I limiti del pensiero umano, Hume
esporre le teorie in questo modo produce discussioni da bar, infinite e, tutto sommato, inutili.
Un approccio diverso e, forse, più corretto alla questione consiste nell’osservazione del fenomeno, cioè ascoltare un disco con la stessa catena audio e due meccaniche diverse.
Se il fenomeno (non Ronaldo :D ) esiste allora lo si studia e si cerca di spiegarlo, vale a dire misurare gli elementi che si presume concorrono a crearlo (jitter, interferenze, stabilità meccanica, ecc).
In seguito all’analisi dei risultati si cerca di modificare quegli elementi che si presume possano influenzare il fenomeno, si rifà una prova, si osserva, e se si notano modifiche al fenomeno allora siamo sulla strada giusta.
La strategia trial & error richiede parecchio tempo e la necessità di ridurlo fornisce la motivazione per iniziare altre esplorazioni.
Da wikipedia
Ci sono, per Hume, due tipi di filosofia, una facile e ovvia, l'altra difficile e astrusa. Quella ovvia è esortativa, precettista, consolatoria e alla fine risulta fin troppo banale, l'altra è astratta, decisamente inservibile per la vita, perché orientata all'esaltazione di dispute interminabili; e spesso scade in una forma di "malattia metafisica" o sapere astratto perché pretende di conoscere l'inconoscibile.
Hume raccomanda di superare ambedue queste forme del filosofare.
scusate per il sermone :)