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Originariamente scritto da STELEO
Anche in Irak c'erano dei fatti e chi era favorevole alla guerra ha sempre avuto come giustificazione tali fatti salvo poi doversi ricredere quando gli stessi americani han dichiarato che di armi non convenzionali non ve ne erano.
E poi scusate ma a queste guerre sareste favorevoli se a combatterle andaste voi o i vs. figli?
Ciao
Una centrare nucleare in un Paese che ha dichiarato di volersi dotare dell'atomica (magari tra poco la vedremo anche su "Google Earth"), che naviga sul petrolio e che vuole cancellare Israele, basta ed avanza.
Non si parla di prove raffazzonate!
Per demolire gli impianti di cui sopra, basterebbero qualche raid aereo e/o qualche missile da crociera.
Ciao
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Originariamente scritto da andrea aghemo
Sinceramente, sì.
Se si tratta di spazzare via regimi totalitaristi di stampo religioso ed integralista, sì.
E siamo sempre al punto.... la certezza che certi regimi siano tumori con bordi ben differenziati e quindi asportabili con una pulita operazione chirurgica.
Ma non è così. L'Iraq dovrebbe averlo ben insegnato. Io ricordo l'intervista fatta dalla RAI ad una normale famiglia del ceto medio di Bagdad (2 insegnanti con figli e genitori) pochi giorni prima dell'invasione, (brava gente che nulla aveva a che spartire con Saddam e il regime) e mi chiedo spesso che fine avrà fatto ora e come viva ora quella famiglia.
30000 morti dice il governo USA... molti di piu' prima che tutto torni tranquillo ed un paese in cui i Cristiani vivevano in pace trasformato in un inferno, dove i nemici non si sa piu' chi siano.
Ma nessuno si è accorto che mentre gli attuali nemici del consesso civile iraqueno sono i Sunniti con le loro infiltrazioni terroristiche , sono arrivati i filmati dei nostri soldati che combattono contro gli Sciiti???
Certo, Saddam il macellaio merita di stare dove sta', ma a questo prezzo? Non c'erano altri sistemi anche drastici?
Vedi, io, come diceva un vecchio amico 30 anni fà, sono pacifico ma non pacifista. Un assassinio mirato non mi scandalizza in certi casi così come non mi scandalizzerebbe un immediato (domani!!!) bombardamento su una certa centrale nucleare Iraniana.
Ma il problema è che del regime totalitario non frega proprio nulla a quelli che possono colpire in modo mirato.
A loro interessa spostare le geopolitiche nel loro interesse e in molti casi i regimi totalitari gli fanno comodo o perchè sono amici (Arabia ?? ) o perchè offrono una opportunità.
I pazzi scriteriati vanno fermati ma che non ci prendano per i fondelli usandoli come scusa per i loro risiko planetari.
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Originariamente scritto da STELEO
E poi basta con questa ipocrisia, di popoli vessati dai propri governanti ce ne sono un'infinità ma nessuno si preoccupa di andare a liberarli a meno che questi governi non siano in contrasto con l'amministrazione americana e soprattutto non abbiano delle risorse naturali da poter sfruttare.Ciao
Concordo,
la costruzione di sati democratici in medio oriente non e' il fine ma il mezzo attraverso il quale si cerca di neutralizzare gravi pericoli per la stabilita' del nostro modello economico, politico e sociale. Nel caso specifico la cosa non mi dispiace ma certo spiega come in molte altre aree del mondo non si faccia nulla.
Ipocrisia x ipocrisia pero' permettimi di dirti che i pacifisti se ne fregano del 90% delle guerre del pianeta salvo rispolverare la bandierina con oceaniche manifestazioni fatte al riparo delle loro salde democrazie solo quando possono tirare in ballo gli americani.
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Originariamente scritto da Gioppino
Nessuno oggi userebbe una bomba atomica anche avendola a disposizione, l'effetto sarebbe devastante per le conseguenti reazioni di tutti gli altri paesi del mondo, senza considerare i danni effettivi della bomba.
Errore gravissimo!!!
Non si tratta di uno scenario da "guerra fredda" in cui i contendenti sapevano perfettamente cosa aspettarsi l'uno dall'altro. Il contesto e' da "guerra santa" con implicazioni di fanatismo religioso che non si adattano agli schemi occidentali come non si adattano le strategie militari a contrasto col fenomeno del terrorismo suicida.
A migliaia si immolano nella certazza di trovare il paradiso con vergini annesse, non puoi escludere che analogamente qualche pazzo sanguinario con la stessa logica possa portare allo sterminio il proprio popolo.
Io credo che, in una logica di stabilita' globale, l'arma del petrolio sia gia'eccessiva nelle mani degli arabi, ci mancherebbe che potessero disporre pure del deterrente nucleare.
