertamente o giustificando tale comportamento), il cercare di farla cambiare tramite associazioni, comitati, rappresentanti politici (se possibile) è invece giusto e pienamente condivisibile.
Quanto al fatto che "L'ho comprato, l'ho pagato e quindi ne faccio quello che voglio" purtroppo credo non sia esatto, poichè esistono delle clausole che vengono accettate acquistando il bene in questione, per cui poi non si può infrangerle.
Se venisse riconosciuta l'illegittimità di tali clausole allora il discorso potrebbe essere diverso, ma non credo che questo sia avvenuto.
Ognuno poi in casa propria è libero di fare come meglio ritiene e di forum che trattano l'argomento, anche più in profondità e dettagliatamente ne esistono tantissimi.
Ciao
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Caro Nordata, mi trovi d'accordo al 101%.
Ciao
Luigi
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Credo che la questione della copia privata e, più in generale, la normativa sul diritto d'autore sia particolarmente complessa e difficile da decifrare persino per gli addetti ai lavori. Di certo c'é molta disinformazione amplificata dai media, internet compreso.
Siccome questo è il più autorevole forum italiano in materia di audio-video e non si può permettere di alimentare confusione su questioni che interessano gli utenti, vorrei provare a fare un pò di chiarezza per quanto possibile.
La legge 633/41 (l.a.) sancisce il diritto a riprodurre su qualsiasi supporto un'opera tutelata per uso esclusivamente personale, purché senza scopo di lucro e nel rispetto delle misure di protezione adottate dal titolare dei diritti.
A questo diritto fa da contraltare l'obbligo di quest'ultimo di consentire al possessore legittimo, nonostante la protezione, la copia privata "anche solo analogica".
Quindi il possessore ha diritto alla copia analogica e se il supporto non lo consente perché è protetto (macrovision e simili misure che impediscono la riproduzione analogica), può pretendere dal produttore una copia analogica e agire giudizialmente per fare valere questo diritto.
Per "compensare" il diritto alla duplicazione riconosciuto al possessore legittimo, ai titolari dei diritti sull'opera è riconosciuto il c.d. equo compenso che grava sull'acquirente del supporto.
Fin qui nulla di diverso da quanto correttamente riportato in questa discussione, salvo a rimarcare che, contrariamente a quanto sostenuto da Nordata, il diritto alla duplicazione è strettamente connesso all'equo compenso. Nel sistema della l.a., infatti, il diritto alla duplicazione (riproduzione) è un diritto esclusivo del titolare dei diritti che soffre di alcune eccezioni fondate su un interesse pubblico (es. bande o fanfare della forze armate) o privato (diritto di riproduzione per uso personale); solo che in quest'ultimo caso l'eccezione viene fatta pagare a favore del titolare dei diritti attraverso il sistemza dell'equo compenso che grava sui supporti e sugli apparati di duplicazione.
Ma cosa accade se il legittimo possessore del supporto contenente un'opera tutelata e protetta da misure tecnologiche, la duplica in digitale violando la protezione? In altri termini, è prevista una sanzione e di che tipo?
A cosa vanno incontro tutti coloro che, avendo regolarmente acquistato un cd, un dvd o un blu-ray contenente materiale protetto, lo duplicano in digitale:
su un cd da tenere in macchina;
sul lettore mp3 per ascoltarlo in movimento;
su un dvd o un blu-ray da utilizzare quotidianamente magari da dare in pasto ai bambini?
E, allargando il campo, che cosa accade se registro la mia serie TV preferita su Sky con il mio HTPC munito di smartmouse?
Queste credo siano le domande cruciali perché se dovessimo arrivare alla conclusione che le norme sopra ricordate sul divieto di copia privata digitale siano norme senza sanzione (norme imperfette per i giuristi), allora l'approccio alla questione potrebbe essere diverso e, forse, più pacato.
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E' stato già trattato l'argomento diverse volte e, dopo varie elucubrazioni, siamo giunti alla conclusione che:
- La legge vieta la copia digitale, se il contenuto è coperto da copyright
- La legge permette ESPRESSAMENTE il diritto alla copia analogica di backup per uso personale, anche se il contenuto è coperto da copyright.
