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Allora. Ho appena finito "Acustica e musica. Come progettare e realizzare ambienti acusticamente efficienti"
Allegato 17456
Un buon libro. Poche formule e buona infarinatura di tutto. Francamente, proprio in uqanto rivolto a non prfesisonisti, avrei evitato di spaziare obbligatoriamente in tutti i campi. Il capitolo sul funzionamento dell'orecchio lo avrei evitato. Avrei invece gradito di più un approfondimento sui trattamenti. Comunque consigliato.
Per quanto riguarda le forme della stanza parla solo del progetto LEDE ma si tratta chiaramente di una cosa indirizzata agli studi di registrazione per i tempi di riverbero risultanti. Come indirizzo molto di massima si può tenerne conto.
Io però vorrei delle misure esatte. Dei progetti. Sono due giorni che cerco su google e ho trovato al massimo qualche schizzo. Altrimenti solo parallelepipedi. Qualcuno ha notizia di siti dove ci sono progetti completi per stanze di ascolto?
Sto ora cominciando a leggere il libro di nicolao
Allegato 17457
Francamente mi sembra molto poco "applicato". Molta teoria e poi non va a parare da nessuna parte. VBi farò sapere se confermo questa ipotesi.
Un'ultima cosa, il diffusore che mi è piaciuto tanto (questo) non è un diffusore a resto quadratico. Ho contato 31 settori. Anche volendo considerare che ce ne siano due vuoti all'estremo destro e sinistro si arriva a 33. Non sono numeri primi+1.
Eppure, per quanto a nordata sembri la scoperta dell'acqua calda, mi pare che nessun progetto DIY abbia previsto di non usare un pannello sottostante. la soluzione di attaccare direttamente l muro i settori mi pare esteticamente una spalla sopra rispetto alle cornici un pò inutili che poi finiscono anche per rompersi sotto il peso del diffusore. No? Però a questo punto mi chiedo che senso ha continuare a mettere i sottili strati di legno per delimitare i settori. FOrse è il caso di trovare una discussione dedicata e riproporre questo quesito.
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Anche il testo di Nicolao non entra a mio avviso molto nel merito dimensinale degli ambienti e relative problematiche. Troverai più soddisfazione nel testo di F.A. Everest "manuale di Acustica".
Riassumendo in poche righe, per quanto concerne le dimensioni di una stanza audio domestica non esiste un parametro determinato ma un "range" di rapporti tra le tre grandezze circoscritto.
Pare che i più pertinenti siano gli studi di Bolt che indentificano con l'Area di Bolt un diagramma di rapporti dimensionali favorevoli.
Cerca anche materiale riferito alle teorie di Volkman (rapporti 2:3:5) e di Boner (rapporti 1:1,26:1,59).
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Tra i libri che ho indicato i seguenti sono particolarmente dedicati all'aspetto pratico:
Home Recording Studio
Master Handbook of Acoustics
Room Acoustics
dove si trovano anche dati/formule per realizzare i vari tipi di diffusori.
Certo, non descrivono come realizzarli praticamente, non sono articoli per una rivista di bricolage, ma ci sono i disegni e le quote, nonchè qualche foto.
Alla fin fine non è che esistano tantissimi tipi di sistemi: pannelli assorbenti (piani, vibranti), pannelli diffondenti (2D - Schroeder, 3D - Skyline), risuonatori (pannelli forati o trappole), trappole per i bassi (tubi, angolari, pannelli vibranti di grande superficie); ne esistono anche alcuni altri, ad esempio pannelli appesi in verticale al soffitto, oppure pareti con tagli a varie distanze e retro assorbente, pannelli semicircolari, ma sono tutti varianti dei modelli base.
Tutti sono trattati in quei testi, il dove e come sistemarli e quale approccio seguire nell'intero progetto lo si apprende poi leggendo tutto il resto del contenuto di questi e degli altri libri indicati (tolte le parti che non interessano in quelli dedicati a realizzazioni particolari (ad esempio la collocazione degli altoparlanti in una control room, o la realizzazione dei box della sala di registrazione o come realizzare l'impianto elettrico o di condizionamento delle stesse, nonchè l'isolamento dall'esterno).
