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Link alla notizia: http://www.avmagazine.it/news/sorgenti/1123.html
Dopo i ridicoli obiettivi di transizione dall'analogico al digitale del precedente Governo e i ripetuti rinvii, il Ministro Gentiloni fissa ad un più ragionevole 2012 l'appuntamento con l'ASO televisivo italiano
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Ipse Dixit...
In un editoriale di AFDigitale di oltre un anno e mezzo fa si faceva un calcolo di massima, che portava alla conclusione che possiamo leggere oggi.
E così, anche questa volta( come sempre del resto!), Gianfranco Giardina aveva visto giusto, quando nell'editoriale descrisse e previde la impossibilità di arrivare all'ASO in Italia entro il 2007(come voleva la precedente legislatura).
Subdorare a vantaggio di chi sarebbe andato questo impulso oltremodo ipertecnologico si può facilmente immaginare.....
GIARDINA FOR PRESIDENT (e Frattaroli Ministro delle Telecomunicazioni :yeah: )
walk on
sasadf
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Citazione:
Originariamente scritto da Redazione
…, il Ministro Gentiloni fissa ad un più ragionevole 2012 l'appuntamento con l'ASO televisivo italiano
Non ha fatto altro che adeguarsi alle normative europee.
E poi i motivi per cui il precedente governo spingesse, con scadenze irreali e contributi reali, il DTT sono ben noti a tutti.
Ciao.
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Si pero' qui continua a mancare un decreto che obblighi di dotare ogni nuovo apparecchio tv venduto un ricevitore DTT...
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Che schifo. Nel 2012 chissà che connessioni avremo via telefono. Non ci serviranno più le antenne.
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Sì vabbè, in 6 anni non si fanno miracoli e a meno che non arriverà la fibra in ogni casa e non si utilizzeranno più i doppini (improbabile in poco tempo), la rete non riuscirà a sostenere così tanto traffico: pensa solo al fatto che attualmente se tutti utilizzassimo il voip (parlo anche di dispositivi mobili), la rete collasserebbe.
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Citazione:
Originariamente scritto da Girmi
Non ha fatto altro che adeguarsi alle normative europee.
E poi i motivi per cui il precedente governo spingesse, con scadenze irreali e contributi reali, il DTT sono ben noti a tutti.
Ciao.
Lo switch off a fine 2006 era stato fissato nel Marzo 2001, da una maggioranza che, a parole, non ha interessi nell'editoria e nella TV. La legge Gasparri aveva solamente recepito questa data, inizialmente stabilita da una direttiva UE.