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Citazione:
Originariamente scritto da muzar
in ogni caso, tu come lo hai acquistato? esiste un distributore o direttamente dagli states?
Io ho acquistato direttamente dal produttore cinese, che è persona gentilissima e disponibile!Ora sono in attesa di ricevere anche la meccanica CD (CD7 SE) che verrà prodotta in serie limitata. Da poco tempo, cmq è disponibile anche l'acquisto presso due rivenditori europei, ma i prezzi, come sempre, sono quasi raddoppiati :mad: :
http://www.audiophonics.fr/advanced_...ion=0&x=17&y=9
http://www.ampcity.co.uk/dacs.html
Per quanto riguarda i confronti, non ne ho effettuati direttamente. Mi sono basato principalmente sulla bontà del progetto (pensa solo che ha ben 8 chip di decodifica PCM1704UK, quando molti dac famosi ne hanno a malapena 1) e sulle considerazioni lette in giro per i forum e devo dire che non mi sono pentito dell'acquisto.
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Riguardo la frequenza di campionamento sono d'accordo con avenger.
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allora... ho sostituito i cavi di segnale da almeno un paio di settimane oramai, e riesco a valutarli con un po' piu' di cognizione.
inizialmente sono rimasto entusiasta perchè non mi aspettavo una differenza tale solo sostituendo gli stessi... il palcoscenico è esploso!!!
in tutte le dimensioni la scena si è espansa in modo incontrovertibile, tanto che me ne sono accorto non appena è partito il cd, che ancora non mi ero seduto sul divano :D .
uno stage nettamente piu' ampio di prima, che mi soddisfa assolutamente.
di contro ora il suono si è fatto ancora piu' chiaro, forse troppo, con alte frequenze leggermente piu' dure e con un leggero minore controllo delle basse frequenze che pero' hanno guadagnato in estensione.
detto questo, rispetto alla scelta del convertitore pensate possa essere interessante una soluzione a valvole o zero oversampling, tipo audio note per esempio?
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nella mia spasmodica ricerca ho trovato questo:
http://www.yba.fr/ybadesign/htm/prod_stereo_e.htm
che ve ne pare?
flessibile e aggiornato.
il nome è di quelli importanti, anche se di nicchia, e promette grandi cose ad un prezzo ancora umano: poco meno di 800 euro.
qualcuno ha potuto ascoltarlo?
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non l'ho ascoltato ma ho letto una recensione su una rivista francese (mi pare sia Nouvelle Revue du Son) che ne parla decisamente bene; di certo è un apparecchio estremamente funzionale ed attuale; ha un parco infinito di ingressi (compreso USB per collegarlo direttamente al pc) e di uscite, che sono addirittura anche bilanciate; può essere usato quale pre per collegarlo direttamente a un ampli finale e il nome del produttore dovrebbe essere una garanzia di buon suono o comunque di una attenzione alla resa musicale; almeno sulla carta pare un ottimo acquisto
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su "suono" di Marzo c' è in prova lo Stello DA100 Signature ed un interessante Aqvox usb 2 D/A MKII...
lo Stello fa un figurone, unica delusione: non accetta segnali oltre i 96Khz!
sinceramente non capisco perchè; voglio dire: studi un prodotto nuovo, aggiornato, anzi con un occhio all' evoluzione futura del mercato e del settore e... lo limiti tecnicamente? Non credo sia una questione di prezzo.
altra scelta incomprensibile: l' importatore italiano pur distribuendo il dac non farà altrettanto con la meccanica dedicata, che pertanto dovrà, eventualmente, essere aquistata all' estero!
mah... :rolleyes:
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Leggo che lo Stello DA100 non supporta i driver asio
http://www.dnaudio.it/aprilmusic01c.htm
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@ muzar
Come già detto, il mancato supporto, in ingresso, di frequenze di campionamento superiori a 96 kHz, non lo vedo come problema. Ripeto, la quasi totalità degli studio master in alta risoluzione venduti online sono a 88.2 e 96 kHz e, secondo me, resteranno tali anche in futuro.
@ Pa0l0
La mancanza dei driver ASIO può essere superata, senza compromessi di qualità audio, tramite l'utilizzo di Windows Vista o Windows 7 come sistema operativo e Foobar2000 + il componente WASAPI come player.
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Citazione:
non accetta segnali oltre i 96Khz!
Per me già i 96 KHz sono inutili....