Per quanto riguarda quel diffusore che ha attirato tanto la tua attenzione bisognerebbe vederlo dal vivo, ci sono un paio di cose non molto chiare, è comunque un pannello del tipo diffondente 2D.
Quanto al fatto del perchè non si realizzano comunemente in quel modo credo che la risposta sia semplice: andrebbe realizzato in loco misurando e posizionando accuratamente ogni singolo componente, impegnando così diverso tempo.
Se invece si realizza un pannello completo, basta acquistarne il numero sufficiente e poi posizionarli, tutto molto più semplice e veloce ed alla portata di chiunque, anche il semplice amatore senza alcuna conoscenza può acquistarli ed appenderli nei punti base, che gli saranno detti dal venditore.
Quanto al probema del peso, certo, se si ha la sventurata idea di volerlo realizzare usando per i singoli componenti parti di listelli quadrati, magari di mdf, è evidente che il peso complessivo diventa veramente eccessivo ed anche la realizzazione diventa veloce: si sceglie un listello, ad esempio di sezione 5x5x200 e si tagliano tot pezzi lunghi x, to lunghi y e via così, poi si incollano fianco a a fianco.
Assurdo, ho visto le foto del link che hai postato ma, ripeto, non li farei mai in quel modo e sconsiglierei di realizzali così.
Esistono altri metodi, che richiedono un tempo maggiore per la realizzazione, ma che portano ad un peso complessivo molto inferiore.
E' lo stesso discorso che si potrebbe fare volendo realizzare dei pannelli diffondenti tipo"Skyline".
Il sistema più semplice sarebbe appunto quello di ricavare i vari pezzi tagliandoli da listelli di sezione adatta, avevo provato a fare il conto, ma veniva un peso tremendo; se si usa, invece, il polistirolo il tutto è leggerissimo, se si riesce a trovare dei listelli di misura adatta la cosa si fa in un attimo, altrimenti si possono usare dei panneli, spessi ad esempio 5 cm., ricavando signolarmente le singole file; è un po' noioso tagliare i pannelli, io ho provato questo metodo, poi basta usare dello stucco spray per ricoprire il tutto in modo che le superfici siano rigide e riflettenti ed il gioco è fatto, si possono anche colorare del colore che si desidera.
Ciao
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E' certo che realizzare i diffusori direttamente sul muro ne impedisce il riposizionamento ma è anche vero che le loro posizioni non sono vincolate come quelle dei pannelli assorbenti ai punti di prime riflessioni. quindi è anche più facile progettare bene la posizione e attaccarli direttamente al muro. In questo modo si evita il problema del peso, quantomeno per quelli 2d.
Per quelli 3d, che io voglio assolutamente, lo ammetto, anche solo per l'effetto scenico, piccoli pannelli si possono fare con un metodo facile di cui, come tutto ormai, c'è un tutorial su youtube.
Questo è il metodo classico di costruzione
http://www.youtube.com/watch?v=qFeM2uWuMZI
Questo invece un metodo alternativo molto interessante
http://www.youtube.com/watch?v=PtpJtv5ngew
Per la costruzione di quelli 2d invece, il metodo alternativo di cui parli tu, credo sia questo. Più leggero viene di certo, ma è un bel pò più complicato. Mamma mia.
Comunque vorrei continuare questo sottoargomento qui. Che dici nordata è la discussione adatta? Ho visto che parli di altre discussioni precedenti. Col search non ne ho trovate di più specifiche.
TOrnando invece a bomba sullo studio.
La mia tabella di marcia prevede un'approfondita parte di lettura dei testi.
Il primo punto è stabilire la forma del locale. Dopodichè si passa alla distribuzione del trattamento.
Quando avrò le idee chiare aprirò una discussione sulla saletta. A proposito, consigli su un programma non complicato come CAD con cui disegnare la stanza. Il fine di tutto è dare un progetto preciso alla impresa edile.
