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ma le distanze vanno a 0... io cambiandole nn ho sentito differenze se non un peggioramento. tenute tutte a 0 i panning sono perfetti. senza bisogno di ritardi!
questo a meno di non avere i surround a 6 metri!
new metti il sub a -10e alza il volume del pb! possibile che non riesca ad arrivarea volume accettabile?
il mio spl è a 55...
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Perche' secondo la mia esperienza diretta, impostandole correttamente, la scena sonora e' piu' immersiva, mi sento perfettamente dentro... L'inconveniente e' per l'ascolto della musica dove ogni intervento, distanze comprese, e' sconsigliato. Nel mio caso non e' un problema perche' non uso l'oppo per ascolti stereofonici.
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Citazione:
Originariamente scritto da
polpettaHT
new metti il sub a -10e alza il volume del pb! possibile che non riesca ad arrivarea volume accettabile?
il mio spl è a 55...
Giuro che ho fatto mille prove... Forse 1001 :) non c'e' storia se metto -10db non ho il sub! Considera che da me c'e' molta dispersione, la sala non e' piccola! Per le distanze e' vero che in stereo c'e' un leggero calo, ma in HT preferisco settarle... Poi se ci sono un motivo ci sara'! :)
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@ PolpettaHT
Interessante...grazie! ;) Temporanea? In che senso? Cioè non ci siamo per i tuoi gusti ( o per il palato fine che hai fatto:) ), oppure si sente chiarissimo che c'è proprio qualcosa che non funziona bene? Perché poi dici che pensavi peggio...
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ho incasinato i messaggi modificando uno pensando fosse nella discussione sbagliata! rimetto quello che avevo scritto prima.
OPPO 105 COME PRE:
oppo 105 come pre é una soluzione temporanea accettabile. il problema é solo uno. per un uso stereo a volume condominiale va anche decisamente bene direi.
ma se alzò leggermente il volume tipo verso 55 quando serve un po di schiena e spinta lascia andare il tutto i bassi si perdono e gli alti diventano metallici. la scena diventa un po piatta.!!!! probabile che non si sposi appieno con il mio finale e che su altri però suoni meglio. :)
in multicanale non ho provato a dovere...
é possibile usarlo come soluzione temporanea però in stereo! :) pensavo si comportasse peggio
temporanea nel senso che in attesa di un pre lo posso collegare ai finali. di sicuro collegato a un finale va meglio magari che farlo passare per un pre di scarsa qualità...
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Citazione:
Originariamente scritto da
gius76
@ PolpettaHT
Cioè non ci siamo per i tuoi gusti ( o per il palato fine che hai fatto:) ), oppure si sente chiarissimo che c'è proprio qualcosa che non funziona bene?
nono funziona molto bene.. nessun problema di interfacciamento per quello.... al volume che ascolto di solito visto che sono in una casa isolata non ci arriva. e gia se esagero perde dettaglio e i bassi vanno per i fatti loro. a volume normale va bene direi...
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@ PolpettaHT
Ah bene, grazie!!! Forse, (dico forse!) l'impedenza d'ingresso di 32 kohm del tuo Rotel è quel parametro che mette in difficoltà l'Oppo. Sarebbe interessante l'opinione di qualcuno più esperto...
Comunque ci confermi che l'Oppo, a seconda del finale, può fare tranquillamente a meno di un pre, soprattutto se questo non è della classe di un Krell HTS....
Anche se diventa ora un po' OT, mi chiedo se l'Oppo 105, attaccato direttamente ai finali, suoni meglio di un classico pre/pro Onkyo, Denon etc. ammesso logicamente che si possa fare a meno di tutte le funzionalità che un pre/pro o sintoampli offrono...
Che ne pensi? Ok, col Krell HTS è meglio, ma rispetto ad uscire in HDMI andando nei soliti pre/pro? Secondo te siamo una spanna sopra?
