ottime le ATC SCM40, se cerchi però qualcosa di un pochino meno colorato prendi in considerazione anche la audioPhysic ci sono ei buoni prodotti a basso costo....
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Se voglio descrivere le ATC in poche parole direi che sono neutrali e trasparenti. Non hanno un suono proprio, cambiano come cambia la musica. Quello che ei butti dentro, esce fuori senza particolari colorazioni o distorsioni, nel bene o nel male.
Visto il background del produttore molto noto per i monitor da studio, che devono essere precisi anche ad alti volumi, anche loro hanno bassa distorsione ad elevati livelli di pressione sonora. Ogni tanto mi ritrovo con gli aghi dei VU-meter che ballano tra 50 e 100 W che nel mio caso vuol dire oltre 95 dB al punto di ascolto senza nessuna fatica dell'ascolto.
Detto cosi sembrano dei diffusori perfetti, comunque io non li considero adatti a tutti i gusti.
Se si pretende che la musica suoni sempre in un certo modo, le ATC non sono per te, non ti assecondano, ti fanno sentire la registrazione cosi come è indipendentemente dalle tue aspettative, niente di più ma neanche niente di meno.
Le ATC sono abbastanza sconosciute al medio audiofilo cosi il giro dell'usato è molto limitato e la loro rivendibilità è bassa. Pertanto non sono per quelli che questo hobby lo intendono come gioco e cambiano spesso i componenti perché i bassi ci sono troppi/pochi, i violini sono setosi o meno ecc (inserire la scusa preferita).
All'inizio sono un po sconcertanti perché la musica qualche volta non suona come ti aspetti, però dopo cominci ad apprezzare la loro onestà.
Inoltre, almeno per me, con diversi tipi di musica, hanno il fattore "fun" che non ho trovato in altri diffusori.
Da tutti diffusori che ho ascoltato prima di aver comprato le ATC, le PMC twenty.26 ritengo siano il loro concorrente più vicino per quanto riguarda la risoluzione e la tenuta in potenza ma le ATC sono più lineari e rigorose. Le PMC hanno un piacevole effetto loudness che li fa molto attraenti. Cosi la scelta dipende molto dai gusti personali.
Buona sera Hal999, grazie per il tempo dedicato alla scrittura del tuo post.
Una recensione molto piacevole e dettagliata.
Questo diffusore mi intriga ......... :)
Le ATC al Milano HI-end (credo non era il gala) mi erano piaciute molto ed erano le SCM 11 - suonavano molto bene -- parlando poi con un resp. tecnico - mi spiegava che gli altoparlanti li fanno loro . suonavano molto bene con i loro ampli.
Onestamente mi piaceva meno la torre attiva
La ATC è nata nel 1974 come il produttore di altoparlanti - Acoustic Traducer Company. Fino a due anni fa usavano il tweeter di Vifa/Seas ma adesso lo producono in casa. Loro l'altoparlante di punta è certamente il mid a cupola di 3". Oltre la ATC lo usa anche il Proac nel K8 e Carbon Pro 8, diffusori che costano 46000€ di listino.
Il bello delle ATC è che tute suonano in modo molto simile, la maggior differenza è la massima SPL e discesa in basso. Modelli attivi hanno un po di risoluzione in più e ovviamente le prestazioni sono più constanti perché hanno l'amplificatore incluso.
Certo se si è abituati alle Chario o le SF Minima, le ATC attive sono molto differenti.
La filosofia progettuale della ATC è bene descritte in questo documento http://www.transaudiogroup.com/wp-co...Approaches.pdf. Ovviamente c'è anche la pubblicità, però certe scelte come il motore "short coil – long gap (underhung)" sono usate anche dai produttori dei diffusori high-end come Magico o Vivid.
Le Procedure D30 chi le ha sentite ?
le procedure è la marca ?
Ciao Antonio,
Scusa, il T9 mi ha sopraffatto. :)
ProAc D30
ah ecco ,non ti preoccupare a me il mac corregge proac con porca
ottime casse pero hanno il condotto reflex in basso sono più difficile da posizionare delle atc anche la spl deve essere minore
il pregio che sono più facili da pilotare ,comunque sei nella strada giusta se cerchi un suono più raffinato e di qualità fra atc ,proac e anche pcm ci metterei
Ciao Antonio,
Il MAC malizioso ..... :eek:, il mio T9 anarchico ..... misteri informatici :confused:
L'eventuale passaggio da un diffusore a tre vie con uno a due vie, sinceramente un po mi spaventa.
Vero che ci sono diffusori a due vie che suonano meglio di un tre vie, ma l'assenza del midrange mi inquieta.
Le ProAc 148 non sarebbero un upgrade dei mie attuali diffusori, me ne sono reso conto.
Se devo valutare un vero upgrade, probabilmente nelle ProAc D30 una risposta la trovo.
se hai una buona alimentazione non devi temere il passaggio ,pero 6mila euro sono troppi per una d30 ,ho paura che perdi d'impatto e presenza del suono
ma poi quando si arrivano a certi prezzi rientra anche la serie 800 di b&w
la d30 e un'ottima cassa, ma parliamo del doppio della 148, ti credo che migliori?
Antonio stai sbagliando, quello che perdi non è impatto ma un rigonfiamento della medio bassa che hanno dato alla 148 per renderla piu piacevole al neofita, se cerchi una cassa Audiophile come le cerca lui non può essere la 148 nata per l'HT.
Poi ammetto l'ignoranza sul marchio PMC oltre a quello sentito come detto, ma vuoi l'impatto del concerto live e la raffinatezza, non la trovi in una cassa da 7000 ne tantomeno in una cassa da 3000, senza nulla togliere alla d30 che come detto e ottima, ma ci vuole ben altro ascolta una JBL con i woofer da 38, Wilson audio Sophia o watt &puppy, Sasha
può essere ma se cerca maggiore punch non lo troverà in una d30 ma magari ,rimanendo nel budget,in una 804 d3
Ciao David, allora valuta un 2,5 vie ;-)
http://www.spendoraudio.com/HTML/D7_specification.html
Da valutare ovviamente sinergia con HEGEL e nel tuo ambiente, che definisci ostico. Mai ascoltate, ma mi ricordo averne letto sempre bene nei siti esteri.
Ciao Marco