Ho già alcuni punti fermi comunque:
materiali predominanti legno (parquet, diffusori e risuonatori in pannelli di legno tipo Topakustik), cemento pressato a vista sulle pareti e nero (pannelli assorbenti/risuonanti, trappole per bassi e pitturatina in prossimita del telo del proiettore). Il risultato finale somiglierà a questo. Altri esempi simili dell'insieme sono questi.
http://atcasa.corriere.it/Le-case/Ca.../giorgi_12.jpg
http://atcasa.corriere.it/Le-case/Ca...asa-oslo_1.jpg
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Per la questione della forma della stanza, mi pare di aver capito che il motivo per cui nelle stanze piccole non ci si sbatta troppo con le forme strane è matematico. Questo articolo è in proposito abbastanza illuminante (ci sono anche riepilogati tutti i vari rapporti)
Cito:
"Siccome la frequenza di Schrœder dipende da (T/V)1/2, si nota subito come negli ambienti di grandi dimensioni, in cui quindi il parametro V ha un valore grande, la considerazione dei modi perda di significato. Quindi la descrizione modale è necessaria prevalentemente per gli ambienti di piccole dimensioni."
Quindi il nemico acustico numero uno è:
modi per le piccole dimensioni e onde stazionarie per le grandi dimensioni
La questione del pentagono con rapporto aureo è probabilmente da scartare, come avevate ipotizzato, per la question del soffitto che dovrebbe essere alto più di 4 metri. A proposito segnalo un ___articolo [/URL]più esaustivo dei precerdenti citati.
Probabilmente una via di mezzo potrebbe essere disegnare un rettangolo con i rapporti di bolt e o simili e poi iscriverci dentro una figura con le parte non parallele. In proposito però continuo a non trovare nulla di preciso se non le solite indicazioni di massima. Spero che ci sia qualcosa sul manuale di everest.
L'unica cosa interessante cjhe ho trovato in rete (sito http://www.masacoustics.it) è questa.
Allegato 17466
Allegato 17468
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Un'ultima cosa (per ora). Si può modificar il titolo della discussione così: "libri sull'acustica ambientale. Primo obiettivo: la forma perfetta della stanza."
Mi pare che sia più preciso.
Del resto qui decidiamo la forma. Discussione sui diffusori e pannelli separate poggiando su quelle già esistenti.
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Direi, invece, poichè i primi interventi parlavano, giustamente, di libri e simili di lasciare il titolo senza variazioni, se vuoi ora discutere di forme dell'ambiente puoi aprire una discussione su questo specifico argomento, senza però poi nuovamente divagare su altre cose.
Altrimenti puoi aprire una discusione del tipo "Tutto sulla realizzazione di un ambiente di ascolto, dalla A alla Z".
Nel frattempo però modifica le dimensioni di quelle piantine e mentre sei in tema di modifiche fai la stessa cosa alla tua signature, poichè sono tutte quante fuori norma.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da
luca156a.r
A proposito, consigli su un programma non complicato come CAD con cui disegnare la stanza. Il fine di tutto è dare un progetto preciso alla impresa edile.
Mi trovo bene con "sweet home 3D", è un programma free e in 30 minuti di prove è già possibile disegnare efficacemente, il tutorial è molto valido.
Oppure cerca anche "pCon.planner" è sempre free ma molto più sofisticato, importa anche i dwg.
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Discussione sulla forma della stanza aperta.
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Allora, ho fatto il primo giro in biblioteca e preso tre libri.
Riproduzione sonora Hi-fi
di Giuseppe Biondo, Francesco Pivetta, Enrico Sacchi
Editore: Hoepli Data di Pubblicazione: 1989
http://ecx.images-amazon.com/images/...500_AA300_.jpg
Sconsigliato. E' incentrato sulle tecnologie di riproduzione (quindi assolutamente illeggibile visto l'anno di pubblicazione). Interessanti solo i primi due capitoli sulla psicoacustica e sull'ambiente d'ascolto. Superficiali comunque. Unica nota interessante c'è una precisa proporzione per le dimensioni della stanza di cui parlerò nella relativa discussione.