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si si in stereo molto meglio del pre marantz sr6004 che avevo prima senza dubbi. non c'è paragone. in multicanale proveò meglio qualche scena stasera! comunque ho linkato la cosa anche nelle disc del 105. meglio parlarne li.
http://www.avmagazine.it/forum/40-bd...76#post3814276
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Citazione:
Originariamente scritto da
new77
Perche' secondo la mia esperienza diretta, impostandole correttamente, la scena sonora e' piu' immersiva, mi sento perfettamente dentro... L'inconveniente e' per l'ascolto della musica dove ogni intervento, distanze comprese, e' sconsigliato. Nel mio caso non e' un problema perche' non uso l'oppo per ascolti stereofonici.
direi che è piu che normale.i tempi d arrivo dei segnali devono essere corretti per compensare le differenze di distanza tra i diversi diffusori.a frequenze elevate anche pochi cm possono creare sfasamenti,anche se i problemi maggiori si avvertono a frequenze piu basse,dove le cancellazioni possono essere anche nette.l alternativa è avere tutti i diffusori equidistanti e identici.in quel caso l impostazione delle distanze potrebbe essere superflua.
il problema dell hts è che per questi interventi si deve affidare alla sorgente,che per tutta una serie di motivi non compie un buon lavoro.infatti se io confronto il risultato che ottengo con l oppo 95 direttamente connesso al pre krell kct con quello che ottengo interponendo tra i due l onkyo 5509 il risultato è nettamente migliore nel secondo caso,anche senza utlizzare l audyssey,altrimenti il confronto diventa improponibile.
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Citazione:
Originariamente scritto da
polpettaHT
si si in stereo molto meglio del pre marantz sr6004 che avevo prima senza dubbi. non c'è paragone. in multicanale proveò meglio qualche scena stasera! comunque ho linkato la cosa anche nelle disc del 105. meglio parlarne li.
complimenti!se riesci a fare dei confronti del genere a distanza di tempo,magari tanto tempo,sei veramente fenomenale.io,con tutta la buona volonta e l esperienza non ci riuscirei mai.
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Il discorso distanze è stato gia trattato molte volte, io avverto solo una perdita di trasparenza ad inserirle e nessun vantaggio sia sul pre che sul lettore e spiego perchè. Se uno ha i frontali equidistanti dal punto d'ascolto è del tutto superfluo ritardare il segnale di un tempo uguale per tutti e tre i diffusori e questo è il primo motivo, se la fase del sub è regolabile finemente si puo lavorare su quella, di fatto non fa altro che spostare virtualmente la posizione del sub che comunque lavorando a quelle frequenze ha un onda talmente lunga che non sono certo i 30cm ad incidere così negativamente sul risultato, agendo sul eventuale taglio e pendenza del sub si puo ottimizzare perfettamente anche senza l'obbligo dei ritardi che comportano un processamento del segnale.. Sui canali posteriori dubito che si possa avvertire un ritardo rispetto ai frontali di qualche millisecondo, su questo potremo fare un test in cieco tanto caro a molti per sentire se è veramente percepibile questa ENORME differenza. In questo procedimento di set up la fase del sub è molto importante, se si sceglie la configurazione tutto large è fondamentale per interfacciare il sub ai satelliti, spesso si hanno eccellenti risultati anche solo invertendo la polarità dei diffusori posteriori che aiutano l'ottimizzazione di tutto il sistema. Con un softwerino e un microfono si possono fare tutte queste cosette basta avere un po' di pazienza e soprattutto sapere come intervenire sulle regolazioni, altra cosa... Non è assolutamente detto che solo inserendo le distanze si possa arrivare ad un set up ottimale. Vi ricordo comunque che non esiste miglior set up per voi di quello che vi piace di più anche perchè non esiste il miglior set up per tutto il software disponibile perchè non sono stati pensati e masterizzati con gli stessi metodi e gli stessi gusti, anche chi ha pensato e gestito il master lo ha fatto con un sistema e questo sistema è per forza di cose diverso dal nostro, troppe variabili, quindi chi cerca un set up perfetto sta cercando un risultato utopistico che serve solo a tranquillizzare le sue convinzioni..
