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Beh, in teoria tra poco dovremo andare tutti con IPV6 perchè gli indirizzi IPV4 stanno finendo. Dico in teoria perchè questa frase (tutta intera) la prima volta devo averla sentita almeno sei o sette anni fa ...
Cmq che windows abbia il supporto nativo per IPV6 è una buona cosa: sarebbe ottima se per l'utente normale (cioè tutti) fosse anche trasparente (cioè che non se ne accorgesse neanche) ...
guarda, ti dirò la verità, io ho solo disabilitato l'IPv6; in realtà non so neanche qual è la differenza rispetto all'IPv4Citazione:
Originariamente scritto da AlexZone
saresti cosi gentile da spiegarmelo? :)
Spiegazione grossolana (ma molto molto grossolana):
Ogni computer (o meglio ogni dispositivo) collegato direttamente ad internet deve avere un indirizzo univoco in TUTTO il mondo che permetta di rintracciarlo senza possibilità di equivoci o doppioni.
Questo indirizzo di fatto è un numero binario, di solito rappresentato nella forma di quattro numeri decimali separati da un punto, tipo questo ==> 64.233.183.99
I numeri possono assumere valori che vanno dallo 0 al 255, anche se poi ci sono tutta una serie di regole per creare e gestire questi indirizzi.
Il limite massimo di numeri di questo tipo disponibili sono qualcosa come 4 miliardi mi pare, cifra che sembrava enorme quando nacque internet ma che ormai è al collasso.
La soluzione trovata (IPv6) è stata quella di creare sì una soluzione con molti più numeri disponibili (un numero così lungo per cui non dovrebbero esserci problemi per secoli) ma soprattutto che inglobasse il sistema attuale senza problemi.
In pratica i dispositivi che ancora utilizzano IPv4 continuano (e continueranno) a lavorare come se IPv6 neanche esistesse, perchè saranno quest'ultimi che si faranno carico di tutto il lavoro necessario per rendere compatibili i due sistemi.
Più o meno così dovrebbe funzionare ...
Il suppoprto per l'IP6 devono avercelo tutti i dispositivi intermedi più che i sistemi operativi end point. Ed è ciò che frena la diffusione dell'IP6.Citazione:
Originariamente scritto da AlexZone
Per il prblema degli indirizzi, c'è già chi crea intere sottoreti che fanno capo ad un IP statico pubblico (ciò che dà vantaggi e svantaggi).
Se tutti i provider facessero così, non avremmo cmq il problema degli indirizzi per decenni.
Probabilmente portava con sè qualche strana configurazione, perchè il supporto IP6 non ha nulla a che fare con le condivisioni SMB.Citazione:
Originariamente scritto da musicmakemecrazy
Quoto mark2x. Non vedo l'attinenza tecnica tra l'IPv6 e l'accesso ad una cartella condivisa.
Sei sicuro non sia cambiata qualche altra cosa?
Il problema è che non esistono SOLO i computer: ormai siamo vicini al fatto che anche le lavatrici o i forni a microonde saranno connessi, oltreche noi stessi (:eek: ); i 4 giga di indirizzi non bastano più.Citazione:
Originariamente scritto da mark2x
Guarda che le subnet sono nate insieme alla net e i provider cercano di spremere ogni indirizzo fino all'osso: casomai uno degli errori iniziali fu quello di creare reti tipo A (3.x.x.x), che spreco di indirizzi!
Sì, ma alla fine sarebbe meglio e più efficiente se ce l'avessero tutti.Citazione:
Originariamente scritto da mark2x
Come detto. si può benissimo riuscire a farli bastare, come fa Fastweb.Citazione:
Originariamente scritto da AlexZone
Il maggior pregio dell'IP6 rispetto all'IP4 è la sicurezza, non tanto la numerosità - per carità sarebbe utilissimo non dover barbatruccare per riuscire ad avere più dispositivi di rete connessi.Citazione:
Sì, ma alla fine sarebbe meglio e più efficiente se ce l'avessero tutti.
Ma la sicurezza appunto: ogni IP dell'IP4 è spoofabile dai bimbi; nell'IP6 ciò non sarà possibile (forse?).
Sì, ma non si può subnettare all'infinito. Se si riuscisse a semplificare un po' la rete non sarebbe meglio per tutti, piuttosto che continuare ad inventarsi trucchi per far passare dati, voce, video e quant'altro ti viene in mente sullo steso cavo?Citazione:
Originariamente scritto da mark2x
Inoltre il problema non sono i pc ma gli (ormai) innumerevoli dispositivi, soprattutto mobili, che si connetterranno alle rete, dovunque.