Visualizzazione Stampabile
-
Citazione:
Originariamente scritto da
RAEL70
Proprio per tali motivi considero la pirateria (non a scopo di lucro) un problema culturale prima che tecnologico e/o economico; in questi casi è molto meglio seguire, coccolare, tutelare i veri appassionati che non perseguire (con grande dispendio di risorse) i culturalmente irriducibili del download selvaggio (anche perché tali risorse vengono reperite basandosi sullo zoccolo duro degli appassionati paganti).
quoto.
Ritengo invece indispensabile perseguire con sanzioni e controlli chi esegue download selvaggio. Mi rendo conto del ginepraio giuridico e di leggi... ma ritengo sia l'unico metodo per arginare il fenomeno.
anche sul fatto del canone rai. E' una tassa tanto evasa perchè mancano i controlli! ti arriva a casa una lettera e la butti via. Se cominciassero a mettere qualche fermo amministrativo a chi non paga (tipo alla macchina, alla casa, etc.) vedrai che il gli evasori calerebbero immediatamente.
Il popolo italiano è culturalmente abituato a pagare le tasse o seguire comportamenti virtuosi solo se "bastonato". Altro esempio illuminante è la patente a punti o il tutor in autostrada. Tanto più si bastona con le multe tanto più calano incidenti e feriti e, alla fine, le infrazioni.
-
Nel frattempo in terra Italica
Equo compenso ancora più caro per il bene della SIAE
Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali ha firmato un emendamento che non solo farà aumentare l'equo compenso ma destinerà il 50% della raccolta alla SIAE, invece che ai legittimi detentori di copyright.
http://www.tomshw.it/cont/news/equo-...l#.UqhHZKyY-1w
Mi limito a segnalare la fine dell'articolo:
Citazione:
SIAE ha un debito miliardario, ha associati che lamentano ritardi nei pagamenti e soprattutto spende più di quanto incassa [nel 2012 ha speso 190 milioni per incassarne 160]. Il buon senso direbbe che qualcosa non funziona.
Credo sia necessario ricordarsi di questo anche:
Citazione:
Dato che l'incasso e la ripartizione nei confronti degli associati è lentissima, SIAE ne approfitta per investire in prodotti finanziari.
-
Perfetta organizzazione criminale legalizzata, ripeto, di cosa parliamo? sono loro i primi a contribuire all'affossamento della legge quindi dopo l'ennesima presa per i fondelli mi viene da chiedere chi siano realmente a ledere il mercato, chi scarica o loro? bah
-
http://punto-informatico.it/3954812/...vuole-piu.aspx
L'emendamento, prima respinto e poi reintegrato, è il numero 1754, firmato da Franco Ribaudo (PD), Magda Culotta (PD), Antonino Moscatt (PD) e Lilliana Ventricelli (PD). Si propone di innestare nella legge sul diritto d'autore una disposizione che recita così:
167-bis. Al fine di sostenere il diritto d'autore e le attività dello spettacolo, dall'entrata in vigore della presente legge, i compensi previsti per ciascuno degli apparecchi o supporti di cui al comma 1 dell'articolo 71-septies della legge 22 aprile 1941, n. 633, sono aggiornati, con il decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo di cui al medesimo articolo 71-septies, in misura almeno pari alle corrispondenti medie europee accertate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, sentita la Società Italiana Autori Editori (S.I.A.E.), e calcolate con esclusivo riguardo ai Paesi Europei nei cui ordinamenti è prevista la remunerazione della riproduzione privata ad uso personale.
Nessuna mediazione tra le parti convenute a confrontarsi: l'equo compenso, stando all'emendamento, dovrebbe essere stabilito con dei criteri indiscutibili che guardino alle pratiche adottate nei paesi europei. Non tutti i paesi europei, ma solo quelli che prevedono una disciplina dell'equo compenso per copia privata: la Spagna, ad esempio, che ha scelto di estirpare il compenso per copia privata dal proprio ordinamento, o il Regno Unito e l'Irlanda, che non l'hanno mai previsto, non rischierebbero così di abbassare la media.
Edit: Interessante l'esempio preso per confrontare le cifre in gioco. Ad oggi per un iPhone 5S con hard disk da 16 GB l'Italia prevede una compensazione di 90 centesimi, mentre in Francia e in Germania è prevista rispettivamente una compensazione di 8 euro e 36 euro.
