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il tema era 'il biwiring' e sono sicuro che se incominciamo la solita discussione più generale sui cavi e loro comportamento non ne usciamo più :)
chi vuole puo' mettere anche un doppino telefonico se pensa che questo non influenzerà in alcun modo il proprio ascolto... :rolleyes:
tanto ad un certo punto arriva sempre quello che asserisce che pure gli amplificatori suonano uguale, e poi pure le casse :D
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Pace830
quando finisci di scrivere a caso dimmelo - non ho il biwiring e ho pure scritto che non sento differenze
la smetti di essere scorretto?
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E visto che fai il saputello spiegami bene la differenza circuitale tra monowiring e biwiring
senza link ma con parole tue
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Si è andati OT sicuramente a causa mia, ma informazioni non vere in un forum tecnico vedrei bene fossero smentite; ho letto nel primo post"si dice che l'Audioquest type4 è particolarmente indicato per enfatizzare le medio alte", tecnicamente, questa affermazione può essere considerata appunto una semplice diceria, il doppino telefonico lo conosco ma non lo uso, posso dire di conoscere molto bene il comportamento dell'RG58 sui segnali elettrici in transito.
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sono molti anni ormai che si discute di cavi si o cavi no, io sono per i cavi si perchè nel corso degli anni ho potuto fare delle prove con cavi rosso e nero e cavi di un certo prestigio anche da qualche migliaia di euro, quando si arriva su cifre importanti molto spesso le differenze sono minime e mai eclatanti come molto spesso si legge in giro, però tra un cavetto rosso e nero ed un cavetto specifico da 300€ le differenze ci sono e nette anche, e non parliamo di equalizzazione del segnale, ma di una migliore qualità nell'ascolto in generale con frequenze più corrette senza nessuna frequenza in evidenza.
resta il fatto che i cavi NON aumentano o enfatizzano gli alti, ( o bassi che siano), ma asciugano i bassi o i medio bassi di conseguenza si ha la percezione di un suono piu aperto e brillante.
ritornando in tema, le uniche differenze che potrebbe sentire con il biwire e una maggiore precisione nelle vaire frequenze, ma non e detto che sia uguale per tutti i diffusori molti non hanno nessun vantaggio per come e stato progettato il crossover
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Non interverrò + in questo 3d, rimarrò con la curiosità di conoscere la differenza di un segnale elettrico prima e dopo l'asciugatura.
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Citazione:
Originariamente scritto da
hnjmkl
Ritengo Nordata piuttosto ottimista sui cavi
Solo scettico. :D
Citazione:
produrre un cavo passivo in grado di attenuare un preciso intervallo di frequenza in banda audio.
Però non intendevo questo, cosa impossibile, con buona pace di chi consiglia di usare il "tal" cavo per eliminare la "tale" enfatizzazione, ma solo che con un po' di impegno si può, ad esempio, attenuare un pelino di più la gamma alta, basta realizzare il cavo con una capacità elevata ed anche con un pochino di Induttanza.
Poi c'è anche chi inserisce nel cavo uno scatolotto magico, che lo rende più eufonico, dentro ci sono alcuni condensatori che realizzano dei filtri per alcune gamme di frequenza, studiate per far piacere il suono, anche qui con buona pace dell'Hi-Fi.
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rispondo alle osservazioni di @falchetto e @hnjmkl sul mio post precedente.
Che il circuito sia a costanti concentrate significa solo che può essere schematizzato con le R-L-C misurate ;)
L'effetto di queste va confrontato con l' ordine di grandezza delle impedenze in gioco (copio e incollo da TNT audio, chi ha tempo e voglia se lo può legger tutto). L'argomento del testo sono i cavi i segnale ("line" ecc) diversi come morfologia ed impedenze in gioco sia del cavo in sé che sui circuiti connessi:
Far precedere un amplificatore che presenta un valore di resistenza di ingresso di 10 Kohm da una resistenza da 1 Ohm provoca un'attenuazione di 0.001 db.
Anche l'induttanza dei cavi è di poca rilevanza finchè viene mantenuta su livelli moderati. Più è alto il valore dell'impedenza di carico, meno rilevante diventa l'induttanza del cavo. Cavi di segnale lunghi circa 1 m (3 piedi) raramente presentano un'induttanza maggiore di 1 mH.
A 20 KHz un induttanza di 1 mH presenterà un'impedenza di circa 0.13 Ohm, provocando un'ulteriore attenuazione di 0.0001 db.
Anche mettendo una capacità da 1 nF in parallelo alla resistenza di ingresso di 10 Kohm (il valore di carico IEC), l'attenuazione causata dall'induttanza non aumenta significativamente.
La capacità del cavo, invece, è cruciale per i cavi di segnale. Ci sono arrivato mentre cercavo delle spiegazioni per gli " effetti del primo ordine".
La capacità necessaria a causare un'attenuazione di 0.1 db a 20 KHz con un'impedenza della sorgente di 100 Ohm è di circa 15 nF. Però, se la nostra sorgente presenta un'impedenza di 1Kohm, basta una capacità di soli 1.5 nF a provocare tale attenuazione.
Ho riscontrato impedenze di uscita di circa 1Kohm in molti apparecchi appartenenti alla produzione Hi-Fi di massa. Poichè la rivista inglese HiFi Choice pubblica regolarmente articoli sui cavi che includono una sezione tecnica con delle misure, posso stimare l'ordine di grandezza della massima capacità che può presentare il cavo in esame. Una capacità di vari nF si accumula facilmente in caso di spezzoni piuttosto lunghi di vari cavi schermati, per tacere dei cavi del tipo "condensatore non avvolto" .
Vorrei concludere affermando che nei cavi di segnale la resistenza in continua e l'induttanza rivestono un interesse puramente accademico. Esemplari che presentassero valori significativi di resistenza o di induttanza probabilmente non influirebbero sul suono del segnale che li attraversa sotto nessun aspetto rilevante.
https://www.tnt-audio.com/clinica/inter.html
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ma non stiamo parlando di connessioni di segnale ma di cavi di potenza :rolleyes:
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Le formule di calcolo sono le stesse. Esempio: "A 20 KHz un induttanza di 1 mH presenterà un'impedenza di circa 0.13 Ohm"
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Infatti. non cambia nulla.
Cambiano i valori poichè un cavo di segnale solitamente è molto corto, 1 m. al massimo **, cambiano le impedenze di ingresso e uscita, basse nel caso dei cavi di potenza.
** Con buona pace di chi usa cavi da centinaia di Euro al metro, quelli dell'esempio sono normalissimi cavi e l'influenza è praticamente nulla, l'orecchio non si accorge del decimo di dB (molte volte neanche del dB) e qui si parla di millesimi e oltre.
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Quindi, biwiring si o no? Merita raddoppiare il numero di cavi di potenza e quindi la spesa dei cavi di potenza (qualunque essa sia: sia essa di 10 euro, di 100 euro o di 500 euro) per avere il biwiring?
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Senza tecnicismi, nel mio caso ha portato una migliore messa a fuoco della scena acustica, ed una migliore resa sonora globale specie alle medie e alte frequenze, precisando che si tratta di differenze minime. In poche parole si ma senza aspettarsi miracoli.