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Originariamente scritto da vernavideo
Pampie
Ho appena segnalato il tuo intervento al mio dentista iraniano.
Sai sono persone molto permalose, li quando ti bannano, e' una cosa definitiva.....
ciao,
il tuo
vernavjdeo
Urca anch'io ho un dentista iraniano! Che sia una congiura dei servizi segreti per installarci a nostra insaputa delle microspie nei molari?
antani
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Originariamente scritto da vernavideo
gianfranco,
Nulla togliendo alla malvagita' di Ahmadinejad, mi indigna il fatto che queste considerazioni vengano diffuse per giustificare una prossima futura invasione dell'iran, dove vive una popolazione molto civile e contraria al regime, e che finira' per pagare le conseguenze della spregiudicatezza criminale dell'attuale amministrazione americana.
ciao,
stefano
Scusa Verna, ma:
1° L'attuale presidente iraniano è stato eletto dal popolo, dopo balottaggio, e questo mi da i brrrrividi.
2° Chicchibbio non ha tirato in ballo l'amministrazione americana, ma una sana preoccupazione sul clima di odio ideologico molto vissuto in medio-oriente contro Israele, Stati Uniti e l'Occidente in generale.
3° L'atomica in mano a uno così mi preoccupa parecchio per cui muoversi adesso per prevenire guai futuri, e che guai, mi sembra cosa saggia.
Ciao
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Però parliamoci chiaro, Ahmadinejad ha espresso a voce alta l'opinione della stragrande maggioranza dei mussulmani. Tutti i paesi del medio oriente sono oppositori di Israele, che non dimentichiamo venne artificiosamente costituito nel 47 dall'ONU (cioè dai vincitori della II guerra mondiale) come "compensazione" dell'olocausto, a danno delle popolazioni residenti. Quindi il tema del "fate Israele da qualche altra parte" non è ne nuovo ne particolarmente sconvolgente, anche se irrealizzabile e provocatorio.
antani
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Citazione:
Originariamente scritto da STELEO
E poi basta con questa ipocrisia, di popoli vessati dai propri governanti ce ne sono un'infinità ma nessuno si preoccupa di andare a liberarli a meno che questi governi non siano in contrasto con l'amministrazione americana e soprattutto non abbiano delle risorse naturali da poter sfruttare.
Ciao
Steleo,
ipocrita sarai te!:)
Io sono molto cinico e realista: infatti penso che gli Iracheni erano fortunati ad avere almeno il petrolio, sennò l'Hussein e discendenti se li tenevano per un'eternità...
Quanto al fatto di preferire di lasciare quei poveracci nel loro brodo fatto di ignoranza e imbonimento militare/religioso, ad aspettare che la loro coscienza civile cresca al punto di farsi massacrare a montagne in una guerra civile di sollevazione contro il tiranno...beh, forse abbiamo pensieri diversi, in materia umanitaria!
Resta il fatto che il tuo pensiero, da questo punto di vista, manca di visione storica.
I soggetti stile Saddam e allegra brigata, per capirsi, hanno il difettuccio veniale di amare il potere e di volerlo espandere continuamente....se ti vai a ripassare un pò di storia (mica serve andare troppo lontano, eh, bastano una cinquantina d'anni, leggasi seconda guerra mondiale) potrai notare come il principale rammarico delle potenze mondiali, a cose fatte, sia stato quello di non aver fermato Hitler quando ancora era possibile farlo.
I vessatori che governano paesi privi di risorse non vengono fermati dalle superpotenze perchè, in quanto morti di fame, non fanno paura a nessuno, e quindi non si sperperano quattrini in tal senso, mentre i leader dei paesi mediorientali sono una cosa un tantino diversa.
Invece di dire agli americani lasciate stare l'Iraq e l'iran e l'Afghanistan , forse sarebbe stato più corretto dire "esportate la democrazia, ma non solo dove ci sono i quattrini, please"....
Andrea
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Citazione:
Originariamente scritto da andrea aghemo
... Invece di dire agli americani lasciate stare l'Iraq e l'iran e l'Afghanistan , forse sarebbe stato più corretto dire "esportate la democrazia, ma non solo dove ci sono i quattrini, please"....
Mi sembra un'affermazione convicente nella quale, però, vi è un paradosso; se una nazione, che ha le possibilità finanziarie-tecniche-militari, decide di esportare la democrazia solo nei paesi che possano dare un ritorno economico, non è che la motivazione principale sia, in realtà, solo una scusa?
Per non parlare del metodo. Da quel lontano e memorabile Giugno 1944, gli americani (mi spiace citare sempre loro, non vuole essere una fissazione) non hanno inanellato una gran serie di successi.