-
Copyright web, nuove regole: "Colpiamo le grandi violazioni, non l'utente comune"
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni traccia le norme per la tutela del diritto d'autore online. Il provvedimento entrerà in vigore il 31 marzo del 2014. Per aprire una procedura è richiesta un'istanza da parte del titolare del diritto
http://www.repubblica.it/tecnologia/...line-73415225/
Citazione:
L'intervento dell'Agcom "si fonda inoltre sulla convinzione che la lotta alla pirateria non possa limitarsi all'opera di contrasto, ma debba essere accompagnata da una serie di azioni positive volte a creare una cultura della legalità nella fruizione dei contenuti. In questo senso potrà operare l'apposito Comitato tecnico, formato da rappresentanti di tutti gli stakeholder e delle istituzioni interessate, che avrà il compito di favorire forme di autoregolamentazione finalizzate all'educazione degli utenti e alla promozione dell'offerta legale".
-
Per rafforzare il concetto che la presenza dell'infrastruttura è una conditio sine qua non per lo sviluppo di una sana "cultura informatica" favorevole alla presenza di servizi tra i quali lo streaming e il downloading legali, segnalo questo articolo uscito oggi sulla situazione qui da noi: http://www.dutchnews.nl/news/archive...s_in_the_n.php
Citazione:
Other research published on Friday by the national statistics office CBS showed that 55% of Dutch people in the 65 to 75 age category use internet daily.
This is one of the highest rates in Europe.
In addition, 20% of the over-75s say they use internet on a daily basis.
-
Vorrei fare un esperimento ...
siccome vedo che in questo thread quasi il 100 % dei commenti è giustamente in linea con l'idea che la pirateria è un male da stroncare.
io vorrei provare a fare il bastian contrario MA - fermi tutti - mi spiego meglio:
se non sono frainteso proverò a fare l'avvocato del diavolo e cercare quindi di "difendere" l'imputato pirata.
cosi, se non altro, potremo avere un'idea piu approfondita... come dire.... " piu a 360 gradi" sulla questione. e cosi il giudice potrà emettere un verdetto piu meditato...
Premesso che non ho letto tutto il 3d, anzi pochissimo....
Comincio con uno dei tanti argomenti che mi vengono in mente a discolpa del pirata imputato e sotto processo. si seguito la prima arringa:
Ill.mo sig. Giudice,
il pirata è un ragazzo che non ha la possibilità di comprarsi il dvd del film Harry potter e, usando il computer, ha scaricato il files per avere anche lui la possibilità di vederlo. Non si tratta di un furto e non ha arrecato un danno alla casa produttrice perche - se non l'avesse scaricato - non l'avrebbe comunque mai comperato a causa degli alti costi.
Il ragazzo si è "arricchito" culturalmente ( perche vedere un film è comunque qualcosa di positivo ) ma non ha arrecato MATERIALMENTE alcun danno reale alla warner bros. Anzi direi il contrario; ampliare il numero delle persone che conoscono ed apprezzano la serie di film è un vantaggio per la warner e non certo un danno.
per questo motivo chiedo che venga prosciolto a meno che l'accusa non voglia specificare meglio il danno cha la warner avrebbe concretamente subito da questo ragazzino e in questa fattispecie.
-
Questo è ovvio: è ampiamente documentato che la maggior parte di chi scarica non comprerebbe mai se non potesse scaricare, quindi non crea alcun danno alla casa cinematografica.
Lì subentra una questione sociale/culturale: E' giusto che chi non paga non accedi alla cultura? Oppure dovrebbe essere libera? E' un discorso molto complesso.
Ad esempio la legge dice che vedere l'Italia ai Mondiali gratuitamente è assolutamente obbligatorio per motivi culturali: perché vedere un film che mi arricchisce molto di più non dovrebbe essere fondamentale se non c'è alcuno scopo di lucro?
Capite che è difficilissimo trovare i confini tra diritti degli autori e diritti del cittadino...
-
Citazione:
Originariamente scritto da
ludega
Lì subentra una questione sociale/culturale: E' giusto che chi non paga non accedi alla cultura? Oppure dovrebbe essere libera? E' un discorso molto complesso.
Permettimi di estendere la provocazione.
Se produrre un DVD costa x, immagino che il prezzo di vendita venga deciso ipotizzando un certo numero di copie piazzate. Se pagassero tutti i fruitori, potremmo pagare ciascuno un po' meno (tipo le tasse)? In alternativa, è giusto che io che posso permettermelo paghi anche per il ragazzino che non può?
Edit: personalmente rispondo si ad entrambe le domande. Quest'anno ho aumentato la mia collezione di blu-ray di oltre 110 unità, quindi direi che il mio contributo al mercato lo sto dando. :)
-
Citazione:
Originariamente scritto da
mmanfrin
Permettimi di estendere la provocazione.
