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No, non mi riferisco a segnali di medesima frequenza e fase differente, dai un'occhiata al link sui battimenti che ho indicato nel messaggio precedente per capire di cosa si tratta, oppure qui:
http://www.royaldevice.com/20KiloHz.htm
sebbene non condivida molte delle info contenute in questo sito e trovi estremamente fantasiose altre teorie ed esperienze del maestro ci puoi trovare una spiegazione semplice e plausibile.
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Ho capito nel disordine tipico degli artisti :D cosa intende...
Bene ora torniamo in bomba sull argomento ... :D da quanto scritto il CD comunque nel confronto .. perde... in quanto limitato teoricamente per frequenze di funzionamento ai 22.050Khz (44.100/2) e dalla dinamica teorica di 96dB su tutt la banda...per cui fuori uno :D...
Molte teorie che ci sono dentro sono comunque esposte in modo quanto meno contraddittorio.
Posto che alcune armoniche di uno strumento raggiungano frequenze nel campo dai 20Khz in su e che tali frequenze non siano state tagliate in modo secco con un filtro passa basso o filtrate dall' ambiente stesso in cui viene eseguita la registrazione.
Rimane da verificare la reale entità dell' influsso nella banda dell' udibile tenendo conto che il DSD di un SACD a 100 KHz ci arriva comunque con una gamma dinamica di 80 dB.
Lasciamo perdere il discorso dei battimenti creati dall' ambiente di ascolto.... potrei benissimo ascoltare con delle ottime cuffie ed escludere con questo il contributo dell' ambiente di ascolto..
Il DVD Audio arriva ad una frequenza riproducibile massima di 96 KHz (192KHz/2) con una gamma dinamica teorica di 144 dB...
Ora la domanda è la seguente... nella qualità del suono che udiamo pesa di più una gamma dinamica di 80 dB a 100KHz confrontata con una di 144 dB a 96KHz o magari la qualità del convertitore A/D e lo spessore delle tende utilizzate nella sala concerti :D ...
Tutto questo per dire che nessuno mette in dubbio che ci sia qualche forma di influsso nel colore degli strumenti da parte delle armoniche ultrasoniche ma il fatto di catturare queste frequenze che andrebbero a colorare penso sia meno influente delle coloriture introdotte dall' ambiente di ascolto; dal convertitore A/D usato in fase di cattura del segnale (che in origine è sempre analogico); e da altri ulteriori fattori...
Detto questo il DVD AUDIO ben registrato è un gran bel sentire, un SACD ben registrato con rispetto della catena DSD idem... in molti appassionati per la sterefonia si "accontenterebbero" di CD veramente ben fatti dato che spesso siamo ben al di sotto delle possibilità possibili con quel limitato standard...
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da revenge72
Ora la domanda è la seguente... nella qualità del suono che udiamo pesa di più una gamma dinamica di 80 dB a 100KHz confrontata con una di 144 dB a 96KHz o magari la qualità del convertitore A/D e lo spessore delle tende utilizzate nella sala concerti :D ...
Beh, che il convertitore A/D svolga un ruolo fondamentale è assodato e lo conferma lo stesso Ing. svedese nell'articolo che ho linkato (ho provato a leggere la risposta di Philips che hai linkato tu ma è oltre-tecnica :eek: ): il punto sta proprio nel fatto che la conversione PCM-DSD avviene con un convertitore da 1bit, cioè molto limitato. Di conseguenza, un DVD-A (che rimane in PCM) è, almeno a livello teorico, di qualità più elevata :)
Citazione:
Originariamente scritto da revenge72
il fatto di catturare queste frequenze che andrebbero a colorare penso sia meno influente delle coloriture introdotte dall' ambiente di ascolto
Sono d'accordo ma secondo me il punto dell'articolo era un altro: a prescindere dai fruitori del supporto (sia esso SACD o DVD-A) e dalle rispettive condizioni di ascolto, qual è lo standard di qualità più elevata (a livello puramente teorico)? Voglio dire: se si vuole sostituire il CD con un nuovo standard ad alta fedeltà, per quale motivo accontentarsi di uno standard che è migliore solo nelle basse frequenze quando si può averne uno che è migliore in tutto?
Poi, una volta optato per il supporto di migliore qualità, starà a chi lo acquista assicurarsi le migliori condizioni d'ascolto possibili.
Ciò detto, sono perfettamente d'accordo con te che tanto il SACD quanto il DVD-A siano ottimi :)
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Il fatto è che un convertitore A/D tipo DSD ad un bit si basa su un sistema totalmente differente rispetto al sistema PCM lineare a cui siamo abituati con il CD.
Dato che il tipo di codifica è concettualmente totalmente differente rispetto alla logica del PCM trovo affrettato dire che la qualità sia inferiore perché 1 bit è meno di 24 bit.
Con questo tipo di logica il vecchio CD a 16bit avrebbe automaticamente una qualità superiore al SACD e questo non accade.
Dato che i due sistemi sono profondamente differenti ... nella realizzazione e riproduzione è importante evitare conversioni/commistioni che ne penalizzerebbero la qualità.
Un SACD player non dovrebbe mai convertire in PCM dovrebbe semplicemente effettuare una conversione D/A utilizzando decoder DSD->analogico in caso differente si sommano i problemi de due sistemi con l' aggravante di un re-encoding approssimativo (se confrontato con le attrezzature da studio) effettuato al volo dal player.
Ciao
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Citazione:
Originariamente scritto da revenge72
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Dato che il tipo di codifica è concettualmente totalmente differente rispetto alla logica del PCM trovo affrettato dire che la qualità sia inferiore perché 1 bit è meno di 24 bit.
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Non è solo affrettato... è completamente errato, in quanto il numero di bit del DAC in questo caso non è un parametro confrontabile. Proprio come dice Revenge, la codifica DSD e quella PCM si basano su due concetti completamente differenti e di conseguenza i DAC che ricreano il segnale analogico.
Per dare una descrizione molto semplificata, potremmo dire che il PCM è una codifica "parallela", mentre il DSD lo potremmo definire "seriale".
Nel PCM infatti il dato analogico ad un istante t viene convertito in una parola binaria (e da qui deriva direttamente che > numero di bit = migliore descrizione del dato), mentre nel DSD ad un dato istante si tiene traccia della variazione di segnale rispetto all'istante precendente (quindi serve solo un bit: aumenta=1/diminuisce=0), pertanto per un convertitore DSD è molto importante la frequenza di campionamento che deve essere assai elevata per descrivere bene il segnale.
Detto questo, sulla bontà o meno delle due codifiche non so esattamente cosa dire, perchè non ho avuto modo di confrontarle (anzi diciamo che il DVD-A non l'ho mai ascoltato). Posso però senz'altro dire che IMHO la grossa differenza rispetto al CD è legata più alla qualità dei componenti che devono essere utilizzati per rispettare certe specifiche che all'effettiva influenza di frequenze ultrasoniche sulla reale colorazione del suono. Il sovracampionamento è sicuramente un buon metodo per ottenre un miglioramento del segnale anche a bassa frequenza, ma il fatto di dover avere DAC capaci di 192KHz/24Bit ha portato ad un innalzamento generale della qualità dei componenti.
Sarebbe interessante effettuare un confronto con delle registrazioni di riferimento (ovvero ben fatte) tra un player SACD ed un CD di altissimo livello. credo proprio che di grosse differenze non ce ne siano, o quantomeno che la qualità della registrazione abbia una tolleranza che compensi largamente ogni differenza.
Tutto questo sempre IMHO.
Giancarlo