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Ciao pico67 e benvenuto su AV Magazine Forum.
Cortesemente potresti evitare di scrivere in maiuscolo, cosa che equivale ad urlare in faccia a chi ti legge?
Modifica il tuo messaggio precedente, grazie.
Se non l'avessi fatto ti invito a leggere il regolamento del forum che hai accettato all'iscrizione per evitare futuri errori.
Buona navigazione.
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da un pigro..
All'ikea avevo comprato per 4 euro due temporizzatori.
Attaccato uno alla ciabatta degli hifi che quindi rimangono accesi solo nei momenti in cui è "possibile" un loro utilizzo.
Non è il massimo sicuramente ma per un pigro come me funziona alla grande.
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Consumo PS3
...in qualche messaggio del tread si chiedeva il consumo della PS3 in stand-by.
Il display del mio filtro di rete Pure-AV 40, con la ps3 in stand-by (spia rossa accesa) e tutto il resto dell'impianto spento misura 0,4-0,5 ampere di assorbimento.
... circa 140 VA.
Se puo essere di qualche aiuto .. con tutti miei dispositivi in stand-by (tranne la PS3) : TV, ampli, lettore dvd, decoder sat e decoder digitale il consumo è minore di 0,1 ampere (il display segna 0,0).
Ciao
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Per ovviare al problema ho 5 ciabatte con interuttore...
Alla prima è collegata il decoder sat (dotato di hdd) in modo da poterlo lasciare acceso se voglio registrare, in casacata è collegata la ciabatta dove sono collegati lo switch di rete e la tv lcd.
Sulla terza sono collegati xbox360 + matrix-switch vga + htpc.
Sulla quarta pre, finale, sub, dvd, radio, CD.
sulla quinta ups + videoproiettore.
Tutti questi aggeggi infernali non si possono spegnere (tranne il finale), il wattmetro della lidl (9,90€), se non ricordo male, misurava un consumo totale di 50W...
Ciao
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Come ho già argomentato in questo 3d, credo che il punto fondamentale non sia tanto su come spengere le lucette rosse dello stand-by (specialmente quando questo pregiudica alcune funzioni importanti delle elettroniche interessate, come nel caso delle registrazioni programmate o dello scaricamento degli aggiornamenti OTA), quanto piuttosto la necessità che tutti i produttori si impegnino seriamente nella riduzione dei consumi e, in generale, in un approccio di ecosostenibilità a 360°, che coinvolga tutta la filiera produttiva fino allo smaltimento dei prodotti dismessi.
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Concordo, però quello che mi fa arrabbiare è che le grandi aziende dovrebbero dara l'esempio invece di lasciare a noi l'incombenza. E' vero che è un risparmi anche per le nostre tasche; ma che si diano da fare anche loro!!!
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Non è una faccenda prettamente personale!!!
Anche fossero 10W per televisori, prendendo l'Unione Europa, mettiamo che ci siano 300 milioni di televisori.
Sapete quanto fa, per tenere in stand-by degli apparecchi mentre non si utilizzano?
Fa 3 GigaWatt... quindi, parecchie centrali elettriche sono in funzione, con la loro produzione di inquinanti, per lo stand-bye.
Anche fossero:
2,63 kWh anno * 300 milioni di apparecchi
sono 789 GigaWattH anno
La razza umana è stupida e si estinguerà.
L'economia, poi, come dimostra l'esempio inserito da Dave76, è completa idiozia.
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Ci sono altri esempi in cui ci viene chiesto a NOI utenti di contribuire a ridurre inquinamento e consumi, ad esempio la raccolta differenziata. Da me è inutile farla perchè "l'inceneritore" della mia città riammucchia tutto senza distinguere nulla...ed allora cosa la faccio a fare??? E' andato anche su striscia un pò di tempo fa "PISA".
Così ti passa la vogli anche di contribuire!!! Idem per lo spreco di energia elettrica, il guadagno personale è ridicolo; ma in senso globale sarebbe enorme...però invece di incentivare noi al risparmio per il bene del mondo, perchè non fanno centrali elettriche moderne invece di farle andare ancora a CARBONE!?!?!? :rolleyes:
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Il problema è piuttosto complesso e non sarà certo un 3d su un forum di appassionati di audio/video a dirimerlo.
Fatto sta che sicuramente noi utenti finali possiamo dare il nostro sebben misero contributo, ma la responsabilità maggiore deve ricadere sui produttori, che devono abbassare i consumi (non solo in stand-by, ma anche durante la normale operatività), ottimizzare i processi produttivi e prevedere politiche di smaltimento efficaci: chiaramente, i governi devono incentivare e monitorare l'applicazione di tali comportamenti virtuosi.
L'azione di Greenpeace va proprio in questa direzione: alcuni produttori hanno già intrapreso la giusta strada, adesso è necessario che tutti si prendano le proprie responsabilità.