Se produrre un DVD costa x, immagino che il prezzo di vendita venga deciso ipotizzando un certo numero di copie piazzate. Se pagassero tutti i fruitori, potremmo pagare ciascuno un po' meno (tipo le tasse)? In alternativa, è giusto che io che posso permettermelo paghi anche per il ragazzino che non può?
Se al ragazzino porta un beneficio a livello culturale la pago volentieri quel euro in più .
Il problema vero è che per le leggi attuali sta commettendo un reato , e le leggi vanno rispettate da tutte le classi sociali.
Il fatto che sta creando un danno economico alle major multi miliardarie , onestamente non me ne frega niente .
Grazie a questa politica di guadagnare tanto subito é sparita la classe media .
-
comincio a trovare post meno "ipocriti" ( scusate il termine franco e diretto. )
Da avvocato del diavolo aggiungo una controipotesi:
Se tutti comprassero i dvd perche la pirateria sarebbe resa impossibile da attuarsi, il prezzo aumenterebbe per effetto della mancata concorrenza... insomma ci spolperebbero.
la pirateria fa da "concorrenza" e quindi per le warner di turno non resta altro che tenere PIU giu i prezzi e limitare la propria ingordigia.
edit
p.s.
da avvocato del diavolo aggiungo che "conta" di piu il danno alla collettività causato della tassa su HD e dischi ottici che il danno subito dalla warner causato del ragazzino pirata...
-
Citazione:
Originariamente scritto da
bianconiglio
anche sul fatto del canone rai. E' una tassa tanto evasa perchè mancano i controlli! ti arriva a casa una lettera e la butti via. Se cominciassero a mettere qualche fermo amministrativo a chi non paga (tipo alla macchina, alla casa, etc.) vedrai che il gli evasori calerebbero immediatamente.
A si? Mia nonna ha 85 anni e non guarda la TV, ha un telefonino di vecchia generazione e quasi non sa cos'è un PC! Se la colpissero con un'azione di questo tipo (fermo casa) gli avvocati si metterebbero in fila per proporsi di difenderla perché vincerebbe il ricorso in un minuto!
L'unica soluzione è inviare nelle abitazioni sospette gli ispettori muniti di mandato giudiziario, altrimenti si parla sempre di aria fritta... Ma dato che ciò è di difficile realizzazione, l'unica vera alternativa a mio parere è rivedere questa vecchia tassa (fallita dal punto di vista culturale, etico e morale), a costo di rimuoverla o sostituirla con qualcosa d'altro...
-
Fammi aiutare l'avvocato del diavolo.
Se si giustifica la pirateria come un problema di libero accesso alla cultura, perché non si mette in piedi un sistema equivalente a quello delle biblioteche dove la cittadinanza può prendere a prestito la sua bella copia digitale (o anche fisica) dell'opera video in questione?
Personalmente sarei felicissimo di donare tutti i miei DVD che ho già rimpiazzato con i blu-ray.
-
Perche le major non vogliono!
Per la "diffusione" della cultura hanno pensato al noleggio; hanno investito soldi per realizzare guadagni non per fare beneficenza.
Il punto della "difesa" è uno solo.
un ragazzino scarica e vede Harry Potter senza pagare il noleggio alla Warner.... se non l'avesse scaricato non l'avrebbe comprato perche il papà è in cassa integrazione e ha le spese da razionalizzare.
Per questo "delitto" La warner - secondo la difesa - ne ha comunque tratto un vantaggio perche è aumentata la platea degli appassionati della saga e quindi il relativo merchandise ne trae ovvi vantaggi.
In definitiva, si potrebbe pensare alla pirateria, contrariamente a come vogliono farci credere le Major, come una sorta di " concorrenza" che non può che far bene al consumatore finale. Senza concorrenti infatti ( secondo la tesi difensiva ) saremmo alla merce' del prezzo imposto; come dire: se vuoi possedere il film, devi scucire 50 euro !
edit
P.s
secondo me ( l'avvocato del diavolo che va sempre controcorrente ) la microsoft lascia facilmente craccare i suoi OS giusto per aumentare la platea degli utilizzatori, evita la migrazione spontanea versi altri os freeware, mantiene il monopolio e quindi aumenta i profitti... anche qui la pirateria ha un un effetto che è il contrario del primo facile pensiero.
-
Ma quale merchandising se come dici non hanno soldi neppure per noleggiare!