Io sono stufo delle guerre, degli eserciti, delle migliaia di morti (giustificati come prezzo da pagare o minore dei mali). Chi ci va di mezzo, sempre, sono poveri cristi e bambini innocenti. :(
Mi auguro che questo pazzo di Ahmadinejad venga messo a tacere senza assistere ad ulteriori spargimenti di sangue.
Ciao
Roberto :flower:
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Originariamente scritto da corobi
... se una nazione, che ha le possibilità finanziarie-tecniche-militari, decide di esportare la democrazia solo nei paesi che possano dare un ritorno economico, non è che la motivazione principale sia, in realtà, solo una scusa?
Bisognerebbe interrogarsi anche su un'altra questione, ha poi senso il principio stesso di "esportare la democrazia"? In fin dei conti stiamo parlando di strutture politiche occidentali che non necessariamente possono funzionare in culture differenti, dove aspetti religiosi e tribali hanno il sopravvento. Già funzionano male da noi.
Quello che mi colpisce è l'etnocentrismo culturale americano: se va bene per noi va bene per tutti, in politica come in altri campi quali l'economia.
Un inciso, ho avuto a che fare recentemente con l'Iran e di tutto ho avuto l'impressione tranne che di un popolo afflitto da un dittatore, anzi.... Ho scoperto un paese molto civile, che mi ha quasi sorpreso se lo confronto con altre nazioni del medio oriente.
Ciao
antani
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Citazione:
Originariamente scritto da antani
Quello che mi colpisce è l'etnocentrismo culturale americano: se va bene per noi va bene per tutti, in politica come in altri campi quali l'economia.antani
Ribadisco la mia opinione: la democrazia nel medio oriente per gli USA non e' il fine ma il mezzo per arrivare a normalizzare l'area neutralizzando il pericolo di una diffusione dell'integralismo islamico.
Non si tratta di questioni di principio perche' in questo caso gli interventi sarebbero a 360 gradi coinvolgendo molti altri paesi nel mondo. In realta' gli USA hanno convissuto per decenni con dittatori di ogni tipo tutte le volte che faceva loro comodo, in alcuni casi ne hanno pure facilitato la presa del potere.
Allo stesso modo ai pacifisti pacifinti non frega niente di tutte le guerre del mondo dove gli americani non c'entrano infatti non sono pacifisti, sono solo antiamericani.
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Originariamente scritto da chicchibio
... la democrazia nel medio oriente per gli USA non e' il fine ma il mezzo per arrivare a normalizzare l'area neutralizzando il pericolo di una diffusione dell'integralismo islamico ...
Mi ricorda tanto le Crociate (anno 1095).
All'epoca c'era il Medio....evo :(
Possibile che, 1.000 anni dopo, l'uomo non abbia fatto progressi? :huh:
Che delusione
Ciao
Roberto ;)
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Ehm... siamo andati un po off topic (nel forum Off Topic :D) ....se cominciamo a parlare di US e guerra non finiamo più....
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Citazione:
Originariamente scritto da corobi
Mi ricorda tanto le Crociate (anno 1095).
All'epoca c'era il Medio....evo :(
Possibile che, 1.000 anni dopo, l'uomo non abbia fatto progressi? :huh:
Che delusione
Ciao
Roberto ;)
Gia', il mondo non e' come lo vorremmo...
Pero' gli USA difendono un modello di stato, di societa' e di economia dove e' possibile vivere liberamente (quasi liberamente secondo molti), lavorare, dissentire, coltivare passioni come quella che ci accomuna qui.
Mi dici cosa se ne fanno gli arabi del dts quando possono ascoltare solo inni sacri?:cry:
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Citazione:
Originariamente scritto da corobi
Mi sembra un'affermazione convicente nella quale, però, vi è un paradosso; se una nazione, che ha le possibilità finanziarie-tecniche-militari, decide di esportare la democrazia solo nei paesi che possano dare un ritorno economico, non è che la motivazione principale sia, in realtà, solo una scusa?
Roberto,
più che un paradosso direi sia solo la cruda realtà.
A questo mondo, nulla accade a "gratis", per così dire: si unisce l'utile al dilettevole, per fare una affermazione molto cinica.
Già è difficile, per gli Statunitensi, prodursi in campagne di questo tipo se supportate almeno dalla possibilità del ritorno economico (peraltro sul lungo termine, mica a breve), figuriamoci se non ci fosse neanche questa opportunità...
Ammiro l'idealismo del "o tutto o niente", ma siccome viviamo in un mondo reale e non utopico, perlomeno cerco di scherarmi dal lato del "male minore": da questo punto di vista, se esistono dei modelli sociali inconciliabili (ed è così, purtroppo), preferisco il modello statunitense a quello islamico o cinese, accetandone, per quanto a malincuore, anche le inevitabili imperfezioni.
Andrea