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Originariamente scritto da
fedezappa
Un cambio ampli Poi non capisco perché tirare in ballo gli audiofili come se fossero terze e posizionamenti estremi.
Per me sono terze persone, nelle quali io non mi ritrovo, perché ritengo che certe fissazioni siano inaccettabili e in più sono state amplificate dal dilagare dell'opinionismo da forum senza contare gli interessi economici connessi a certe esagerazioni.
Per quanto riguarda le punte per diversi decenni non sono esistite. E come diceva Serblin i padri dell'hifi classica avevano già inventato tutto. Le punte sono follia a mio avviso perché accoppiano al terreno che risuona. Inoltre rigano con facilità parquet, marmo o piastrelle che siano. Mai vista una punta sotto diffusori professionali di alta qualità. Anche sotto le elettroniche non servono a niente, anzi sono negative perché peggiorano accoppiando.
Sui posizionamenti estremi lo dice la parola. Sono estremi e contro il senso estetico, l'arredamento e il buon senso in ultima analisi. Poi ho scritto sopra delle cancellazioni in frequenza, che sono misurabili
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Il pavimento risuona se lui stesso o la struttura abitativa nell’insieme non sono abbastanza rigidi, quindi non è una costante. L’unico disaccoppiamento (quasi) totale avviene tramite molle/telai sospesi, e non è di facile realizzazione, oltre che facilmente instabile a fronte di urti. Qualcuno ci ha provato anche con le molle ad aria. Anche i piedini gommati, nel tentativo di disaccoppiare, accoppiano.
Ci sono binomi diffusori/ambiente che rendono di più usando le punte, altri i piedini morbidi, altre probabilmente disaccoppiando totalmente. Come in tutte le cose, anche in questo campo conviene non generalizzare e tenere la mente aperta. Soprattutto non bisogna pensare che le proprie esperienze o il punto di vista di illustri progettisti, soprattutto di una volta, siano sufficienti a diventare legge. Non bisogna neppure credere che gli altri (in questo caso “audiofili”) siano scemi.
Questi sono buoni passi avanti che accrescono la consapevolezza, evitano di prendere “sonore” cantonate e possono diventare di conseguenza un aiuto per gli altri.
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bhe non credo che siano tutte cavolate o prodotti per allocchi, le punte per esempio se hai un problema di bassi persistenti in ambienti che per vari motivi non si possono trattare, possono rendere il basso più snello e asciutto quindi risolvere il problema, senza per forza spendere un rene...
ci sono cose che, spendendo con moderazione, possono aiutare ad ascoltare meglio
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Se vi piacciono gli accessori comprateli.
Io me ne tengo lontano ( ne ho avuti di diffusori con punte. Ho ancora i segni sul marmo). Credo di aver argomentato adeguatamente e non cambio facilmente opinione dopo oltre 30 anni di passione per la musica e gli impianti di riproduzione.
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Citazione:
Originariamente scritto da
Acutus
Se vi piacciono gli accessori comprateli.
Io me ne tengo lontano ( ne ho avuti di diffusori con punte. Ho ancora i segni sul marmo).
non perchè voglio che tu acquisti cose che ritieni non servirti, assolutamente, ma per le punte hanno inventato le sotto punte, ci sono le soundcare, che non danneggiano ne marmo ne pavimenti in legno...:)
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Allora...ho ascoltato: le dimensioni dei woofer non danno solo bassi, ma pienezza nel suono, tamburi, pianoforte, violoncello tutto è piu' pieno e corposo anche a bassi volumi. Ascoltavo "The final cut" ed è semplicemente un altro disco. Cacofonie tipo le composizioni di Steve Vai, già abbastanza indigeste, ma obiettivamente inascoltabili con casse piu' "magre", acquistano di significato. Ho armeggiato con punte espugnette per equilibrare i bassi eccessivi e ci riesco, al limite intervengo sul tono dell' ampli, ma preferisco così che casse alte come armadietti che mi fanno il servizio di un bookshelf.