- C'è l'equo compenso, che è un rimborso a forfait per, appunto, GARANTIRE il diritto alla copia permessa di legge, cioè quella analogica.
Quindi, è chiaro che, dato che TUTTI i film in commercio e TUTTI gli apparecchi in commercio usano un qualche DRM per impendire la copia digitale, ma implementano ANCHE il Macrovision, per impedire la copia analogica, la morale è che:
- Se l'UTENTE "infrange" la legge, facendosi una copia digitale, ha infranto la legge, e non può fare nulla
- Se i detentori di copyright, invece, infrangono la legge, vietando SIA la copia digitale SIA quella analogica, non si può fare nulla, se non lamentarsi della legge con i propri rappresentanti.
I casi sono tre:
1) Cambia la legge, e mi negano ANCHE il diritto alla copia analogica, ma allora devono TOGLIERE l'equo compenso!!!
2) Viene vietato l'uso del Macrovision
3) Cambia la legge, e mi PERMETTONO la copia digitale, magari semplicemente aggiungendo un paragrafo che dice che, se il produttore nega il diritto alla copia analogica, l'utente ha il diritto di potersi fare una copia digitale.
Nella situazione attuale, il dato di fatto è che SIA l'utente che copia in digitale, SIA i detentori di copyright che negano la copia analogica sancita per legge, sono ENTRAMBI in difetto...Ma c'è una notevole disparità a sfavore del soggetto "debole", cioè l'utente. Perchè lui deve comportarsi "bene", finchè la legge non cambia e intanto darsi da fare per farla cambiare, mentre il soggetto "forte" può permettersi di comportarsi "male", calpestando il diritto alla copia analogica sancito per legge, ed è il soggetto "debole" che deve mobilitarsi (addirittura in sede giudiziale...) per far valere i suoi diritti ?
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Come ho già scritto, e confermato da altri, poichè la Legge e le varie norme sparse qua e là sono complesse ed a volte anche in contrasto tra loro, è cosa giusta discuterne e nel possibile cercare di farla modificare, adottando tutti i mezzi legali atti a tale scopo.
Anche a me molte norme paiono non appropriate, quello però che ho sempre inteso dire è che una legge malfatta non autorizza ad infrangerla, a cercare scappatoie o cercare falsi alibi per sostenere la necessità improrogabile di ignorarla solo perchè non la si condivide.
Questo in tutti i campi; è anche una questione di civilità, se ci si sentisse liberi di violare una norma perchè la si trova ingiusta (magari anche a ragione) dove si andrebbe a finire ?
Ciao
p.s.: per quanto rigarda il "giusto compenso" mi sembra di aver letto qualche sentenza che sosteneva che il fatto di pagarlo non autorizza comunque a copiare un'opera protetta da copyright (ma non saprei dire dove e quando, anche perchè non è che sia un argomento che mi interessi particolarmente).
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Citazione:
Originariamente scritto da nordata
p.s.: per quanto rigarda il "giusto compenso" mi sembra di aver letto qualche sentenza che sosteneva che il fatto di pagarlo non autorizza comunque a copiare un'opera protetta da copyright
Direttamente dal sito SIAE:
http://www.siae.it/utilizzaopere.asp...&open_menu=yes
Citazione:
Originariamente scritto da SIAE
La Copia Privata è il compenso che si applica, tramite una royalty sui supporti vergini fonografici o audiovisivi in cambio della possibilità di effettuare registrazioni di opere protette dal diritto d’autore. In questo modo ognuno può effettuare una copia con grande risparmio rispetto all’ acquisto di un originale
L'equo compenso, come conferma sia la legge che la SIAE stessa, ha ragione di essere proprio per bilanciare il diritto, sancito per legge, alla copia privata per uso personale.
Visto che abbiamo visto che la copia digitale è vietata se il contenuto contiene delle protezioni, ma che la legge *comunque* sancisce il diritto almeno alla copia analogica, va da se che, finchè l'equo compenso viene percepito, come è illegale copiare digitalmente, allo stesso modo è illegale vendere supporti non copiabili per via analogica.
