Una cosa è certa: copiare è molto semplice, ma senza le dovute conoscenze non si va distante, un po' come le bugie che hanno il naso lungo o le gambe corte ...
In parole povere basta poco per essere sgamati.
Saluti
Marco
Visualizzazione Stampabile
...ora ho capito perchè quando vado ad ascoltarli nei negoziCitazione:
Ti assicuro che costruire un ampli e' alla portata di chiunque
non ce n' è quasi nessuno che mi piaccia,
da quanto strillano come alzi il vol ... :)
Beata ignoranza!
Forse ti sfugge che proprio viola ha ereditato la tecnologia usata da mark levinson e soprattutto da cello, grande casa innovativa del passato. E che krell (d’agostino) è stato uno dei primi a pensare una circuitazione che lavorasse interamente nel dominio della corrente. E che anche una hegel realizza amplificatori a due stadi separati, in tensione e in corrente. Tanto per fare degli esempi ma sono temi seguiti anche da altri produttori top, non certo da quelli più commerciali.
Ma ovviamente ci piace leggere solo quello che ci interessa dalle didascalie come ‘componenti selezionati’, tralasciando tutto il resto perché tanto è solo materiale pubblicitario, senza alcun valore.
Forse qualcuno potrà ‘assemblare’ ma credo siano in pochi in grado di poter ‘progettare e innovare’. avrei anche voluto essere più incisivo nella risposta ma è meglio che mi fermo qua.
E da chi e, sopratutto, a chi interesserebbe sapere che il tal schema progettuale è praticamente sempre il medesimo, magari Williamson e con trasformatore di uscita con presa sul primario al 43% per collegarci la griglia schermo?
Se fosse così allora si venderebbero pochissimi ampli a valvole, ovvero solo quelli di alcuni rari marchi che li hanno sempre fatti, ma non certamente quelli della miriade di costruttori spuntati come funghi quando qualcuno ha avuto la brillante idea di riesumare a suon di marketing una tecnologia che non aveva più nulla d dire.
Da decine di anni si riciclano sempre i medesimi schemi con varianti minime, certo il suono poi cambia, ma in buona parte dovuto alla costruzione del trasformatore di uscita ed anche in questo caso è la stessa storia: è un componente molto delicato, fondamentale, ma se poi lo si fa fare a ditte che sino ad un attimo prima costruivano trasformatori di alimentazione, magari trifase per l'industria, il risultato sarà abbastanza scontato, mentre sono rari i costruttori che si sono dedicati a questo settore da decenni e decenni, accumulando il relativo know how.
Anche nello stato solido, se ci si prende la briga di andare a vedere gli schemi si vedrà che di molti ampli li si riesce a "leggere" benissimo, in qualcun altro la cosa diventa molto più difficile, poichè effettivamente vengono implementate tipologie circuitali nuove.
Però non sono tanti, le innovazioni veramente tali vengono illustrate con dovizia di particolari ad esempio alle convention dell'AES e/o illustrate su riviste tecniche specializzate, come avveniva su Wireless World, in cui si parlava e si analizzavano le novità con dovizia di trattazione scientifica e tecnica, guarda caso come avvenne appunto nel 1947 con gli articoli di Williamson o successivamente con Peter Walker per il Quad 405 o gli scritti di Matti Otala, Jhon Linsley Hood, Peter Baxandall.
Purtroppo in un mondo di appassionati frequentatori di forum in cui basta cambiare la marca dei condensatori di un crossover (e solo questa, valori uguali, resistenze e induttanze originali) dichiarando poi che il risultato è un diffusore completamente nuovo, di almeno un ordine di grandezza migliore dell'originale se non di più, non ci si può attendere nulla di diverso.
Come ho accennato appena prima del tuo intervento, in questo settore le novità veramente tali (e non quelle passate prima, o direttamente inventate, dal reparto marketing) sono veramente poche.
Comunque non voglio sminuire le professionalità di nessuno, c'è know-how anche solo nell'industrializzazione di un ampli, nella ricerca estetica e anche (e soprattutto) nel marketing. Cogliete le mie parole come una provocazione del fatto che il mercato dell'audio in generale e degli ampli in particolare "it ain't rocket science", come dicono gli americani.
Certo a volte inorridisco nel vedere gli interni di molti ampli, e la cosa che sempre mi colpisce è il fatto che gli audiofili prediligono spesso le configurazioni più tradizionali, cose da albori della tecnologia, tipo classe a, monotriodi, single ended ecc., che invariabilmente "suonano meglio". Ma siamo davvero sicuri sia vero? Da qui la provocazione del blind test.
Gli esempi che hai indicato puntano praticamente tutti ad una sola tecnologia: valvola, ancor meglio monotriodo.
Che, tradotto terra terra vuol dire probabilmente risposta calante verso l'alto della gamma e distorsione non proprio contenuta, ma di ordine pari, tutte cose che portano ad un suono caldo, piacevole, accattivante, con poco a che fare con la fedeltà al suono originale ma, appunto, che piace.
Antani scusami, ho letto di un tuo omonimo (credo sia tu) su un altro forum che acquistò una ciabatta scavata nell’alluminio dal costo mi pare intorno ai 1000 euro, spiegando che “funziona”.
Senza voler polemizzare, assolutamente, visto quello che scrivi qui mi chiedo come mai tu abbia fatto un acquisto simile oppure che fine abbia mai fatto quella ciabatta…
Una ciabatta in alluminio ricavata dal pieno mi calzerebbe un po' scomoda quando sono in poltrona davanti alla TV :D.
No, temo di non essere io.
Come non detto allora. Comunque, ho ritrovato la discussione, intitolata "Et Voilà - Sua Maestà la Ciabatta": http://forum.videohifi.com/discussio...la-ciabatta/p1 .
Deve essere un tuo omonimo “antani” che si firma Sergio, sul forum di videohifi.com.
http://gadgets.itwriting.com/2844-fu...ntegrated.html
possibile :eek: ?
riporto solo l'ultima frase che per me è esemplificativa al massimo
Unfortunately the audio industry has such fear of blind testing that these questions are not investigated as often or as thoroughly as some of us would like.
Sfortunatamente l'industria dell'audio ha così paura di effettuare prove in cieco che questi argomenti non sono investigati così spesso o così a fondo come alcuni di noi vorrebbero
A proposito della ciabatta:
Citazione:
ha migliorato e non poco scena sonora, trasparenza, dettaglio, finezza di grana, estensione e controllo
Tanto per cambiare sempre i soliti aggettivi tirati in ballo, notare anche il classico "migliorato e non poco", altro che le "sfumature" dell'impianto "che deve essere ascoltato per almeno un mese" tirate in ballo qui per giustificare l'impossibilità di effettuare un test in cieco.
Ovviamente non viene sfiorato dal minimo dubbio, la cifra spesa non ammette dubbi consci o pensieri negativi.Citazione:
Non so assolutamente il fondamento di ciò, su cosa possa agire per farlo ma lo fa, almeno per me, sul mio impianto
Questa è la degna conclusione, con buona pace di almeno un millennio e più di progresso nel pensiero scientifico.Citazione:
a giudizio insindacabile delle mie orecchie ed un tanto mi basta.
Scusami Nordata tu continui a criticare quelli che acquistano queste soluzioni, cavi, ampli, ciabatte, diverse dai vostri pensieri, poi dopo si vede dalla tua saletta che hai un sistema HT con un Rotel ed un pre e finale Mc di buon livello, ma non dai risposta sulle differenze che senti tra i due sistemi....non è che lo fai apposta. :D