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Citazione:
Come microfono potrebbe andare bene anche quello fornito con il sintoamplificatore (nel caso specifico un Marantz SR6003)?
Per iniziare potrebbe anche andare bene. Qualcosa si riesce a capire e, soprattutto, è utile per prendere pratica con il mezzo. Se ci riesci comprare un mic + preamplificatore con alimentazione phantom è un attimo (100 euro e passa la paura).
Di solito il tappeto è utile perchè riduce le prime riflessioni del pavimento che sono dannose almeno quanto le prime riflessioni dei muri laterali.
Se si prova giovamento senza tappeto è probabile che si ha un ambiente abbastanza assorbente in alto e/o che si preferisca un suono più frizzante, riverberante e meno naturale (dipende anche da com'è registrata la musica che si sta riproducendo....).
Ciao.
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Citazione:
Come microfono potrebbe andare bene anche quello fornito con il sintoamplificatore (nel caso specifico un Marantz SR6003)?
Immagino di si, ma alla condizione che possa interfacciarsi con un pc.
visto il costo (circa 35 euro, mi pare) di un microfono calibrato come quello che ho citato e considerato che la qualità della lettura è determinante per la riuscita degli interventi, sia qualora volessi addentrarti nella drc sia se volessi intervenire fisicamente sull'ambiente, forse val la pena fare l'investimento.. :)
Edit: chiaroscuro mi ha preceduto di qualche secondo. ps se la scheda audio permette l'alimentazione phantom non occorre prendere altro che il microfono. per il resto quoto chiaro scuro
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Ciao a tutti, ragazzi. Colgo l' occasione dell' esistenza di questo thread per chiedere consigli dato che sono digiuno di esperienza audiofila.
Il mio impianto multiroom non e' niente di speciale, non ancora; possiede cavi di segnale economici e autocostruiti, certo niente che non si possa riconsiderare in un secondo momento, ma alcune dritte, dopo la lettura del thread, volevo averle da voi che siete piu' ricercati e oculati nella scelta e nel collocamento dei vari accessori.
In particolare vorrei sapere x la distribuzione audio in stereofonia su una stanza 3 x 4, sarebbe corretto avere i diffusori ad una altezza di due metri? O e' consigliato x la distribuzione sonora averle piu' basse?
Ho letto su queste pagine che i cavi di potenza dovrebbero avere la stessa lunghezza, ma e' proprio cosi? Mi sembra di difficile attuazione x chi debba far passare il tutto in cannette sotto tracce.
Ancora mi piacerebbe capire in un impianto multiroom, quanto incide sulla qualita' di emissione acustica,e in che percentuale fra loro: - idiffusori; - uno stereo (si intende sempre in distribuzione stereo); -dei cavi di segnale e di potenza; -una sorgente digitale piuttosto che in cd?
Vi ringrazio della pazienza, che avete avuto nella lettura se l'avete fatta.
E mi scuso se sono intervenuto nel corso di un discorso, ma le domande mi sembravano pertinenti col titolo del thread, e ne ho approfittato. Grazie.
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I diffusori dovrebbero essere all'altezza dell'orecchio, almeno i mid e i tweeter. Quindi due metri possono andar bene per un ascolto in piedi, al limite. Per un ascolto decente e' fondamentale che la lungheZza dei cavi di potenza sia se non uguale, almeno molto molto simile. In merito al resto e' soggettivo, per me l'importanza la darei 50 diffusori 30 ampli 15 sorgente 5 cavi, ma in generale non devono esserci "colli di bottiglia"
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ciao ab16
direi che tra i molti preferisco
Arcam a38 ed il modello a 28...
il modello a18 è molto indicato con il cd17 sempre arcam :)
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Citazione:
Originariamente scritto da Puka
...i "guai" iniziano quando si vuole oltrepassare la "mediocrità" di questi impianti HT per ascoltarci musica ...
Mettere un alettone su una Punto, non è che la fà diventare una "sportiva", sempre una Punto rimane, anzi, rischio alla fine d'essere ridicolo ;)
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Io non ho assolutamente la pretesa di paragonare/trasformare il mio impianto ad uno hi-end, ci mancherebbe; il problema è che, confermato che i diffusori sono i principali respnsabili della buona riuscita di un impianto, pur essendo le Focal 816V superiori non riesco a richeare quel suono limpido, dettagliato, e la ricostruzione tridimensionale della scena ampia, precisa e profonda come quello che avevo ascoltato con le Focal 716V + ampli e cd Audiolab.
Poiché le variabili in gioco sono centinaia, posizione dei diffusori, ambiente, posizione di ascolto, trattamento acustico, arredamento, tappeti, dimensioni stanza, amplificatori, sorgenti ecc. ecc., chiedevo il vostro aiuto per avere un'idea delle priorità da seguire per migliorare, senza andare proprio alla cieca, perdendo un'infinità di tempo e di soldi.