Acustica ambientale e insonorizzazioni / Achille Alziati. - 2. ed. - Milano : ETAS libri, 1979. - II, 261 p.
Assolutamente inutile. Non si capisce bene dove vuole andare ad apparare dal momento che mischia sale d'ascolto, music hall e pannelli delle autostrade. Vabbè. fortuna che era gratis.
E poi, la luce.
http://ecx.images-amazon.com/images/...500_AA300_.jpg
Bè, che dire. Avevate ragione. COmpletissimo. Diciamo sufficiente per il 99% degli appassionati. Francamente per me potrei anche fermarmi lì.
Leggevo qui è lì con disordinata voracità. L'ho restituito alla biblioteca e me lo sono comprato. Così me lo leggo dall'inizio con calma.
Comunque studierò anche altri volumi. Primo perchè sull'insonorizzazione mi pare che non ci sia un capitolo specifico. Inoltre potrebbe servire qualche nozione in più (soprattutto di carattere pratico) per ll realizzazione e l'impiego dei pannelli diffusori.
Per ora è tutto
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Aggiungi anche "get better sound" di Smith, centinaia di pagine e nemmeno una formula, da leggere comunque.... ;)
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Citazione:
Originariamente scritto da
luca156a.r
Evidentemente si era un pò perso nel primo post. Comunque rimediamo subito anche perchè hai ragionissima.
Get better sound è effettivamente una pietra miliare per ogni wannabe audiofilo. Diciamo che una biblioteca potrebbe essere composta anche solo da questo e dal libro di everest. Anzi, linko anche un'interessante recensione del mitico lucio cadeddu.
http://www.tnt-audio.com/jpg/get_better_sound.jpg
Acustica e musica. Come progettare e realizzare ambienti acusticamente efficienti.
Questo invece è praticamente il manuale di everest in versione semplificata. Come detto, se non si ha voglia di fare chissà quali approfondimenti (magari si vuole solo apportare qualche miglioramento all'ambiente esistente), potrebbe anche essere sufficiente.
http://www.deastore.com/covers/978/8...8890282416.jpg
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Ah, visto che ogni giorno mi compiaccio nello scoprire strade alternative al corso di inglese gentilmente indicato da Nordata :p, vi linko anche un manuale (piacevolmente in italiano) originato dalla ditta Auralex ma che è veramente interessantissimo. La finalità ultima è chiaramente pubblicitaria per i loro prodotti ma, in maniera simile al libretto di istruzioni dei daad, non ho trovato nessuna pubblicazione dal taglio così pratico che descriva così nel dettaglio la costruzione della stanza.
PEraltro viene da lì il progetto di acoustic 101 linkato più su. Se qualcuno ha voglia di leggerlo mi piacerebbe avere un parere (eventualmente nell'altra discussione)
http://www.masacoustics.it/images/st...1-v3-Cover.png
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Segnalo un altro___manuale [/URL]gratuito disponibile online: "Acustica architettonica e altoparlanti" (Scopece-Ciprian). Si tratta di 4 articoli comparsi a cavallo fra il 2010 ed il 2011 sulla rivista Elettronica e comunicazioni a cura del Centro ricerche ed innovazione tecnologica della Rai (di cui ignoravo l'esistenza fino ad oggi). Uno di questi articoli è quello linkato qualche post fa.
é fatto molto bene. Buona lettura.
http://www.crit.rai.it/eletel/LeMiniSerie/MS4.png
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Segnalo una___tesi [/URL]sperimentale di un dottorato di ricerca che tocca l'argomento delle proporzioni dimensionali delle stanze d'ascolto. Oltre ad un comodo riepilogo dei rapporti consigliati nella letteratura specifica viene ipotizzato un metodo alternativo di valutazione.
Vengono infine proposti dei rapporti inediti.