Angolando maggiormente verso l'ascoltatore la voce adesso è bella centrata e ne beneficia, così come le chitarre elettriche.
Forse con le KEF c'era ancora un maggior senso di galleggiamento della musica, bisogna dire che anche se casse fiacche e senza attributi (le Q750), il coassiale KEF suona proprio bene.
Tutto bene quindi? NO: il tweeter! Le voci acute le sento metalliche, le S sono sibilanti così come i TIC tra le consonanti dure nel cantato lento. l'orecchio batte sempre là e non è piu' piacevole. Una schifezza. Io dico tweeter pechè mi sembra quel range di frequenza, ma potrebbe essere altro. Per me è molto evidente e molto seccante, ma non lo trovo segnalato da nessuna parte, magari è il mio orecchio, ma è sicuro non mi era MAI capitato prima.
Non chiedo consigli perchè credo di dovermele tenere così, ma cosa ne pensate?
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di provare ad addolcirle con un valvolare , tipo synthesis 510 roma
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Forse potrebbe essere un problema risolvibile con dei cavi migliori...sia segnale che potenza trova qualcosa di usato per provare, qualcosa tipo monster cable, Cardas, cosa anche da spendere qualche 2/300€ nell'usato...
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@Alessabdro
Come ti avevo scritto nell’altro 3d, a questo livello di prezzo troviamo tante “coperte corte”, e sono pochi i marchi che lavorano veramente bene, inteso come “diffusori con equilibrio a tutto tondo, senza difetti evidenti”.
Qui siamo in presenza già di due limiti emersi: velatura in gamma media e acuti con tendenza alle sibilanti.
L’argomento sibilanti è uno dei più dibattuti e meno facilmente risolvibili perché queste avrebbero una natura “impulsiva” spalmata sulle frequenze medio-alte, in particolare modo bel range, sembra, 5/6 kHz.
Intanto quoto i due interventi precedenti e ti linko una discussione di altro forum in privato, poi magari ti rispondo con calma.
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I cavi possono fare qualcosa, hai provato anche un altra amplificazione se usi il CXA80 potresti provare qualcosa altro…
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Citazione:
Originariamente scritto da
Alessandro2
Allora...ho ascoltato: le dimensioni dei woofer non danno solo bassi, ma pienezza nel . ...[CUT]
Come dicevo sopra prima di tutto conta l'abbinamento ampli- diffusori. Tutto il resto viene dopo, molto dopo. Difficilmente il problema è la sorgente soprattutto se è digitale. Il digitale infatti pur non suonando tutto uguale ha molto accorciato le distanze tra sorgenti ancorché di prezzo molto diverso. Col vinile invece era un pò diversk perché 2 testine hanno personalità piuttosto diverse talvolta.
I cavi, punte, sottopunte, mobili hifi possono incidere ma in maniera davvero minima
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Citazione:
Come ti avevo scritto nell’altro 3d, a questo livello di prezzo troviamo tante “coperte corte”,
Cioè con diffusori da 2000 euro e ampli oltre i mille dovrei provare forse un valvolare da 2000 o cavi da 300 per non avere un difetto (perchè E' un difetto altro che loop maniacale delle S come si dice nel forum linkato)??? Mi pare che dall' audiofilia alla follia il passo è breve.
Vi ringrazio tutti ma adesso spengo perchè sono incazzato come una bestia.
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scusami, senza offesa, ma più sali con la qualità delle casse e più devi lavorarci con gli affinamenti, fa parte del gioco.
Non credo che una casa come la MA faccia delle casse difettose, potranno essere non corrette timbricamente, con alti e bassi in evidenza, ma non difettose, se le hai prese nuove hanno bisogno di suonare mesi prima di rodarsi, ed avere il suono che pensava la MA
Una cassa migliore ti farà sentire maggiormente le pecche del tuo sistema, non e colpa delle casse, anche se hanno la loro personalità, ed è quella la loro personalità, la via più breve e provare a cambiare cavi di potenza con qualcosa dal suono caldo...
