Originariamente scritto da corobi
Forse sono stato poco preciso ma parlare di aberrazione mi sembra eccessivo.
Sebbene fossero stati proposti standard HD con diverse caratteristiche, viene approvato l'HDTV che, definito nell'ITU-R BT.709, ha 1080 linee interlacciate o progressive oppure 720 linee progressive, usando il 16:9 aspect ratio.
Come codec di compressione viene adottato l'Mpeg2 con subsampling 4:2:0 a 8bit, sebbene l'Mpeg2 possa supportare il 4:2:2 a 10bit.
Alcune emittenti televisive, come BBC, adottano, invece, l'Mpeg4 AVC per guadagnare compressione/qualità.
Nasce così il famigerato standard HDTV per le trasmissioni televisive in alta definizione.
Poi accade che (e qui, a mio parere, sta la furbata) JVC e Sony si interessano molto a questo standard HDTV e, dopo studi iniziati alla fine degli anni 90, nel 2003 annunciano la realizzazione congiunta di un nuovo formato di registrazione in alta definizione denominato HDV, studiato per poter registrare lo standard HDTV su supporti SD come il DV (per esempio le MiniDV sviluppate in origine da JVC).
Quindi, in realtà, Sony e JVC hanno si realizzato un nuovo formato di registrazione HD ma sfruttando le specifiche dell'HDTV, senza tener minimamente conto delle esigenze del mercato professionale, ma pensando solo a quello consumer.
Oggi, nel settore professionale, raramente si usa l'HDV.
Noi usiamo Avid MediaComposer Adrenaline, con WorkStation più che performanti, e quando ci capita di editare l'HDV ci mettiamo spesso le mani nei capelli.
utilizza il formato DVCPro HD (con video bit-rate di 100 Mbps, contro i 25 Mbps dell'HDV) e che ci restituisce file MXF con tutti i suoi bei fotogrammi reali.
Concludendo questo interminabile post, dove ho fatto un po' troppa accademia :D (però a qualcuno potrebbe interessare) continuo a rimanere dell'opinione che l'HDV è un formato che deve essere rivisto o cambiato per poter diventare uno standard accettabile.
Ciao
Roberto ;)