I 24 bit fanno una piccola differenza ma una volta arrivati a 96 KHz non vedo cosa si può chiedere di più al nostro impianto e al nostro udito.
Ciao.
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[QUOTE=Avenger]@ muzar
Come già detto, il mancato supporto, in ingresso, di frequenze di campionamento superiori a 96 kHz, non lo vedo come problema. Ripeto, la quasi totalità degli studio master in alta risoluzione venduti online sono a 88.2 e 96 kHz e, secondo me, resteranno tali anche in futuro.
@ Pa0l0
il fatto che non esistano ancora un numero discreto di registrazioni non vuol dire che non lo saranno in futuro.
oramai sempre più etichette offrono download di file in alta risoluzione e secondo me la crescita del segmento di mercato sarà esponenziale, così come, conseguentemente, l' offerta tecnica ed artistica.
uno spende 1000 euro, che non sono una cifra astronomica ma nemmeno pochi, per un convertitore che tra qualche mese potrebbe non sfruttare appieno le possibilità offerte dal mercato discografico... tra l' altro leggo sulla prova che la costruzione e la progettazione dell' apparecchio permetterebbero senza alcun problema l' accettazione di frequenze fino al massimo della risoluzione, pertanto rimane una scelta per me incomprensibile.
sul fatto che poi non ci siano differenze, tra 96 e 192 Khz, potrebbe essere in determinate condizioni ma indubbiamente non è così per definizione.
anche perchè non si spiegherebbe il proliferare di processori a 192 Khz e processi di sovracampionatura su tutti i lettori.
poi, in teoria, all' aumentare della frequenza si tende al raggiungimento infinitesimale della curva di segnale analogica con conseguente aumento della fedeltà.
per esempio qualcuno sostiene che anche le frequenze non udibili coscientemente dall' orecchio umano influiscano sul suono.
io penso che se c'è la possibilità di avere una dotazione tecnica superiore, in questo caso oltretutto allo stesso costo, perchè negarsela? perchè pregiudicarsi gli sviluppi delle tecniche di registrazione future che magari renderanno più sensibili i miglioramenti?
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Citazione:
Originariamente scritto da muzar
...oramai sempre più etichette offrono download di file in alta risoluzione e secondo me la crescita del segmento di mercato sarà esponenziale, così come, conseguentemente, l' offerta tecnica ed artistica...
Sono molti anni ormai che le registrazioni sono effettuate ad 88.2 o 96 kHz e, secondo me, resteranno tali in quanto la frequenza di campionamento di 192 kHz richiede molto più spazio di archiviazione senza apportare benifici udibili nella riproduzione sonora.
Citazione:
Originariamente scritto da muzar
...perchè non si spiegherebbe il proliferare di processori a 192 Khz e processi di sovracampionatura su tutti i lettori...
Alte frequenze di ricampionamento (kHz, all'interno del DAC) vengono usate per distribuire il rumore digitale in alta frequenza, dove l'orecchio non arriva. Avere meno rumore digitale udibile, significa avere un raporto segnale/rumore più alto e quindi maggiore qualità di ascolto.
Lunghezze del dato maggiori (bit, nei processori all'interno del DAC) vengono usate per mantenere elevata la precisione negli arrotondamenti che avvengono durante i calcoli sequenziali all'interno del DAC. Anche in questo caso, meno errori, arrotondamenti e troncamenti nei calcoli, maggiore sarà il rapporto segnale/rumore, preservando la dinamica del segnale, e quindi maggiore qualità in fase di ascolto.
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Citazione:
potrebbe essere in determinate condizioni ma indubbiamente non è così per definizione.
Direi che lo è per definizione se l'utente finale è l'uomo che ascolta musica.
Tra l'altro mi piacerebbe sapere quale microfono useranno per stare dietro alla frequenza di campionamento a 192 KHz....
Questo discorso potrebbe in grandi linee valere anche per i 96 KHz!
Ben vengano i 24 bit, facciamo gli sboroni anche con i 192 KHz in registrazione se facilitano la vita in studio, ma a noi utenti finali bastano ed avanzano di tanto i 96 KHz/24 bit.
Ciao.
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E del nuovo Naim Dac qualcuno ne sa qualcosa? Sulla carta ha caratteristiche interessanti...
http://www.multiroom.it/naim/dac.htm
http://www.naim-audio.com/products/dac.html