Anni fa agli inizi della mia passione per l'Hifi, avevo un impianto buono pre e finale verdier entry level casse B&W, lettore cd sony non eccelso, cavi specie tra lettore e pre roba scarsa, ascoltavo il mio primo cd Jazz era Chet Baker trombettista magari lo conosci, aveva un modo di cantare impastato ed io non riuscivo a capire nulla, sentivo solo dei versi di un ubriaco, parlando con un amico gli dico quello che mi succedeva e lui mi dice di cambiare i cavi al lettore, fatto prendo una coppia di Moster cable da 150 mila lire e la voce e venuta fuori e si capiva tutto....nel mio caso sono stati i cavi di segnale perché il resto avevo già cose decenti
Vai da chi ti ha venduto le casse e chiedi di poter provare dei cavi di segnale e potenza usati senza spendere follie... sono prove che puoi fare senza vendere un rene
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Ma i diffusori li hai ascoltati prima di comprarli o presi a scatola chiusa ? Da come li descrivi sembrerebbe non sia la tua timbrica, fosse cos'i' sarebbe inutile qualsiasi tipo di intervento a mio parere...aggiungerei anche, che sempre a mio avviso, diffusori di dimensioni troppo grandi non si interfacciano bene in ambienti piccoli...
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@Alessandro
Tranquillo che, se non fossi passato in situazioni simili e avessi bestemmiato non poco, non mi permetterei di dare consigli.
A volte con l’audio le cose girano a rovescio.
Cerco di esserti costruttivo e d’aiuto.
Per prima cosa, quando mi sono trovato ad aver a che fare con difetti evidenti, ho provato a correggerli e, nel limite del possibile, un margine d’intervento c’è stato.
Come dicevo non ho ascoltato le MA in questione ma le vecchie Studio 20 e le ho sentite andar bene con un valvolare dal suono “old style”, un Cayin.
Meno bene invece con un integrato a transistor McIntosh, anche se l’accoppiata tutti sommato non era da buttare.
Posto che il suono delle tue sia simile a quello delle studio 20, e posto che la qualità della gamma acuta sia in linea (questa è l’incognita maggiore), bisogna lavorarci un po’.
Se hai risolto in tutto o in parte la velatura in gamna media e l’esuberanza in gamma bassa, siamo già a buon punto.
Un ampli che ho consigliato più volte, e che, puntualmente, non è mai stato considerato da nessuno, è un arcam a28 venduto in un noto negozio in condizioni dichiarate come pari al nuovo.
Ha la caratteristica di suonare meno esteso e presente agli estremi gamma di tanti altri, in pratica facilità la vita a quei diffusori che hanno un carattere esuberante e problemi di controllo in alto e in basso. Non lo sento neppure troppo “velato”, anche se un po’ addolcito. Ricorda molto la timbrica di certi valvolari. Lo stesso autore di quel 3d me l’ha bocciato e si trova nella situazione che hai letto.
Un altro comportamento simile (estremi gamma molto controllati) ce l’hanno gli ampli naim, suonano più ritmici e dinamici di arcam ma non sono altrettanti gentili con incisioni come quelle che hai citato. In definitiva li ritengo una seconda opzione.
Un altro ampli non stravolge completamente il suono come una nuova coppia di diffusori, ma quantomeno ci mette una pezza. Nel tuo caso sta a te capire se la pezza può essere sufficiente o meno.
Parlando per me, fortunatamente, con i diffusori che sono passati a casa mia ultimamente delle gran pezze non le ho dovute mettere. Forse si tratta anche di fortuna. Di sicuro, invece, sono più attento a ciò che leggo e ascolto e, altrettanto sicuramente, quando ho investito qualcosa in più di una cifra base, ho ottenuto risultati con meno compromessi, sia che si trattasse di diffusori che di ampli. Nello specifico sempre oggetti usati per cercare di limitare il rischio economico.