Filosofie e scuole di pensiero sulla riproduzione sonora
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Neros22
Sasa, mi spiace contraddirti... ma non sono d'accordo su nessuno dei 2 punti.
- La coerenza si valuta su prova pratica, non in teoria... ma qui si è detto e ridetto di tutto. E' la mia idea.
Soprattutto nel car audio anche io ho sentito mirabolanti impianti che non avevano due singoli componenti della stessa marca....
Ma per raggiungere simili obiettivi i soggetti titolari dell'impianto avevano investito centinaia, migliaia di ore in affinamenti, ritocchi ai crossover, ai DSP etx.
Il mio consiglio, dunque, non mira al top in assoluto: non ne avrei nemmeno le competenze e le conoscenze che avete qualcuno di voi qui dentro, ma mirava all'aspetto pratico.
La filosofia mia spiccia, è patrimonio dell'HI-FI, domestico e car audio: "One Speaker, ONE PROBLEM, TWO SPEAKERS, TWO PROBLEMS, THREE SPEAKERS, MANY (many, many, many, many) PROBLEMS!" :O
Non è un caso, infine, che negli anni successivi, rincontrando gli sperimentatori folli di cui alla prima parte del racconto, ho visto loro declinazioni esclusivamente monomarca: un caso, non direi proprio!
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Originariamente scritto da
Neros22
- Sulla scelta dei diffusori solo dalla marca, quando ognuna propone vari linee di prodotto... invece non credo sia necessario dire nulla.
Su questo invece io avrei da ridire al riguardo: GENERALMENTE la timbrica di un marchio è quella che è: accentuata o meno pronunciata su alcune linee di prodotti: ma una Monitor Audio (scuola Inglese) tenderà sempre e comunque a riprodurre strumenti con suono caldo e controllato (io sarei tentato di scrivere: ATTUFATO :asd: ), una FOCAL (i soliti francesi showinisti brillanti), cercherà sempre di suonare come le Utopia, ariosa, spumeggiante, aperta.
Se permetti, a me piace molto più il suono arioso e aperto, rispetto a quello caldo e asciutto.
Se poi il discorso e il confronto può reggere in ambito squisitamente HI -FI (dove il suono caldo e controllato per certi generi di musica è auspicabile), in ambito Home Theater, cioè di riproduzione filmica, non credo ci sia proprio storia!!
La riproduzione sonora di una scena sonora, che accompagna l'immagine filmica, DEVE ESSERE APERTA E ARIOSA! Altrimenti non avrebbe senso.
Ultima esperienza a conforto della mia tesi appena enunciata: DEMO A ROMA del nuovo PRE+Finale Yamaha.
Premesso che i due prodotti non sembra siano quel rombo di tuono che ci aspettavamo da un ventennio noi addicted del marchio delle tre DIapason, la demo in quel di Roma dell'anno venne DEFINITIVAMENTE AFFOSSATA da un accoppiamento SBALLATISSIMO con delle Montior Audio (guarda caso proprio loro): non ci fu un solo avventore di quelle due giornate che si dichiarò entusiasta del pre + finale: e gran parte della colpa era da addossare a quelle ATTUFATISSIME Montior Audio (SPIEGO: SEMBRAVA CHE SUONASSERO CON UNA MASCHERINA DI SUGHERO DAVANTI, INVECE CHE CON UNA TELA FONOTRASPARENTE DAVANTI! :puah: ).
Ognuno libero di pensare altrimenti, ma queste mie tesi vengono suffragate dall'esperienza diretta ogni qualvolta esco fuori dalle pareti di casa mia.
Ergo, concludo, per il caro amico Ale, tenderei ad offrirgli suggerimenti che possano raggiungere un duplice scopo:
1. Soddisfazione.
2. Pochi sbattimenti
My two cents ;)
walk on
sasadf
nelle vecchie botteghe dell'hi.fi....
.....all'avventore che entrava chiedendo di acquistare una cassa per sentire musica, il venditore bravo chiedeva: "Che musica ascolti?"
Secondo voi perchè questa domanda? :Perfido:
Ed in base alla risposta, in quel D'Amico Hi-Fi che è stato mio maestro, lo portava nella sala dove erano installate le Mission (inglesi), ovvero le JBL (americane).... :Perfido:
walk on
sasadf