Citazione:
è anche una questione di civilità, se ci si sentisse liberi di violare una norma perchè la si trova ingiusta (magari anche a ragione) dove si andrebbe a finire ?
Questo è giusto, in linea di principio. Ma nella situazione attuale (vedi sopra), sono i detentori di copyright che, di fatto (visto che difficilmente un utente ha gli strumenti per far valere questo diritto) sono liberi di violare la legge che garantisce una copia analogica, quindi non vedo perchè ci debba essere questa disparità di giudizio: comincino loro a rispettare la legge, se vogliono che gli utenti la rispettino a loro volta, e questo è un altro principio che, se non viene rispettato "dove si andrebbe a finire" ?
E non parliamo neanche della ancora più recente normativa, che permetterebbe non solo la copia, ma addirittura la divulgazione di contenuti coperti da copyright, purchè siano "degradati" qualitativamente. Ovvio che, finchè non verrà chiarito esattamente cosa vuol dire "degradati", l'unica forma di copia digitale che diventa illegale, è la copia 1:1 bit-per-bit dell'originale. Qualsiasi ricompressione audio o video, Divx, Mp4, Mp3, sono tutte copie degradate.
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Citazione:
Originariamente scritto da antani
Mah, io so che i miei figli ... secondo me avere la possibilità di fare una copia di back up é molto utile.
Guarda questi due bambini che si godono l'HD grazie all'AACS :
http://www.aacsla.com/what/overview
"and enable consumers to enjoy next-generation content, including high-definition content"
Che dire grazie ;)
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“Nulla è più necessario del superfluo” affermava oltre un secolo fa Oscar Wilde. Quello che all'apparenza suona solo come un aforisma atto a provocare un sorriso in verità indica una profonda percezione del mondo.
Cosa fa di un uomo un uomo? Il fattoche ha bisogni essenziali quali mangiare, dormire, riprodursi? O il fatto proprio che ha fortissimi interessi "superflui", innecesarsi alla sua esistenza, ma non alla sua vita? Cose come musica, arte, divertimento ecc. sono beni voluttuari, ma sono proprio queste le cose che elevano gli esseri umani dal rango di meri brutti, bestie antropomorfe a quello di esseri viventi capaci di guardare aldilà del "qui ed ora", capaci di vera intelligenza.
Dico questo perché una delle "scuse" che vedo più ricorrentemente in questi discorsi è che, essendo gli oggetti del discutere beni meramente voluttuari, beh allora non sono poi così importanti per la propria vita, si può farne facilmente a meno se non ce li si può permettere. Nessuno sembra guardare all'altra faccia del discorso: perché proprio questi beni sono quelli su cui si concentrano la "pirateria", sforzi per superare controlli e DRM?
Mercato nero? Indubbiamente, ma questo non risponde alla domanda di cui sopra, ma semmai la rinforza; se c'è un mercato vuol dire che la richiesta è fortissima: perché?
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A me' viene anche in mente la frase "chi e' senza peccato scagli la prima pietra".
Detta un po' prima di Oscar Wilde ed in tempi non sospetti.
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Siamo d'accordo, ma il problema va visto forse in un'altra ottica: molte persone non si accontentano di acquistare o noleggiare qualche film al mese, ma li devono avere tutti.
Allo stesso modo non basta acquistare un gioco per sè o per i figli ogni tanto, ma bisogna comprarli tutti.
Diventa inevitabile il ricorso alla pirateria.
Scusate, ma il discorso del diritto a tutto per tutti mi suona abbastanza inopportuno.
Ciao
Luigi
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Mi permetto di osservare che spesso si parte dall'opportunità di effettuare copie di backup dei propri dischi e si finisce con il giustificare la pirateria sulla base di astrusi principi di diritto di accesso alla cultura.
Ne deduco che alla fine quelli veramente interessati a vere e proprie copie di backup sono pochi.
Ciao
Luigi