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continuo a non convenire con ktm su questo punto.le distenza vanno impostate perchè i diffusori sono a distanze diverse dal punto d ascolto e quindi i tempi di arrivo sono diversi,di alcuni milli-secondi,ma lo sono.e questo è percepito dal sistema percettivo umano come confusione.a tal proposito cito un breve passaggio dal sito di acustica applicata:
"Il nostro cervello non è capace di distinguere come distinti due suoni che gli arrivano contemporaneamente oppure entro un brevissimo lasso di tempo. Infatti due suoni emessi simultaneamente da due diffusori che stanno uno a destra e l’altro a sinistra dell’ascoltatore non vengono riconosciuti come tali. Il cervello li fonde in un solo suono. Se hanno pari intensità, quel suono sembrerà provenire dal punto mediano fra diffusore destro e diffusore sinistro. Se il diffusore di destra suona più forte di quello di sinistra il suono starà spostato a destra. Oppure se un suono viene emesso con lievissimo ritardo o con minor energia sembrerà venire da più lontano, si formerà più in profondità. La stereofonia in sintesi è tutta qui. E’ sostanzialmente questa la sua caratteristica di diversità con il suono monofonico. E’ con questo sottile gioco di ritardi temporali e di variazioni di energia fra i due canali dove il “tempo si traduce in spazio” che si forma l’immagine stereofonica. E’ all’interno di ciò che il suono mantiene il suo equilibrio. Ma l’energia del suono che arriva all’ascoltatore con ritardo compreso entro i 25 millisec. disturba questi equilibri e rompe “il dialogo stereofonico fra i diffusori”.
consideriamo ora che quanto scritto è valido anche per tutti gli altri canali e capiremo l importanza di ottenere tempi d arrivo perfettamente coincidenti da tutti i diffusori.
i problemi dovuti all elaborazione,se fatti con processori moderni,è assolutamente inesistenti dato che il tutto avviene nel pieno dominio digitale e in ogni caso,ci fosse mai un degrado,serebbe di valore assolutamente irrisorio rispetto a quello introdotto dai problemi di ritardo sopra citati.
tali regole valgono anche,e sopratutto per le regie professionali,che infatti devono essere certificate a tale scopo.
concordo pero che a volte non sia sufficiente impostare la semplice distanza fisica(anche se è gia molto meglio di non impostare nulla),dato che diversi fattori possono alterare ulteriormente i tempi d arrivo dell onda acustica all ascoltatore.per questo,e anche per semplificare la vita in molti altri passaggi,sono nati sistemi di calibrazione basati sull invio di segnali acustici come l audyssey o l arc che misurano il reale tempo d arrivo del segnale,al netto di posizione,rotazioni di fase ed eventuale bass menagement.
da qui il mio consiglio di abbinare ad un ottimo pre analogico qualche cosa di moderno che permetta di intervenire in modo fine nel dominio digitale,consentendo di arrivare a risultati veramente notevoli su tutti i fronti.
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Citazione:
Originariamente scritto da
kaio
i diffusori sono a distanze diverse dal punto d ascolto e quindi i tempi di arrivo sono diversi,di alcuni milli-secondi,ma lo sono.e questo è percepito dal sistema percettivo umano come confusione.a tal proposito cito un breve passaggio dal sito di acustica applicat..........[CUT]
Infatti per esperienza personale, dopo la calibrazione con il PAC, a parte una risposta lineare pressochè perfetta, il maggior beneficio nell'impianto è stato proprio nella regolazione di fino di livelli e ritardi, che unita alle nuove implementazioni di psicoacustica di DRC, ha permesso di ottenere (cero in maggior misura nello sweet spot ma comunque in tutte le zone d'ascolto) una esperienza davvero immersiva nel suono
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Citazione:
Originariamente scritto da
Guido310
Infatti per esperienza personale, dopo la calibrazione con il PAC, a parte una risposta lineare pressochè perfetta, il maggior beneficio nell'impianto è stato proprio nella regolazione di fino di livelli e ritardi, che unita alle nuove implementazioni di psicoacustica di DRC, ha permesso di ottenere (cero in maggior misura nello sweet spot ma comun..........[CUT]
senza dubbio il lavoro del pac è ancora piu meticoloso di quello fatto dall audyssey,ma il concetto è esattamente lo stesso.
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qualcuno ha parlato del controllo di fase?