Grazie a tutti. Ciao.
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Grazie per la risposta Redhot. Mi sembra di aver capito che x un buon ascolto si debbano riproporre le caratteristiche di un ascolto dal vivo, diciamo il piu vicino a quello! Ma 2 semplici canali stereo magari a 2 vie mi sembrano limitati a questa resa oppure mi sbaglio?
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ti riconfermo che per non andare alla cieca l'unica è fare il rilievo ambientale della risposta d'impulso: è semplice e tutto sommato economico.
Nel forum trovi un sacco di indicazioni su come procedere
guarda qui
http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=156780
ps se non abitassi così lontano potrei venire io a farteli, ma se cerchi nel forum di sicuro c'è qualcuno vicino a te che possiede il necessario
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alcuni fra i migliori diffusori mai costruiti sono a due vie, come le Tannoy GRF Memory, e ti assicuro che non manca nulla ;)
EDIT: Non è detto che la miglior riproduzione debba essere simile a quella dal vivo, dipende dal progetto che c'è alla base della produzione di chi ha inciso.
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Citazione:
Originariamente scritto da redhot104
visto il costo (circa 35 euro, mi pare) di un microfono calibrato come quello che ho citato...
Solo una precisazione, altrimenti si possono diffondere facili entusiasmi e convinzioni errate, cosa che su un Forum tecnico sarebbe meglio evitatare: quello indicato non è per nulla un microfono "calibrato".
I microfoni calibrati veri costano molto di più, solitamente se hanno un minimo di serietà molto, molto di più, quello è un microfono abbastanza lineare, definito "di misura" ed adatto per una rilevazione discreta e senza tantissime pretese.
Un microfono, per essere definito "calibrato" deve essere fornito con un foglio in cui viene indicata la curva di calibrazione individuale oppure muniti di un file di calibrazione, sempre individuale, che riporta i valori di scarto dallo 0 dB, nonchè i dati di sensibilità effettiva, file da inserire nei programmi di misura ambientale che ne prevedono l'uso.
Quel microfono, volendo, può essere reso calibrato inviandolo a laboratori che eseguono tale tipo di servizio, in pratica confrontano la sua risposta con quella di un microfono campione per ottenere la sua vera curva di risposta.
Il Behiringer, come altri micro di questa categoria, ad esempio quello fornito con gli ampli dotati di sistema Audyssey, impiegano una capsula a elettreti, solitamente una Panasonic, che offre una buona linearità entro qualche dB, quanto meno nella parte centrale di gamma.
Un micro calibrato non molto costoso è, ad esempio, quello cui viene fatto riferimento sul sito della ETF Acoustic e venduto da un calibratore tedesco, assieme al suo pre/alimentatore e che può essere usato proficuamente assieme al programma ETF (sul forum se ne è parlato più volte).
Bisogna sempre tenere presente che se si vuole fare una correzione ambientale bisogna essere sicuri di correggere la risposta dell'ambiente, non quella del microfono. :D
Ciao
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@ TUTTI
Fatta la doverosa precisazione di cui al post precedente, devo ricordare a tutti che questa discussione è stata inserita nella Sezione riguardante gli amplificatori e diffusori, pertanto gli approfondimenti relativi all'acustica ambientale e sua correzione, disquisizioni su eventuali cavi o collocazione dell'impianto nell'ambiente, esulano dal tema della discussione stessa e sono argomenti OT.
Chi è interessato può aprire una discussione apposita nella Sezione più idonea.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da AB16
Io non ho assolutamente la pretesa di paragonare/trasformare il mio impianto ad uno hi-end, ci mancherebbe;
Guarda che la punto, sono gli impianti AV ;)
:D :D
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ringrazio nordata per la precisazione e comunque ribadisco che, se non si ha pretese di assoluta precisione (con uno scarto quindi di qualche db) una misurazione della risposta d'impulso giova per determinare le eventuali pecche derivanti dall'ambiente di ascolto. Non si tratta solo di avere più bassi e più alti ma di frequenze che se in eccesso vanno a "sporcarne" altre. fine OT
Detto questo, è pacifico che un lettore blu ray di fascia media non può competere con un lettore cd dello stesso segmento. Tieni presente che il convertitore d>a di per se stesso contribuisce in modo molto relativo alla qualità di ascolto finale.
ps è moquette quella per terra?
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Quello a terra è feltro, meno pregiato della moquette, ma più economico.
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.. e smorza tantissimo i medio alti .. proverei a mettere quacosa di riflettente, tipo un tavolino molto basso in vetro tra il divano e i diffusori (che poi torna utile per i telecomandi e le birrette :D .
anche il soffitto andrebbe trattato l'utente Homer j. simpson ha fatto un ottimo trattamento del soffitto nella sua bat-cave
http://www.avmagazine.it/forum/showthread.php?t=119851